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Socialismo e libertà diventa movimento - Nel centrosinistra, avendo come leader l'on. Formica - Dalla Gazzetta del Mezzogiorno

Date: 26/01/2005
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Da associazione a movimento politico con il chiaro intento di creare un «partito del socialismo italiano» e di correre ai prossimi appuntamenti elettorali. «Socialismo è libertà» anche a Brindisi ha assunto questa rinnovata veste. «Con l'obiettivo di concorrere da socialisti a realizzare un nuovo modello istituzionale ed una compiuta democrazia dell'alternanza, nel gennaio del 2003 per iniziativa di personalità politiche e di singoli aderenti con comune matrice culturale e politica basata sui valori e tradizioni del riformismo socialista e laico, venne costituita l'associazione ?Socialismo e libertà?», ricorda Patrizia Bianchi, delegato organizzativo per la Provincia di Brindisi e componente della Direzione nazionale del movimento. «A distanza di poco meno di due anni - aggiunge -, l'associazione con l'assemblea-congresso di fine ottobre 2004, che ha nominato quale esponente massimo l'on. Rino Formica, ha deciso di trasformarsi in movimento politico. Non l'ennesima formazione politica in concorrenza con le altre - spiega - ma obiettivo dichiarato dovrà essere quello di dare vita, insieme alle altre formazione socialiste e ai tanti compagni senza tessera, ad un ?partito del socialismo italiano?, all'interno del centrosinistra, per porre fine ad un'anomalia nel panorama politico europeo». Ciò sulla base di un programma politico in 5 punti: «La convocazione di una assemblea costituente al fine di definire un processo di revisione costituzionale più meditato e concordato di quelli sinora proposti - dice Bianchi -; la definizione di uno stato sociale di qualità che sani le ineguaglianze tra classi sociali, tra regioni e tra generazioni; il ristabilimento dei confini di rispetto tra politica e religione e tra Stato e Chiesa; la ricerca di un corretto equilibrio tra la forza del ?potere costituito? e la libertà dei cittadini; un corretto rapporto tra democrazia mediata e democrazia diretta». E sostenendo la necessità di «una politica di sinistra, autonoma, revisionista e non integralista» e di «una classe dirigente proiettata a cogliere le nuove contraddizioni sociali e politiche della società moderna», Bianchi afferma che il movimento «è impegnato in ogni Regione dell'Italia e quindi anche in Puglia, alla presentazione di liste unitarie socialiste in vista delle elezioni regionali fissate nel mese di aprile di quest'anno. Il percorso politico così delineato è rivolto ai compagni dello Sdi, a quelli della componente del socialismo autonomista e di Unità Socialista, ai socialisti che vivono con sofferenza una collocazione, in termini di schieramento, atipica rispetto alla tradizione di sinistra del movimento socialista, ai compagni del Psdi ed ai socialisti finiti in Forza Italia, ai Socialisti-Laburisti che non hanno potuto trasformare in socialista quello che era diverso dal socialismo (cosa due), ai vecchi socialisti ed infine e non certo per ultimo, ai giovani delle nuove generazioni in fuga dalla politica». 26/01/2005

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Date: 22/11/2006
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