di Luigi Rocca - Direzione Regionale SDI - Rosa nel pugno - Calabria
COMUNICATO STAMPA
ROSA NEL PUGNO. IL FALLIMENTO DI UN’INTERA CLASSE DIRIGENTE
La classe dirigente dello SDI, meno di 6 mesi fa, ha preferito intraprendere un percorso con i Radicali alla possibilità di agevolare l’unità di tutti socialisti, ritenendo questa prospettiva ormai superata. Si è condotta un’aia nel congresso provinciale della federazione di Crotone agguerrita campagna elettorale contro la chiesa, a sostegno di poche e marginali tematiche, tralasciando il cuore e l’anima culturale socialista che da sempre trova motivazione e vitalità: nel sociale, nel mondo del lavoro ed in una ben definita interpretazione della società e dell’economia. Al contrario di quanto sostenuto dai nostri dirigenti in campagna elettorale, mai si era registrato, negli ultimi dieci anni, un così ampio spazio mediatico e di sostegno al voto, passando da Vasco Rossi per arrivare alla stessa Radio Radicale. Sei mesi di prime pagine sui giornali e sui telegiornali. Premetto che chi scrive manifestò pubblicamente la sua non condivisione politica del progetto “Rosa nel Pugno”, ritenendo questa, come peraltro dimostrato oggi dai voti, la continuità dell’esperienza Radicale Italiana e la messa in discussione, per non dire la fine, di quella socialista. Nonostante questa mia convinta e pubblica opinione, per senso del dovere, ho portato il mio massimo contributo elettorale insieme a tutti i compagni della sezione di Isola C.R., ottenendo nel mio Comune, dove precedentemente al mio impegno lo SDI quasi non esisteva, il 10 % dei voti. Faccio questa premessa per far comprendere quanto sia legittimato oggi a prendere una posizione in merito a quanto accaduto. La Rosa nel Pugno è stato un fallimento, l’ennesimo fallimento per lo SDI, dopo il Girasole, Ulivo, Segni , Dini ecc..
La Rosa nel Pugno è stato l’ennesimo fallimento per un’intera classe dirigente che da oggi non ha più la legittimazione del popolo socialista per condurre la vita organizzativa del Partito. Una classe dirigente che, in questi anni difficili, facendosi forza del lavoro, della credibilità e del consenso di migliaia di compagni di base sul territorio, invece di porsi quale rappresentante delle motivazioni di questi migliaia di umili e semplici socialisti, ha preferito vivere di tattiche utili alla tutela di sole posizioni personali.
Non sono qui a chiedere, e nemmeno mi sognerei di farlo, le dimissioni a Boselli, Villetti, Intini e a tutta la classe dirigente dello SDI , perché sono convinto che, essendo persone intelligenti, sarà questa la strada che vorranno spontaneamente intraprendere nei prossimi giorni.
Serve oggi una nuova classe dirigente, fatta di uomini semplici, ma che abbiano il coraggio di mettersi in discussione e siano soprattutto animati da una grande passione politica. Proprio per questo motivo sono fiero di aver fatto parte della Costituente Nazionale PSE la quale si è rivelata in questi anni un centro di maturazione e formazione per migliaia di giovani e umili dirigenti socialisti.
L’Italia ha bisogno di un grande Partito del Socialismo, come esiste in tutta Europa; questo deve essere lo spirito che dovrà animare una nuova e futura classe dirigente socialista.
Luigi Rocca, Direttivo regionale SDI – Rosa nel Pugno - Calabria
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