[Artchivio/_borders/disc2_ahdr.htm]

Prodi e D’Alema accolgono Craxi Ma De Michelis: sono io il Nuovo Psi / Corriere della Sera

Date: 25/10/2005
Time: 10.16.04
Remote Name: 83.103.98.130
Remote User:

Commenti

SOCIALISTI / Venerdì l’ex ministro degli Esteri riunisce i suoi Prodi e D’Alema accolgono Craxi Ma De Michelis: sono io il Nuovo Psi ROMA - Benvenuto a sinistra. Romano Prodi corteggia Bobo Craxi. Aspetta di avere un colloquio con lui «nelle prossime ore» allo scopo di avviare «un cammino comune». Braccia aperte anche da parte di Massimo D’Alema che «apprezza altamente» la sua decisione di lasciare il centrodestra. Queste affettuosità non garbano a Gianni De Michelis. «Più volte i comunisti hanno cercato di affettare i socialisti». Fosse per lui ci metterebbe una pietra sopra accogliendo di nuovo Bobo. Ma l’erede di Bettino ha varcato il Rubicone e veleggia spedito verso l’abbraccio coi socialisti dello Sdi. Non lesina neanche accuse al premier: «Berlusconi e i suoi collaboratori hanno orientato una parte dei nostri delegati». Ripensa all’atto finale del congresso, quando ha provocato lo strappo, dice che vi è stato costretto. «Eravamo lì per decidere di uscire dal centrodestra. Per compiere una scelta irreversibile. De Michelis non ha avuto coraggio. È scappato. Per lui è una pesante sconfitta politica». De Michelis non la vede così. «Ho cercato di prendere tempo, di tirarla in lungo perché gli animi erano molto accesi. Si rischiava uno scontro fisico». Lui si sente sempre il segretario del Nuovo Psi. Un piccolo partito che perde un pezzo, una scheggia, visto che «il 90 per cento dei segretari provinciali e delle sezioni hanno intenzione di restare con noi». Venerdì prossimo De Michelis riunirà allo Sheraton il consiglio nazionale e sarà un’occasione per contarsi, capire in quanti sono rimasti. Bobo non si farà vedere. Anzi, considera il consiglio nazionale «sciolto, come avviene alla vigilia di ogni congresso». Convocherà i seguaci al Palazzo dei congressi, all’Eur, il 5 novembre. «Molti hanno capito: mi ha chiamato anche Marco Follini. È un vecchio amico di famiglia». Non è una bella situazione neanche per il leader dello Sdi Enrico Boselli e per i Radicali. Al convegno di Fiuggi, Pannella aveva scommesso sulla riunificazione dei socialisti. Sperava di realizzare una «Livorno alla rovescia». Assiste invece a un nuovo spezzettamento. Attenzione però, avverte De Michelis, «il dialogo sull'eventuale unificazione lo Sdi e i Radicali lo avevano avviato col Nuovo Psi, e siccome il Nuovo Psi è rappresentato da me, devono decidere se proseguire il negoziato o limitarsi ad accogliere i "fuorusciti"». Boselli ha chiesto tre giorni di tempo per riflettere su cosa gli conviene fare. Ma Roberto Villetti, dello Sdi, trova sconveniente mettere veti e «alimentare nuovi contenziosi». De Michelis mantiene ferme le sue intenzioni di «esplorare», di verificare se esiste la possibilità di un’alleanza con Sdi e Radicali. Ma Bobo considera esaurito il tempo delle verifiche. «Siamo alla vigilia delle elezioni. E io vedo a portata di mano l’unità socialista. Che era il sogno di quelle migliaia di persone accorse al congresso». Quelle persone sono venute alla ribalta solo perché protagoniste di qualche rissa. Ma vanno anche ricordate per la dimostrazione di sincera passione politica. Come da tempo non si vedeva. Sono arrivate coi loro mezzi, coi loro soldi, e alcune hanno trascorso la notte in macchina perché non si potevano permettere l’albergo. Alla fine, di fronte alle divisioni dei capi erano in preda allo sconcerto, una donna calabrese ha afferrato il microfono gridando tutta la sua delusione: «Siete degli incapaci. Ci avete spaccati. Andatevene tutti a casa».

[Artchivio/_borders/disc2_aftr.htm]