Date: 08/09/2005
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giovedì 8 settembre 2005 Em.Macaluso La sinistra tra sacconi e tony blair Il sottosegretario Maurizio Sacconi insiste (martedì sul Riformista) nel dire che, per continuare la politica riformista del Psi di Craxi, oggi bisogna stare nel centro-destra. E per dimostrare la giustezza della sua scelta ricorda a noi smemorati che il Psi craxiano fece tre scelte chiare: netta collocazione nell’Alleanza Atlantica; coerente impegno per lo Stato di diritto; moderna visione dello stato sociale. Un socialista coerente dovrebbe essere lieto che oggi la sinistra sia su questo fronte. Sacconi, invece, ritiene che chi chiede il ritiro delle truppe dall’Iraq sia contro l’atlantismo e gli Usa. Io sono contro quel ritiro, ma non penso che Schroeder non sia un riformista socialista. Dirsi garantista, e votare leggi ad personam e quella «riforma» dell’ordinamento giudiziario, è una bestemmia. Sulla riforma del welfare, Fassino non la pensa come Bertinotti, e Cisl e Uil, che avevano firmato con Sacconi il Patto per l’Italia, oggi dicono le cose che leggiamo. Infine, caro Sacconi, tu ricordi come il New Labour sia arrivato all’approdo di oggi dopo una dura battaglia politica. Ma quella battaglia Tony Blair la fece non nel partito della Thatcher, ma nel Partito laburista.
[Artchivio/_borders/disc2_aftr.htm]