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«Rosa», via alla federazione Ma è scontro sulla Fiuggi 2 (Intervento Formica) / Corriere sera 10

 

«Rosa», via alla federazione Ma è scontro sulla Fiuggi 2 

Tregua tra radicali e socialisti dopo giorni di tensione sulla linea 
da seguire. Pannella: alla forza comune sovranità non su tutti i temi
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 da Corriere della Sera del 10 luglio 2006, pag. 22

di A. Gar. La Rosa nel Pugno per ora va avanti. Dopo giorni tempestosi fra radicali e socialisti, i toni sono tornati distesi. Boselli aveva lanciato l'idea di una federazione fra i due partiti, come premessa al partito unico, e ieri Pannella in qualche modo l'ha accolta. Il suo obiettivo era non gettare via i passi compiuti. Dunque, ha identificato questo percorso: un grande dibattito, la segreteria sabato prossimo, poi la direzione, entro luglio, e a settembre una «Fiuggi 2» (a Fiuggi la Rosa nacque). A quel punto «le organizzazioni federate potrebbero stabilire che la Rosa nel Pugno si vede trasferire la sovranità su alcuni temi e non necessariamente su tutti». Cauto il segretario dello Sdi: «Per ora pensiamo alla segreteria, ci sarà tempo per parlare di direzione e di Fiuggi 2». Il problema principale resta quello delle regole per far funzionare la Rosa. Tenere insieme le due anime è difficile, più a causa delle diverse liturgie politiche che delle differenti impostazioni ideologiche. Pannella ha parlato a Radio Radicale. Ha smorzato la polemica sulla sua mancata presenza al congresso dei giovani socialisti a Tivoli e ha detto: «Il soggetto politico (e non solo elettorale) della Rosa nel Pugno non è sciolto per rinascere nel 2009». Che era la data indicata da Boselli per fondere radicali e socialisti. Boselli intanto a Tivoli usava toni quasi da fidanzato: «Mi hanno paragonato a un desaparecido che ricompare solo a “Porta a porta”. Mi hanno chiamato prima compagno, poi segretario, poi solo Enrico. Ma io penso a una Rosa nel Pugno nella quale Enrico rimane sempre Enrico, anche quando non la pensa come Marco». Poi, non ha risparmiato agli alleati una puntura: «Guido i socialisti da 13 anni ed è vero che abbiamo fatto tante alleanze, sempre con l'intento di difendere la tradizione e le battaglie del socialismo. Ma non ho mai fatto confusione. Non ho mai scambiato Silvio Berlusconi per un campione del liberalismo italiano, come ad altri è accaduto di fare». Da fuori, un ex leader socialista come Rino Formica resta perplesso: «Mi pare che siamo di fronte, come nel caso della proposta di federazione, a espedienti. Come una coppia irregolare che, dove c'erano state tante promesse di matrimonio, si trova di fronte a dei problemi. Allora si ricorre a degli espedienti che, se previsti prima, possono avere un carattere evolutivo, ma quando arrivano come sostitutivi, restano espedienti».

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