I comuni socialisti come strumento di progresso sociale

Il diritto di voto, l'alfabetizzazione, la presa di coscienza politica sono i . presupposti per i primi successi concreti. Dove esiste un più ricco terreno culturale e dove la rivoluzione industriale ha formato una classe operaia matura insieme a una classe media innovativa, i socialisti ottengono la guida delle prime amministrazioni comunali.

La Milano del sindaco Caldara, conquistata nel 1910, entra nel mito del riformismo socialista. Tutte le concrete politiche sociali che oggi appaiono consuete sono concepite e realizzate dai socialisti in quegli anni, tra mille resistenze e difficoltà. Nascono le mense popolari; i ricoveri per i vecchi bisognosi; le aziende municipalizzate per fornire il latte, il pane e i trasporti a prezzi accessibili, la refezione scolastica; le case popolari; gli ospizi per i poveri; le campagne di vaccinazione e di prevenzione sanitaria contro la pellagra, la tubercolosi, la sifilide. Ciò che oggi è diventato talvolta assistenzialismo parassitario, allora era assistenza vitale, modernizzazione, eseguita con un'onestà e un'efficienza proverbiali. I comuni a guida socialista diventano un modello di buona amministrazione e un concreto saggio di ciò che un governo socialista del Paese potrebbe significare.

Lenin rimprovererà con disprezzo ai dirigenti socialisti di esitare nel lanciare la rivoluzione per il timore di perdere i loro municipi. Ma questi municipi sono rimasti nella storia come isole di progresso, esempi insuperati per decenni, seme di una tradizione duratura.  Un assessore socialista, Lionello Beltramini, non a caso a Milano, realizzerà per la prima volta una campagna di vaccinazione gratuita e obbligatoria contro la poliomielite, precedendo dì molti anni il piano nazionale.

Nel 1964, a Milano, dove prima della guerra '15-'18 fu attuato dai socialisti il più vasto programma di case popolari, ancora i socialisti costruiranno 120 mila vani di edilizia pubblica: la realizzazione più grande a tutt'oggi compiuta nel settore.