Remote Name: 151.28.16.18
Remote User:
Pannella a Boselli: io imperatore? Lui assente ------------ • da Corriere della Sera del 2 luglio 2006, pag. 8 di Andrea Garibaldi Pannella l'imperatore. Pannella l'«egemomaniaco», maniaco dell'egemonia. Pannella sempiterno. Ecco perché la Rosa nel pugno, l'alleanza fra radicali e socialisti, non funziona, è zavorrata. Così ritengono i socialisti dello Sdi. Ma Pannella ha un diverso parere: «Non scherziamo! Quale imperatore!». Nemmeno un'autocritica, piccola, marginale... «L'autocritica non fa parte della nostra scuola e nemmeno della scuola socialista. E io sono un militante socialista da quarant'anni, quelli che mi criticano non saprei...». Afferma Pannella che fa parte dei luoghi comuni, anzi del «luogocomunismo», dire che lui è il diavolo. «Ma i socialisti con chi hanno stretto il patto, con Pannella, no? E non sapevano chi era?». Rilancia: «Piuttosto,dov'è il segretario dello Sdi, Boselli? Da quindici giorni non riesco a parlarci. Si trova all'estero? Boselli è un grande bene immateriale, uno che regna attraverso l'assenza». I socialisti adesso sostengono che Pannella decide iniziative e le annuncia a Radio Radicale, in solitudine: così il digiuno per l'amnistia e per i senatori «sottratti” alla Rosa, così la difesa della vita di Saddam Hussein. «Idiozie!», risponde Pannella e spiega che le iniziative nonviolente non si decidono a maggioranza, chi vuole partecipa, chi non vuole no. «Quanto a Saddam, sono presidente di “Nessuno tocchi Caino” da 15 anni. Se i socialisti vogliono, questo può diventare un patrimonio anche loro, sennò pazienza». Ancora: «A cosa mirano? Devo morire? Non ho diritto di non mangiare?». Il socialista Roberto Villetti, presidente del gruppo parlamentare della Rosa alla Camera, si è dimesso quattro giorni fa. Si discuteva sulle nomine nelle commissioni e il radicale Sergio D'Elia ha chiesto che si decidesse in segreteria. Villetti ne ha fatto un problema di autonomia e D'Elia ieri ha detto che «l'occasione è ghiotta, siccome si deve pestare Pannella, come fare a non accoppiarlo al deputato-terrorista, cioè a me?». E Pannella: «Il capogruppo Villetti non vuole rispondere a nessuno, sarebbe l'unico nella Rosa. Noi da quindici giorni chiediamo che si riunisca la segreteria e da 45 giorni che si riunisca la direzione. In quelle sedi si sarebbe potuto chiarire tutto, i socialisti lo hanno impedito». Insomma, Pannella: loro, i socialisti, si sentono oscurati. Dalla sua presenza, dalle sue iniziative, dal suo fiume di parole. Pannella alza la voce: «Oscurati? Sono gli unici ad avere luce! Gli unici ad avere contatti con l'Unione. Gli unici a essere stati eletti per la Rosa, sono 272, nelle ultime amministrative. Con il nostro contributo, naturalmente. E l'unico che va ai grandi dibattiti tv a nome della Rosa è Boselli». Pannella racconta che sta riesaminando la storia dello Sdi e ha scoperto una coazione a ripetere: «Si allearono con Alleanza democratica e Patto Segni, poi con la lista Dini, e ogni volta, dopo essersi fatti eleggere, si perdevano le loro tracce». Adesso i radicali propongono, dopo il congresso del settembre 2005 a Fiuggi, quando la Rosa si formò, una «Fiuggi Due»: «E loro, che cosa propongono?». Pannella, alla fine, non è preoccupato. Dice che il disegno di Massimo D'Alema era portare i socialisti con i ds e lasciare i radicali nei guai, ma aggiunge che non sta succedendo questo: ”Non vedo un grande disegno di rottura, è solo che i socialisti vogliono rivivere il vissuto, il passato li insegue. La Rosa nel Pugno riuscirà a garantire a tutti una crescita». In che modo? «Con un grande dibattito, già avviato, dove ognuno porti la sua grandezza e i suoi argomenti". Pannella è contento che venerdì si svolga l'esecutivo dello Sdi e spera di poterlo trasmettere da Radio Radicale. «E' più grave questa nostra crisi oppure quella del Partito democratico, che già raccoglie frattaglie e feriti, oppure quella del defunto partito unico della Destra?». -------------------- • da Corriere della Sera del 2 luglio 2006-------- di Andrea Garibaldi----------------- Pannella l'imperatore. Pannella l'«egemomaniaco», maniaco dell'egemonia. Pannella sempiterno. Ecco perché la Rosa nel pugno, l'alleanza fra radicali e socialisti, non funziona, è zavorrata. Così ritengono i socialisti dello Sdi. Ma Pannella ha un diverso parere: «Non scherziamo! Quale imperatore!». Nemmeno un'autocritica, piccola, marginale... «L'autocritica non fa parte della nostra scuola e nemmeno della scuola socialista. E io sono un militante socialista da quarant'anni, quelli che mi criticano non saprei...». Afferma Pannella che fa parte dei luoghi comuni, anzi del «luogocomunismo», dire che lui è il diavolo. «Ma i socialisti con chi hanno stretto il patto, con Pannella, no? E non sapevano chi era?». Rilancia: «Piuttosto,dov'è il segretario dello Sdi, Boselli? Da quindici giorni non riesco a parlarci. Si trova all'estero? Boselli è un grande bene immateriale, uno che regna attraverso l'assenza». I socialisti adesso sostengono che Pannella decide iniziative e le annuncia a Radio Radicale, in solitudine: così il digiuno per l'amnistia e per i senatori «sottratti” alla Rosa, così la difesa della vita di Saddam Hussein. «Idiozie!», risponde Pannella e spiega che le iniziative nonviolente non si decidono a maggioranza, chi vuole partecipa, chi non vuole no. «Quanto a Saddam, sono presidente di “Nessuno tocchi Caino” da 15 anni. Se i socialisti vogliono, questo può diventare un patrimonio anche loro, sennò pazienza». Ancora: «A cosa mirano? Devo morire? Non ho diritto di non mangiare?». Il socialista Roberto Villetti, presidente del gruppo parlamentare della Rosa alla Camera, si è dimesso quattro giorni fa. Si discuteva sulle nomine nelle commissioni e il radicale Sergio D'Elia ha chiesto che si decidesse in segreteria. Villetti ne ha fatto un problema di autonomia e D'Elia ieri ha detto che «l'occasione è ghiotta, siccome si deve pestare Pannella, come fare a non accoppiarlo al deputato-terrorista, cioè a me?». E Pannella: «Il capogruppo Villetti non vuole rispondere a nessuno, sarebbe l'unico nella Rosa. Noi da quindici giorni chiediamo che si riunisca la segreteria e da 45 giorni che si riunisca la direzione. In quelle sedi si sarebbe potuto chiarire tutto, i socialisti lo hanno impedito». Insomma, Pannella: loro, i socialisti, si sentono oscurati. Dalla sua presenza, dalle sue iniziative, dal suo fiume di parole. Pannella alza la voce: «Oscurati? Sono gli unici ad avere luce! Gli unici ad avere contatti con l'Unione. Gli unici a essere stati eletti per la Rosa, sono 272, nelle ultime amministrative. Con il nostro contributo, naturalmente. E l'unico che va ai grandi dibattiti tv a nome della Rosa è Boselli». Pannella racconta che sta riesaminando la storia dello Sdi e ha scoperto una coazione a ripetere: «Si allearono con Alleanza democratica e Patto Segni, poi con la lista Dini, e ogni volta, dopo essersi fatti eleggere, si perdevano le loro tracce». Adesso i radicali propongono, dopo il congresso del settembre 2005 a Fiuggi, quando la Rosa si formò, una «Fiuggi Due»: «E loro, che cosa propongono?». Pannella, alla fine, non è preoccupato. Dice che il disegno di Massimo D'Alema era portare i socialisti con i ds e lasciare i radicali nei guai, ma aggiunge che non sta succedendo questo: ”Non vedo un grande disegno di rottura, è solo che i socialisti vogliono rivivere il vissuto, il passato li insegue. La Rosa nel Pugno riuscirà a garantire a tutti una crescita». In che modo? «Con un grande dibattito, già avviato, dove ognuno porti la sua grandezza e i suoi argomenti". Pannella è contento che venerdì si svolga l'esecutivo dello Sdi e spera di poterlo trasmettere da Radio Radicale. «E' più grave questa nostra crisi oppure quella del Partito democratico, che già raccoglie frattaglie e feriti, oppure quella del defunto partito unico della Destra?».
[Artchivio/_borders/disc2_aftr.htm]