Date: 08/05/2005
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La nuova Regione. L’esclusione dei socialisti dalla Giunta Spacca provoca la prima reazione ufficiale. Anche il Pdci sull’Aventino Lo Sdi abbandona l’Ulivo: «Non ci sono le condizioni» Rocchi & co. non si presentano al vertice, salta la Fed. L’ex assessore: «Chiedete ad altri che è successo» ANCONA - Lo Sdi sbatte la porta e abbandona la Federazione Uniti per l'Ulivo. Un naufragio annunciato che i Ds, la Margherita e i Repubblicani Europei hanno cercato di scongiurare fino all'ultimo. Nonostante le telefonate per tentare di riallacciare un confronto, ieri i socialisti hanno disertato la prima riunione del Listone dove si sarebbero dovute porre le basi concrete del progetto. «Per adesso, almeno nelle Marche, lo Sdi con la Fed ha chiuso - ha dichiarato solenne il consigliere regionale ed ex assessore nella giunta D'Ambrosio Lidio Rocchi - Aspettiamo tempi migliori. Cosa succede adesso? Ce lo devono dire loro. Noi siamo stati maltrattati. Se non ci sarà un riconoscimento dei risultati ottenuti non ci resta che proseguire per la nostra strada». Una presa di posizione netta seguita nei fatti dalla richiesta ufficiale all'Ufficio di presidenza del consiglio regionale oggi riunito per ratificare i gruppi, di entrare nel gruppo misto. Una situazione evidentemente compromessa che però la coordinatrice regionale della Margherita Stefania Benatti ("addetta" a tenere i rapporti con lo Sdi) non vuole dare per persa e chiede un aggiornamento a dopo il consiglio regionale dell'11 maggio. «Non ci arrendiamo - sottolinea combattiva - Non è nelle cose che si rompe l'Ulivo. La filosofia alla base del listone è l'unità non la frattura. La questione va quindi chiarita e risolta con il riconoscimento delle ragioni di ciascuno». Ma quali sono queste ragioni? Lo Sdi come il Pdci, altro partito in forte conflitto con l'Unione, aveva chiesto un assessorato che non ha ottenuto. Ora l'Unione cerca di riequilibrare la situazione attraverso le Commissioni e gli enti della regione. Il Pdci ha già fatto sapere che non accetterà niente di diverso da un assessorato, compromettendo seriamente anche la possibilità di vedersi riconfermata la presidenza dell'Armal. Ai due partiti inoltre è stato offerto il diritto di prelazione sulla scelta della presidenza d una commissione a testa. Proposta rispedita da entrambi al mittente. Lo Sdi d'altra parte fino ad oggi non ha avanzato richieste precise. Se la situazione dovesse rimanere questa le sei commissioni verrebbero probabilmente così suddivise: due ai Ds, una alla Margherita, una a Rifondazione Comunista e una ai Verdi. Soluzione pacifica? Assolutamente no. Rifondazione ha chiesto la sanità o le attività produttive, ma la prima è ambita anche dalla Margherita e l'altra dai Ds. Si affilano le armi. Altri duelli in vista. Cl. Pas.
[Artchivio/_borders/disc2_aftr.htm]