Date: 22/01/2005
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Dopo l'appello di Cascino alle forze ex Psi Il listone a molti non va socialisti in fibrillazione materaSocialisti in fibrillazione in vista delle elezioni regionali, e soprattutto dopo l'appello di Michele Cascino per una lista unitaria di tutti i movimenti provenienti dall'ex Psi. Nicola Rocco, del coordinamento provinciale del Nuovo Psi, dice di comprendere «il forte disagio dei socialisti di base dello Sdi e rispetta le decisioni che questi compagni vorranno assumere in totale autonomia. È fondata la tesi di chi si pone, non strumentalmente, di come convogliare e non disperdere i settemila voti che questo partito ha preso alle ultime provinciali nel Materano, difficilmente assorbibili da uno o più candidati nel listone della Gad e che comunque contribuiranno a cancellare la presenza socialista materana in Consiglio regionale, faticosamente riottenuta dopo cinque anni nelle elezioni del 2000». Sulla questione dell'adesione dello Sdi alla lista unitaria dell'Ulivo, interviene anche il consigliere comunale dei socialisti democratici, Michelangelo Cifarelli. «Nell'esecutivo provinciale solo pochi sono d'accordo, cioè quelli che si ritengono candidati naturali a rappresentare il partito in quell'unico posto concesso loro da Ds e Margherita. Sicuramente, quando i nostri aspiranti candidati capiranno di non essere affatto i candidati prescelti, cominceranno i dissensi». Secondo Cifarelli, «ha ragione Cascino quando dice che rispetto al fatto di non poter rivendicare l'autonomia del partito, moltissimi compagni non si sono rassegnati all'idea di rinunciare alla nostra lista. Non si può pensare di rinunciarvi, quando, reclamando il terzo posto, questo non ci viene assegnato. Non si può rinunciare a perdere un consigliere a Matera come nel capoluogo di regione. Non si può per questo minacciare di correre da soli, ma per le ragioni prima esposte». Anche Gino Berardi, dell'esecutivo della sezione Sdi di Matera, esprime perplessità sulla lista unitaria di centrosinistra. «Nella nostra regione assistiamo quotidianamente alle lotte di predominio fra Ds e Margherita. Nessuna possibilità e nessuno spazio reale vengono risparmiati in questo confronto con il risultato della totale emarginazione dei partiti minori. Anche lo Sdi, che tanto minore non è, viene risucchiato in questo vortice e relegato al ruolo di spettatore. Le istanze socialiste e riformiste in questa legislatura regionale sono state troppo penalizzate e affatto considerate, con il risultato di una politica asfittica che di fatto possiamo definire neo-conservatrice». PerEnzo Piro, segretario provinciale dello Sdi, «occorre che i partiti "maggiori" del centrosinistra lucano abbandonino le mire di egemonia nella coalizione e sposino sino in fondo la strategia politica nazionale, diversamente valuteremo con attenzione i passi da compiere. In primis dobbiamo preservare e difendere l'identità e l'ideale socialista riformista di cui siamo custodi e portatori». 22/01/2005
Date: 22/11/2006
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