Date: 23/12/2005
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Dichiarazione del Segretario Nazionale del Nuovo Psi, On. Bobo Craxi “Il pressappochismo con cui il Presidente del Consiglio ha liquidato lo scandalo che ha demolito la più prestigiosa istituzione finanziaria del Paese è preoccupante”. “Le analogie con il periodo 1992 – ‘94 sono molteplici e, in un certo qual modo, assai più gravi, sol che si consideri che non ci troviamo di fronte ad un vasto sistema di corruttele, piccole o grandi, con la mera finalità di tenere in vita un sistema democratico poggiato su partiti, bensì ad un intreccio vistoso di malaffare finalizzato alla truffa dei risparmiatori, che poteva contare su vaste coperture politiche, che ha travolto l’istituzione bancaria, pubblica e privata, e che ha gettato un’ombra lunga su una vasta rete di coperture e di relazioni, consentendone, per anni, il dilagare”. “A ciò si aggiunga che è iniziata una demolizione sistematica di alcuni uomini politici, certamente complici della campagna di criminalizzazione degli anni ’92 – ‘94 e che, oggi, sembrano essere vittime di una sorta di legge del contrappasso”. “Il presidente della più grande forza di opposizione democratica del nostro Paese, tuttavia, non può essere oggetto - e qui sta l’impressionante analogia - di una campagna di stampa che mira esclusivamente ad eliminarlo dalla scena politica”. “Una simile strategia ha già avuto successo, in passato. E, proprio per questo, si cerca di rilanciarla con eguale spregiudicatezza, rifiutando di valutare quali siano le reali questioni che si sono aperte dopo lo scandalo di Bankitalia e dopo il drammatico biennio 1992 – ‘94”. “Per tutte queste ragioni, io torno a ribadire la necessità di investire il Parlamento della Repubblica del caso, prima che esso cessi il suo lavoro nell’imminenza delle elezioni politiche generali”. Roma, 23 dicembre 2005
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