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Questione socialista. Convegno a Forio d’Ischia / Agenzia Radicale

Date: 05/09/2005
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Questione socialista. Convegno a Forio d’Ischia News del 04-09-2005 Una nuova unità socialista che sia al centro della riforma del sistema politico italiano: questo è quanto è emerso dal convegno, promosso dal circolo "Iniziativa riformista", tenutosi venerdì sera a Forio d´Ischia: all´incontro hanno partecipato i rappresentanti delle riviste dell´area socialista e riformista ed esponenti politici nazionali.. I lavori sono stati aperti da Giuseppe Graziani che ha evidenziato come "la crisi del partito socialista negli anni Novanta e la sua vicenda attuale abbiano risvolti non solo italiani ma anche europei". Successivamente l´ex ministro delle Finanze Rino Formica, a nome della sua associazione "Socialismo e libertà" ha spiegato che "la domanda di socialismo che oggi serpeggia serve per superare i due integralismi presenti nella vita politica contemporanea, quello della Chiesa e quello del postcomunismo". In rappresentanza della rivista "Mondoperaio", che a fine anni Settanta elaborò l´abbraccio del craxismo con la dottrina di Proudhon, facendo in modo che il Psi ripudiasse definitivamente il marxismo, ha preso la parola Antonio Landolfi, per il quale "in tutta Europa la sinistra vince o perde sulla base di un messaggio socialista, senza i riferimenti botanici alle querce o agli ulivi presenti in Italia". Ficcante l´intervento di Emanuele Macaluso, storico dirigente del Pci ed esponente della sua corrente riformista, direttore de "Le ragioni del socialismo", che senza mezzi termini, ha denunciato come "l´assenza del partito socialista sia causa della mancanza del confronto democratico in Italia tra le due famiglie politiche europee", continunando con una spietata analisi dei meccanismi che, successivamente alla caduta del Muro di Berlino e a Tangentopoli, portarono alla dissoluzione del Psi. Netta anche l´opinione del direttore di "Quaderni Radicali" Giuseppe Rippa: "L´accantonamento del riformismo politico degli anni Ottanta è la causa principale del diffuso disagio del Paese rispetto a come il sistema politico si è posizionato…Creare un nuovo significa ribaltare la cultura politica prevalente, collocando l’individuo e i suoi diritti al centro delle prospettive del cambiamento”. I lavori sono stati conclusi dall´intervento di Bobo Craxi, teso a spiegare le ragioni che lo stanno spingendo a chiedere l´alleanza tra il Nuovo Psi e l´Unione di centrosinistra, malgrado la presenza del partito nel governo Berlusconi. Craxi si è domandato: "Perché meravigliarsi se da una fase necessaria di transizione rappresentata da Silvio Berlusconi intendiamo passare alla vera definizione di autonomismo socialista?" Concludendo: "Non c´è nessuna abiura della scelta berlusconiana del 2001, ma oggi c´è un compito diverso, al quale tutte le componenti della famiglia socialista sono chiamate ad aderire".

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