Date: 26/10/2006
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manovre a sinistra Rasmussen gela il progetto neocentrista ------------ Alla fine la visita in Italia del presidente del Pse Poul Rasmussen, al di là delle positive dichiarazioni di facciata fatte dai leader dell'Ulivo che lo hanno incontrato, anziché sbloccare l'ostacolo numero uno per il Partito democratico e cioè il nodo della sua dislocazione nelle famiglie europee, ha finito per incrementare malumori e sospetti soprattutto nella Margherita. Dove si sta facendo strada sempre più la preoccupazione che alla fine il Pd rischia di essere il partito dei Ds allargato. Un pericolo che secondo alcuni ambienti dei Dl, dell'area dei Popolari ma non solo, si evincerebbe anche dalle stesse parole di Rasmussen in un'intervista rilasciata oggi a L'Unità. Alla domanda sulla possibilità che nasca a livello europeo una casa comune dei riformisti, il presidente del Pse risponde che “la famiglia socialista e socialdemocratica europea è già di fatto una forza politica di centrosinistra”. Insomma, al di là delle buone intenzioni (“L'Italia sarà con il Pd un laboratorio per i progressisti”), Rasmussen nella sostanza flascia capire che per i Dl non ci sarebbe altra strada che quella di essere cooptati. Tant'è che non c'è neppure un accenno alla possibilità che il Pse cambi nome, magari trasformandosi in partito socialista democratico europeo. Forse non è un caso che stasera intervenendo a Firenze il presidente Ds e ministro degli esteri Massimo D'Alema abbia insistito sulla necessità che il Pse si apra a nuove forze riformiste. E questo solo un giorno dopo gli incontri romani del presidente del Pse che sembravano aver avviato una svolta. Intanto, è stata messa in agenda per l'11 di novembre la manifestazione romana della minoranza Ds contro il Pd. Nelle intenzioni dei promotori no dovrebbe essere una passerella qualsiasi. Ma l'obiettivo sarebbe quello di portare qualche migliaio di persone. Un modo per iniziare a contarsi in vista del congresso di primavera. Non si sa se vi aderiranno esponenti della maggioranza Ds malpancisti sul Pd, la partecipazione più probabile finora sarebbe quella del leader dell'area dei laburisti Valdo Spini.
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