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Bobo Craxi a Treviso: unità dei socialisti ma senza Pannella / Il Gazzettino

Date: 20/11/2005
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Bobo Craxi a Treviso: unità dei socialisti ma senza Pannella Treviso NOSTRO SERVIZIO "Treviso è il paradigma della crisi che stanno vivendo l'Italia e l'intero continente. Come socialisti sentiamo l'esigenza di dare delle risposte a questa crisi, non scoperchiando le tombe, ma rimettendo in campo le dottrine politiche che hanno fatto grande il Paese". Intervenendo alla manifestazione pubblica organizzata dai socialisti trevigiani, finalizzata a rilanciare l'identità e l'unità del partito nella Marca, il segretario nazionale del Nuovo Psi Bobo Craxi è ritornato sulla scissione dal gruppo di Gianni De Michelis e sull'avvicinamento allo Sdi, che lui stesso non ha esitato a definire un passaggio "difficile": "Chiunque si alzi in piedi per dire che vuole fare unità si ritrova a essere prodromo di una scissione - ha detto Craxi -: così è avvenuto. C'è stata una parte che ha avuto più coraggio, e una che non l'ha avuto. Il coraggio di scegliere apertamente il campo socialista". E ha proseguito: "La nostra idea è quella di fare unità con i socialisti: di farla con Pannella non è nella nostra testa. Credo di aver contribuito a questo processo sottraendo alla destra italiana l'emblema e l'appartenenza al socialismo". Quello che attende i socialisti, per Craxi, è "un compito storico", per affrontare il quale, però, bisogna attrezzarsi: "Quello del simbolo - ha aggiunto il segretario del Nuovo Psi - è un problema secondario. Il garofano rosso è difficile da mettere in soffitta. Difficile ritenere che sia troppo identificabile con un determinato periodo storico. E' un appunto che posso accettare da un socialista, ma non certo da Pannella". Craxi rimane convinto che non sia velleitario pensare che presto, all'interno della sinistra, si aprirà la "questione socialista", una nuova stagione di discussione sul ruolo di questo soggetto politico. Dalla destra, l'uomo di punta del movimento socialista è ben felice di essersi allontanato. Il Psi, dice, non è un partito che ha intenzione di "fare anticamera": "Ciò che un politico non può accettare sono gli aut aut. Non ci tenevo a fare il cameriere di Berlusconi", ha concluso.Al segretario del Nuovo Psi è spettato ieri tenere a battesimo il rilancio del socialismo trevigiano. Oltre un centinaio di simpatizzanti hanno voluto prendere parte al convegno intitolato "Nella storia del socialismo le radici del riformismo", prima tappa di un percorso che, nelle intenzioni del partito, dovrebbe portare direttamente alla costituzione di una lista unitaria in vista delle prossime elezioni provinciali. Sia il segretario provinciale dello Sdi Ottavio Pasquotti che quello del Nuovo Psi Umberto Zanatta, come pure Tullio Guadagnin, membro del Comitato unità socialista, non hanno fatto mistero della volontà di scalzare la Lega Nord, che sia a livello comunale che provinciale starebbe producendo solamente fumo e pochi risultati. Quello della Lega, d'altro canto, non è il solo potere forte che Guadagnin vorrebbe vedere ridimensionato: il dito lo ha puntato anche sul presidente di Fondazione Cassamarca Dino De Poli, autore di scelte discutibili ma non discusse, visto che le sue scelte non sono in alcun modo condivise né tanto meno contrastate.Lina Paronetto

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