Date: 24/10/2005
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NUOVO PSI/ CRAXI: BERLUSCONI HA CERCATO DI INFLUENZARE... -2- Noi non siamo cani da guardia di rivoluzioni mancate 24-10-2005 11:39 Roma, 24 ott. (Apcom) - Bobo Craxi ritiene la sua elezione a segretario del nuovo Psi assolutamente legittima e, per spiegare le tormentate giornate dell'assise romana, chiama in causa direttamente il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, reo di "aver cercato di influenzare" la riunione svoltasi nel week end. "E' un leninista di destra - ha detto Craxi ai microfoni di Radio Radicale - e tagli gli alleati a fettine come il salame. Lo ha fatto con l'Udc e poi ha riproposto questo schema anche con noi, influenzando, cercando di orientare i nostri parlamentari e il ministro che fa parte del suo governo". Craxi si dice convinto che Berlusconi "si è tenuto informato, contattando membri del nostro partito e si è mosso verso i nostri delegati. Basta dire che, come ha detto 'Rete Quattro', io risulto eletto da un manipolo di facinorosi". Per Craxi, "c'è interesse a che il partito Socialista ancorché piccolo e diviso evitasse una soluzione unitaria e rilanciasse una prospettiva rinnovata". (Segue) Roma, 24 ott. (Apcom) - Quanto alla regolarità della sua elezione ai vertici del Nuovo Psi Bobo Craxi non teme le contestazioni dei seguaci di Gianni De Michelis. Sempre dai microfoni radicali Craxi annuncia di aver incassato "due pareri pro-veritate da parte di due legali che assegnano validità giuridica al nostro congresso". Dubbi quindi non ce ne sono ma strascichi ovviamente sì: "C'è sempre uno strascico polemico che è doloroso perché c'è un sentimento di fraternità. E tuttavia era inevitabile decidere perché io non ho mai pensato che il posto dei socialisti sia quello di fare il cane da guardia a una rivoluzione liberale che non c'è stata". Quanto a ipotetiche alternative, il giudizio di Craxi si fa ancora più netto sottolineato come "non ce ne erano se non quella di continuare nella fedeltà a Berlusconi". La fuoriuscita dalla Cdl era un orizzonte esaurito già a luglio, difficile era non ratificarlo a ottobre. Lo stesso Craxi individua quindi "una responsabilità grave non mia perché noi avevamo indicato un'unità socialista che approdasse ad una lista riformista".
[Artchivio/_borders/disc2_aftr.htm]