Date: 05/11/2006
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I componeneti dello Sdi premono per l’unità socialista ------- In un comunicato di Piccirilli, Tavaglione, Pinto e Lodispoto si augurano di poter vedere riaggregate le varie anime socialiste ------- di Redazione Nicola Pinto Foggia - Il capogruppo consiliare Mauro Piccirilli, gli assessori dello Sdi alla Provincia di Foggia Bernardo Lodispoto e Nicola Tavaglione, e il presidente della Comunità Montana del Gargano, Nicola Pinto, esprimono il loro consenso e la loro adesione alle tesi formulate dal compagno Pino Lonigro sulla necessità e l’urgenza di un rilancio delle iniziative rivolte a riaggregare le diverse anime socialiste, sparse sia in seno al centrosinistra, che all’interno del centrodestra. Riteniamo che questo processo sia tanto più indispensabile, in un momento in cui è in atto tra i Democratici di Sinistra e la Margherita un percorso rivolto alla costituzione di una nuova forza politica, il Partito Democratico. Come dimostrano le perplessità manifestate da parte della Margherita circa l’adesione del nuovo soggetto al Partito socialista europeo, vi è il fondato rischio che questo cammino possa concludersi in un ulteriore impoverimento del patrimonio politico e culturale del socialismo italiano, che non può essere accettato da quanti, come noi, ritengono invece che il pensiero ed il progetto socialista siano ancora attuali, e necessari, per il Paese. È giunto il momento di voltare pagina e di riprendere con vigore e consapevolezza un impegno che deve essere più alto degli interessi di parte, che hanno fino ad oggi ostacolato l’unità socialista. Oggi più che mai, si tratta di creare le condizioni per superare l’anomalia italiana che vede il nostro Paese - unico tra le grandi democrazie occidentali – a non possedere una forza socialista maggioritaria, in grado di essere autorevole ed autonomo soggetto di governo. Riteniamo, peraltro, che l’intero centrosinistra possa trarre giovamento da una componente socialista forte ed unitaria, in grado di diventare un qualificato punto di riferimento degli elettori socialisti, oggi disorientati e delusi. Pur positiva, l’esperienza della Rosa nel Pugno non può esaurire la più ampia necessità della riunificazione socialista, nella cui prospettiva può trovare posto anche il rapporto costruito con i radicali. Il socialismo pugliese e quello dauno, per la loro storia, per la loro cultura, per la loro tradizione, per la loro ricchezza, hanno una grande responsabilità, che non può essere ulteriormente rinviata: rinnovando il nostro consenso all’appello del compagno Lonigro, proponiamo per questo, la convocazione a breve di un’assemblea unitaria delle diverse formazioni socialiste, affinché l’unità socialista non sia più un sogno ma diventi una concreta prospettiva.
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