. Il sindacato obbligatorio è, per sua natura, un sindacato burocratico, un sindacato di tipo fascista. Infatti, in Europa i sindacati obbligatori sono stati
istituiti soltanto nei Paesi fascisti ed in quelli che hanno voluto in qualche modo imitare il fascismo. In nessun Paese
democratico si è mai parlato di un sindacato unico obbligatorio, né vi è una corrente democratica qualsiasi che sostenga il sindacato obbligatorio. Del resto,
è ovvio che lì obbligatorietà è il contrario della libertà. Il lavoratore deve essere completamente libero, il che non vuol dire che si debba vulnerare il
principio dell’unità sindacale; ma l’unità è una cosa seria, profonda, efficiente soltanto nella misura che è volontaria, che è prodotto della libera
determinazione dei lavoratori. Perciò l’ammissione della molteplicità dei sindacati non è affatto in contrasto all’unità. Oggi in Italia vi è, infatti, la
libertà sindacale: chiunque ha il diritto di costituire un sindacato, ma tutti gli italiani sanno che esiste l’unità sindacale volontariamente voluta dai
lavoratori delle varie correnti e di nessuna corrente. I piccoli tentativi di costituzione di sindacati scissionisti, fino ad oggi, in Italia, non hanno nessun
valore e nessun rilievo, in nessuna provincia italiana. Ma io vorrei dire qualcosa che possa convincere i dubbi che ha avuto l’onorevole Tega. Io dichiaro che se
il riconoscimento della personalità giuridica ai sindacati dovesse implicare, in qualche modo che il sindacato divenga una organizzazione di carattere governativo,
e quindi burocratico, io e tutti i miei compagni saremmo recisamente contrari al riconoscimento della personalità giuridica Desidero
soltanto dare una spiegazione: dicevo che il comma che abbiamo già votato esclude qualsiasi ingerenza dello Stato nei sindacati. Perciò il sindacato, così come
definito dall’articolo del progetto, è libero, autonomo, indipendente, e la personalità giuridica del sindacato serve soltanto per conferire al sindacato stesso
la possibilità di stipulare dei contratti collettivi di lavoro, che siano obbligatori per tutti gli appartenenti alla categoria a cui i contratti si riferiscono; e
non può essere imposto al sindacato altro obbligo che quello della pura e semplice iscrizione. Per queste ragioni noi votiamo l’articolo 35 così come è stato
formulato dalla Commissione e votiamo contro tutti gli altri emendamenti.” |