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Rosa nel pugno, contrordine << compagni radicali>> / Il Riformista

Date: 03/12/2005
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GAFFE. UNA E-MAIL GALEOTTA NEI COMPUTER DELLO SDI . di Aldo Torchiaro  
Rosa nel pugno, contrordine << compagni radicali >> 

E va bene , non c’è rosa senza spine. Quando poi la massima della botanica si presta alla politica , è facile passare dal roseto al ginepraio. E’ quanto rischia di accadere in questi giorni alla Rosa nel pugno, chiamata a fare i conti con un imbarazzante episodio in predicato di avvelenare il clima di festa tra le due anime, socialista e radicale, che hanno dato vita al nuovo soggetto politico . Lo scorso 24 Novembre un solerte funzionario dei radicali italiani, Michele De Lucia, ha inviato ai referenti locali della sua organizzazione un dispaccio elettronico nient’affatto avaro di perle da seguire e di errori da evitare , in questa fase in cui i Radicali Italiani e lo Sdi dovrebbero , agli occhi dell’opinione pubblica, fondersi in un partito unico. De Lucia , che segue gli aspetti organizzativi per il partito di Capezzone & Pannella , indirizza ai << compagni radicali >> delle realtà locali una missiva che ha per oggetto << News e regole d’ingaggio >>. Il linguaggio è esplicito e diretto , e l’imbarazzo sta nel fatto che una comunicazione interna evidentemente riservata è invece finita , di casella in casella, in quella della posta elettronica di un giovane dirigente dello Sdi, che ha strabuzzato gli occhi. Possiamo immaginare la sorpresa : il dirigente radicale fissa nel suo incipit una certezza : << Radicali Italiani e l’Associazione Luca Concioni restano in piedi e continuano a lavorare seguendo quello che i rispettivi statuti e le rispettive mozioni congressuali prevedono. Per quanto riguarda noi, le associazioni di Radicali italiani, e si continua a chiedere come sempre le iscrizioni per i soggetti politici radicali>>. Buono a sapersi. I quattro “ cofondatori ”, Sdi e Radicali Italiani , associazione Concioni e Federazione dei Giovani Socialisti, hanno per ora mantenuto fermo l’epitelo – un po’ vago- del soggetto della politica senza mai dichiarare sciolti i rispettivi partiti, questo è vero. Ma il superamento delle singole identità appare, quando si parla a microfono spento del tutto al di là dea venire. De Lucia nella sua velina usa toni perentori e calca la mano usano il neretto : << Attenzione – scrive- queste sono regole tassative >>; e silura l’ipotesi di adottare nelle realtà locali un portavoce unico.<< Saremmo tagliati fuori dalla comunicazione>> dice preoccupandosi per la visibilità dei radicali. Poi chiarisce che la Rosa nel Pugno non deve entrare nelle sezioni dello SDI, che in qualche regione rimangono numerose: << Nessuna burocrazia a livello locale: niente sezioni, niente associazioni locali della Rosa nel Pugno in quanto tale , niente segreteria e direzioni regionale provvisoria, niente coordinamenti burocratici>>. Le tante strette di mano tra Enrico Boselli , e Daniele Capezzone non riguardano , insomma, il corpo intermedio dei due partiti, e quello stratega di De Lucia intravede una controversa dialettica dietro l’angolo: << Quando siete in difficoltà, - raccomanda ai suoi - quando a livello locale qualcuno vi fa problemi e va fuori da queste regole, avvertiteci immediatamente e interveniamo noi >>. Nel corpo del testo, questo passaggio è tutto maiuscolo. E per spezzare l’aria seriosa di quanto prescrive ai suoi , De Lucia aggiunge : << Se qualche genio va in giro ad annunciare liste della Rosa nel Pugno alle amministrative, la provetta potrebbe appassire rapidamente per il dolore >>. Ma qui viene il bello , o il brutto, a seconda del lato della medaglia. << Spingere al massimo sulla Rosa nel Pugno vuol dire – va giù duro l’estensore radicale – neutralizzare la supercazzata, per noi letale, dell’unità socialista >>.Tra una settimana dovrebbe iniziare in ciascuna regione italiana un tour di presentazione del simbolo floreale, ma le indiscrezioni filtrate dal contenuto di questa e-mail sono nel frattempo giunte all’orecchio di Villetti e Boselli, che ne hanno chiesto conto ai compagni di strada Torre Argentina. L’unità socialista invocata dallo SDI che sta incontrando sempre più spesso il Nuovo Psi di Bobo Craxi , per due dei quattro soggetti cofondatori non può essere archiviata come una letale supercazzata, un fatale errore. Quello , semmai, va scritto al circuito della mailing list radicale, ad alle sue falle.

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