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CALABRIA.Presentato il simbolo di “Unità socialista /dal Giornale della Calabria

Date: 02/03/2005
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Prove tecniche di unione Regionali/ ”. Zito: la nostra vera forza è nel programma Una grande rosa rossa su sfondo bianco, all’interno di un cerchio su cui sovrasta, in bianco su sfondo rosso, la scritta Unità socialista. Alla base, invece, in bianco su sfondo verde Sdi ed all’interno del cerchio Pse Lista Mancini, SéL (Socialismo è libertà). Questo il simbolo presentato ieri a Lamezia da Unità socialista, presenti tutti i vertici regionali che fanno capo a quello che Ercole Nucera, segretario regionale dello Sdi, ribadisce che non è un cartellone elettorale al punto che “siamo convinti - spiega - che dopo le elezioni tutti i socialisti debbano trovarsi in un’unica formazione politica”. L’incontro con i giornalisti serve anche per far conoscere quelli che sono i punti che i socialisti hanno chiesto al candidato alla presidenza della Regione, Agazio Loiero, di inserire nel suo programma: identità politica, questione etica, istituto regionale, sviluppo e lavoro, territorio. “Secondo i socialisti - spiega Sisinio Zito - l’identità politica del centrosinistra è data anche e soprattutto dal programma che identifica la coalizione. L’alternativa a chi ha governato finora è data dal programma. Bisogna governare la Calabria in maniera diversa da come è stata governata finora”. Altra questione sollevata dai socialisti e posta all’attenzione del candidato alla presidenza e, quindi, dell’intera coalizione, è la “questione etica”: “Temo che questa questione sia stata interpretata in maniera riduttiva - evidenzia Zito - perché è un giudizio che noi facciamo sulla politica e sulla società calabrese. Le responsabilità sono principalmente della politica. In Calabria c’ è una società ferma, sbandata, incerta anche perché comprende che non c’ è una guida. Unico elemento forte è la Chiesa. Da questa carenza della politica crediamo che derivino i mali della Calabria”. Quindi il terzo punto e, cioè, l’istituto regionale: “Avrebbe dovuto avere una funzione di spirito, di individuazione dello sviluppo - spiega - Invece, piano piano, tutto quanto si è appannato. Ho l’impressione, a volte, che la Regione, non soltanto non ha questa funzione, ma è essa stessa l’ostacolo per lo sviluppo. Noi speriamo e puntiamo a conquistare la Regione ma il centrosinistra, oltre a conquistare la Regione, deve smontarla e rifarla nuova, rifondandola”. Sul quarto punto, i problemi dello sviluppo e del lavoro cioè, Zito è stato altrettanto chiaro: “Il lavoro si crea sviluppando l’apparato. La Calabria è l’ultima regione d’Italia. Il punto è che la Calabria, non è solo l’ultima d’Italia ed una delle ultime dell’Europa, ma è il fatto che è diventata una regione strumentalmente dipendente da altri. La nostra è una regione che consuma più di quanto produce”. Quinto ed ultimo punto quello relativo al territorio: “Il territorio calabrese - spiega Zito - era di vastissima intensità. Negli ultimi 50 anni è stato deturpato. Bisogna procedere ad un intervento di bonifica sul territorio e cercare di collegare i parchi naturali con un corridoio ecologico. Possiamo diventare la regione verde del Mediterraneo”. Nulla, invece, trapela sulle liste e, soprattutto sul listino. Sulle liste Ercole Nucera spiega che “sostanzialmente le liste sono state varate e si stanno effettuando solo dei piccoli ritocchi. Per la prima volta - dice non nascondendo la soddisfazione - abbiamo numerose richieste di candidature e non siamo alla ricerca affannosa dei candidati”. Sul listino e su chi, poi, rappresenterà Unità socialista al suo interno dichiara che “si è raggiunto un accordo di massima in base al quale quattro posti spettano alle formazioni che si sono aggregate (Rifondazione comunista, Udeur, Verdi, Progetto Calabrie-Pdci), uno ai Ds, uno ad Unità socialista, tre alle personalità”. Sulla presenza di Sandro Principe nel listino, però, non anticipa nulla se non che c’ è stato un incontro con lo stesso sindaco di Rende durante il quale lo stesso “ha detto che vuole essere impegnato al di sopra dei partiti”.

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