Rino Formica sul Foglio. Ancora su Amato al Quirinale/ Il foglio

Date: 05/05/2006
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Rino Formica e Giuliano Ferrara sul Foglio. Ancora su Amato al QuirinaleNews del 05-05-2006 Al direttore - Quando la patria chiama, i trombettieri rispondono: la patria è la potente consorteria delle forze dell’antipolitica, i trombettieri sono, come suggerisce Cossiga, le sbandate reclute del reincarnato generale vandeano De Bourmont rifiutato dal prussiano generale per l’ovvio motivo che “uno smidollato rimane uno smidollato anche se porta la coccarda”. Vorrei ricordare a Ranieri, senza malevolenza e a Cazzola senza afflizione, che a chi ha lungamente razzolato negli apparati di partito e del sindacato si addice maggiore cautela nell’intonare l’inno della modernizzazione e del novismo. Dicano con schiettezza che cercano i nuovi miti nei colori cangianti e nelle personalità molteplici. Ma li prego di lasciar stare da parte la lettura della storia del socialismo italiano. Se fossimo spinti ad approfondimenti ne verrebbero fuori delle belle. Giudizio a parte merita Ruggero Guarini. I suoi argomenti sono seri e andrebbero affrontati in modo sereno e in forma ampia. Ma l’urgenza dei tempi ci pone di fronte a una scelta non rinviabile: o politica debole= paese in ginocchio, o politica forte=paese in piedi. Le scelte sono sempre dolorose e riguardano anche le storie personali. La mia storia è di chi non ha cercato rifugi di convenienza nei caldi saloni della Fondazione Italianieuropei, o nel sottogoverno per recenti meriti antisindacali. - Rino Formica - _________********************************************************** Risposta dell'Elefantino (Giuliano Ferrara) Al netto della tensione emotiva (“Anche Formica nel suo piccolo s’incazza”), che è però comprensibile, gli argomenti craxiani di Rino, che saluto fraternamente in una riedizione della terza o quarta internazionale degli epistolografi, sono magistrali