Date: 03/09/2005
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Pure Aniasi è stato un traditore? La scomparsa di Aldo Aniasi è stata un’occasione per ricordare una personalità del socialismo italiano e della Resistenza, che ha segnato inoltre una continuità nell’opera straordinaria dei sindaci socialisti di Milano, da Emilio Caldara all’inizio del ’900 sino agli anni ottanta. Aniasi, come altri, alla fine di quel decennio si pose il problema delle prospettive dei socialisti e di tutta la sinistra. Ricordo nel 1989 un dibattito cui partecipai, dopo il Congresso del Psi, nel suo circolo, il De Amicis. E ricordo, nel decennio della diaspora socialista, la ricerca di un approdo per non disperdere il senso di una storia di cui era stato protagonista. Nel corso di questo travaglio Aniasi aderì ai Ds. Altri, da sponde diverse, oggi dispiegano un impegno per unificare i socialisti nella sinistra italiana. Incredibile ma vero: Cicchitto, Sacconi e altri - collocati organicamente a destra (F.I) in nome di Craxi (!) - continuano a inveire contro quei socialisti che, da collocazioni diverse, lavorano per dare alla sinistra tutta, quindi anche ai Ds, un’anima e un programma socialista. Aniasi traditore, come Giacomo Mancini, Formica e altri, che hanno espresso l’autonomismo socialista?
[Artchivio/_borders/disc2_aftr.htm]