Date: 05/05/2005
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Santadi. Sundas contro Puddu per il Municipio Tra gli ulivi di Pantaleo sfida in salsa socialista È una guerra tra socialisti: un sindaco in carica, dello Sdi e un ex sindaco di fede Psi. A Santadi la sfida è tra veterani del Municipio che hanno deciso di darsi battaglia tra gli ulivi secolari. Una guerra a colpi di volantini in un territorio segnato dalla crisi. Se, infatti, l'agricoltura (con l'aumento di produzione di olio) regala timidi segnali di ripresa e l'allevamento si mantiene a galla, il turismo è ancora alla ricerca di un posto al sole. Così, in attesa che i boschi incontaminati di Pantaleo, le grotte di Is Zuddas e il ricco patrimonio archeologico, regalino lo sviluppo e i posti di lavoro tanto attesi, Santadi si prepara alla sfida elettorale. Due liste in campo Domenica e lunedì 3.453 elettori (su 3.738 abitanti) saranno chiamati a eleggere il nuovo Consiglio comunale. Una sfida importante per una comunità che deve fare i conti la disoccupazione e l'emigrazione, la fuga di giovani verso un lavoro e un futuro migliori. A correre per la conquista del Municipio di piazza Marconi saranno il sindaco uscente Elio Sundas, 52 anni, farmacista e «pronto a portare a termine un lavoro cominciato cinque anni fa» e un suo predecessore, Giampaolo Puddu, 65 anni, pensionato «in politica dall'età di 16 anni e sempre per il Partito socialista italiano». Un secondo madatoSundas scende in campo per il bis alla guida della lista civica "Stabilità, trasparenza, continuità". Dall'altra parte della barricata, invece, ci sarà una vecchia conoscenza della vita pubblica di Santadi. L'ex sindaco di Santadi (ha ricoperto la carica nel '82, '87 e '92) si ripresenta alla guida dello schieramento "Un grande passato, un grande futuro", una lista civica «composta interamente da giovani senza tessere politiche». Una sfida tra «continuità» e «restaurazione», insomma. Il ritorno dopo venti anniSe Sundas ha deciso per il bis, Puddu invece dichiara di essersi rimesso in gioco «perché, dopo venti anni di assenza, mi sono accorto dello scempio compiuto dall'amministrazione in carica». Una bordata vera e propria che però Sundas rintuzza con decisione. «Non intendo fare scadere il dibattito ? sottolinea il sindaco uscente ? per noi parlano i fatti, con iniziative tese a favorire lo sviluppo di attività come l'agricoltura, l'allevamento e il turismo». È ottimista Sundas. «Ormai il periodo buio è alle spalle. Santadi ha tutte le carte in regola per creare nuove opportunità di sviluppo grazie ad attività come bed and breakfast, agriturismo e l'albergo di Is Zuddas». L'idea è quella di creare una sorta di filiera (agricoltura, allevamento, artigianato e turismo) in grado di «attirare i flussi turistici di Pula, Domus De Maria e Sarroch verso l'interno. Per questo punteremo alla costituzione di un consorzio e a mettere a disposizione dei giovani strumenti adatti per avviare attività imprenditoriali». La strada per lo sviluppo«Ma quale sviluppo? Hanno portato alla rovina il paese ? rincara la dose Puddu ? e hanno distrutto tutte quelle opere come il mattatoio, il mercato civico, l'albergo di Is Zuddas e altre che io ho realizzato. È tempo che Santadi ritorni ai fasti del passato, quando era la capitale amministrativa ed economica del Basso Sulcis». Per farlo Puddu punterà «sulla restituzione al Comune dei boschi di Pantaleo da sfruttare per creare nuovi posti di lavoro». «Lasciamo perdere. Non intendo fare promesse ? replica Sundas ? ma riteniamo di aver lavorato con impegno. Vogliamo solo concludere il lavoro nel migliore dei modi, completando un percorso cominciato cinque anni fa». Maurizio Locci 05/05/2005
[Artchivio/_borders/disc2_aftr.htm]