Date: 04/11/2006
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RNP/ VILLETTI AI RADICALI: SE FINIRA' NON SAREMO PIU' LEGGERI--------- Sbagliato pensare di salvarla con rilancio identità --------------- Padova, 04 nov. (Apcom) - "Non ci aspettiamo il 'the end', ma un miracolo. E il miracolo è che tutti i compagni radicali, a cominciare da Emma Bonino, Marco Pannella e Danielie Capezzone, capiscano una cosa semplice: se la Rosa nel Pugno entrerà in crisi e questo progetto finirà non pensate che saremo più leggeri e agili per volare nella politica italiana. Al contrario, ci staranno tutti addosso e vedremo nel sorriso del presidente della Conferenza episcopale, e in altri sorrisi, bollato un nostro errore". Dal palco del V congresso di Radicali italiani, Roberto Villetti avverte i "compagni radicali" sui rischi di un divorzio tra socialisti e radicali. Perché "la Rosa - spiega - è una grande occasione. Certo, ognuno potrà tornare ad esaltare la propria identità, i radicali il loro movimentismo e noi il nostro radicamente nel territorio. Ma avremo sciupato una grande occasione, e i congressi non servono a questo". Eppure, per la prima volta dall'avvio del dibattito interno alla Rosa, il capogruppo alla Camera ammette che l'esperienza della Rosa potrebbe chiudersi, pur sottolineando che "comunque vadano le cose non ci sarà mai un sentimento di inimicizia" e ricordando che "oggi i radicali sono in Parlamento con i consensi degli italiani" e, "per la prima volta sono al Governo": "Quando Prodi entra in Consiglio dei ministri incontra il ministro Emma Bonino - osserva Villetti - io credo che, se anche la Rosa concludesse la sua esperienza, aver portato i Radicali al Parlamento e al Governo sia un importante contributo al rinnovamento del Paese". Ricordando un suo intervento a un'assemblea radicale di un anno fa, Villetti riprende poi uno dei punti sviluppati ieri da Enrico Boselli, che metteva in guardia la platea radicale dai rischi del trasversalismo che guarda a destra: "Dissi che i Radicali e i socialisti non si possono che trovare insieme contro le destre e che bisognava fare una scelta chiara nei confronti del fronte progressista. Ricordo l'applauso che accolse queste parole, per me le Rosa nel Pugno inizio lì". Villetti risponde anche a Emma Bonino, che dal palco di Padova ieri aveva chiesto un rilancio della Rosa che però passasse anche da un rilancio di Radicali Italiani: "Se pensiamo di rilanciare la Rosa nel Pugno attraverso un rilancio delle rispettive identità andremo in rotta di collissione", avverte il vicesegretario socialista. Che rilancia: "Salvare la Rosa nel pugno richiede che ci sia una profonda trasformazione dei radicali e dei socialisti come finora sono stati. Altrimenti, questo progetto sarebbe solo una somma algebrica che darebnbe uno zero come risultato".
[Artchivio/_borders/disc2_aftr.htm]