Date: 20/06/2006
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L'OLIO DI RINO. L'INTERVISTA A REPUBBLICA_______ E se Amato aiutasse Fassino ?__________________ Giuliano Amato è brillante, è intelligente, è colto, è raffinato, è acuto, maneggia bene il diritto e può ricomporre fratture insanabili. E nonostante che abbia tante qualità palesi e nascoste è sempre una riserva. Resta in panchina nei mondiali perché, come alcuni straordinari cavalli di razza, nel punto decisivo della corsa rifiuta l’ostacolo ? Su Repubblica di ieri dichiara , con il distacco e il candore di uno studioso anglosassone , che << i partiti devono cambiare o soffocheranno il governo >> ; e ritengo che quando parla del governo pensa a se stesso. L’analisi è impietosa : i partiti di oggi fanno schifo, meglio i vecchi Pci, Psi, Dc) ma per fortuna non ci sono più) ; la riforma costituzionale è impossibile, non c’è alcuna idea unificante; l’immigrazione è una piaga aperta e purulenta; non potremo avere politica estera degna di questo nome se non accettassimo il principio che l’Italia ripudia la guerra ma è favorevole alle azioni militari benedette dal’Onu; sui temi dell’etica condivisa tra laici e cattolici non si vede prevalere il buon senso di chi afferma che in un contesto pluralistico nessuno può imporre all’altro la propria verità. Va bene le stanno così e ci sembra che stiano molto male. Ma dove è il cuore delle insormontabili difficoltà? Il sistema politico è caduto nel vuoto ed è piratesco dire che deve tornare la politica nei partiti perché la loro robustezza possa salvare il governo e possa evitare una Bable di linguaggio, di aspettative e di contraddizioni. E’ troppo comodo per chi ha legata la propria vita alle fortune della politica riconoscere che spetta a Fassino compiere la difficile missione e che Prodi non può fare altro che attendere il risveglio della politica. E non sarebbe meglio che Amato con il suo carico di sapienza e di saggezza andasse a dare una mano al solitario Fassino, magari restando con Prodi?
[Artchivio/_borders/disc2_aftr.htm]