SOCIALISTI
RIFORMISTI
Un Movimento per
costituire il partito
L'obiettivo è quello di far nascere anche nel Vibonese
un Movimento per la costituzione del partito socialista
riformista. In tale direzione è incanalato l'impegno dei
giovani socialisti del territorio provinciale, che si
muovono in piena sintonia con il documento ideologico di
Rino Formica. Incaricato alla costituzione del Movimento
in provincia è Nicola Carnovale (di Serra San Bruno)
designato, dall'esecutivo nazionale, segretario
provinciale del Comitato nazionale del partito socialista
riformista. «Noi giovani socialisti del Vibonese, in
sintonia col documento di Formica evidenzia
Carnovale siamo consapevoli che vi è bisogno di
idee e linguaggi nuovi per fare emergere una nuova
tendenza laico-socialista-riformista». Per fare ciò,
secondo Carnovale, è necessario sganciarsi da «vecchie
nostalgie» e guardare avanti con entusiasmo e al tempo
stesso «forti» dall'esperienze passate. «Rafforzati
dall'esperienza del 29 settembre a Siena, dove centinaia
di giovani provenienti da tutta Italia aggiunge
hanno discusso di lavoro, scuola ed Europa della
globalizzazione, in presenza di esponenti politici di
primo piano, vogliamo essere referenti di quanti si
rendono conto della grande esigenza di un soggetto
riformista socialista, oltre che essere promotori della
riunificazione dei socialisti di ogni diaspora». Per
informazioni www.socialisti.info
.
Anche a
VIBO VALENTIA
i Socialisti, la
Costituente e Formica
Dalla Gazzetta
del Sud
L'ALTERNATIVA
Alfonso Del Vecchio: ecco perché siamo
usciti dallo Sdi
Il progetto dei socialisti riformisti
«Io generale? Non ho fatto il militare, sono stato
esonerato perché
capo di una famiglia numerosa». Alfonso Del Vecchio,
assessore
provinciale all'ambiente , replica con pacatezza ed un
pizzico di
ironia al segretario provinciale dello Sdi, il partito
all'interno del
quale ha militato fino a poco tempo fa. Dalla tribuna
dell'ultimo
congresso sono state lanciate parole piuttosto dure nei
suoi confronti
e di quanti hanno deciso di abbandonare il partito di
Boselli. Ma
calato il sipario sulla prima assise provinciale che di
fatto ha
rafforzato e rilanciato Lidio Vallone alla guida del
partito, ecco le
motivazioni di chi ha ritenuto di disertare
l'appuntamento del
Valentianum, scendendo definitivamente dal treno dello
Sdi che sembra
punti dritto verso la stazione dell'Ulivo: «Noi siamo
fuori da questo
partito - spiega Del Vecchio - ma sempre più dentro al
mondo
socialista». Il progetto a cui Del Vecchio, Guido
Arcuri, Fausto Costa,
Gianfranco Comito e Cesare Melia guardano è quello che
prevede la
costruzione della casa di tutti i riformisti socialisti
che metta fine
alla grande diaspora. «In Europa, in Italia, nel mondo
politico
attuale - dice l'assessore socialista - quel che occorre
è esattamente
quel che manca: un riformismo moderno all'altezza delle
contraddizioni
e delle sfide attuali e un nuovo soggetto
laico-socialista capace di
ingaggiare quella lotta sui due fronti - contro la nuova
destra e
contro la vecchia sinistra - che è l'assenza stessa
della politica
riformista e della cultura liberal-socialista». Del
Vecchio e compagni
preferiscono affrontare il mare aperto a costo di colare
a picco alla
prima tempesta. Ma il rischio ne vale pena, il progetto
tracciato da
Formica, Martelli, Signorile e tanti altri è ambizioso,
ed in Calabria
ha già trovato un pilone piuttosto robusto: Rosario
Olivo. Chiunque
voglia prendere atto del nuovo "testamento"
politico potrà consultare i
siti
www.ossimoro.it
oppure
www.socialisti.info
. La sfida alla grande diaspora, insomma, è già
iniziata ed ai suoi diretti interlocutori, Del Vecchio,
manda a
dire. «Vallone ha perso una buona occasione per essere
protagonista di
un movimento più grande. Quindi, come vede, non c'è
nulla di personale
in questa battaglia che noi stiamo portando avanti; anzi
mi auguro che
un giorno anche loro possano entrare nella casa dei
riformisti. Noi ci
rivolgiamo a quell'elettorato che un tempo votava per il
Psi e che oggi
milita nella quota dell'astensionismo. Certo non vogliamo
rifondare il
vecchio Psi, c'è un nuovo progetto che apre un cantiere
di riflessione.
Sono consumate - aggiunge l'esponente dei socialisti - le
esperienze di
Nuovo Psi, del Sì, dello Sdi e del Ps. Nessuna di queste
è riuscita a
preservare una storia comune. Dieci anni di diaspora
hanno massacrato i
socialisti e oggi ci accorgiamo che c'è nel
centrosinistra un buco
nero, ovvero la mancanza di una forza socialista
riformista, fortemente
organizzata, unitaria, che possa mitigare le
contraddizioni e le
divisioni all'interno dei Ds e le oscillazioni della
Margherita». Del
Vecchio, per un attimo ritorna sul congresso del
Valentianum e lancia
un altro elemento di riflessione ai suoi ex compagni:
«Quando si
riuniscono gruppi di persone nel nome del socialismo, a
me fa sempre
piacere. Quello che mi ha lasciato perplesso è di aver
visto in prima
fila tanti amici, rispettabili, ma che con la tradizione
socialista non
hanno mai avuto a che fare. Avrei grandi dubbi sulla
volontà degli
stessi ad impegnarsi in un progetto come quello che noi
stiamo portando
avanti. Mi auguro, comunque, che io possa essere smentito
dai fatti».
Guardano con interesse al progetto dei socialisti
riformisti anche
altri consiglieri provinciali «e questa spinta -
conclude Del Vecchio -
ci dà ulteriore forza per andare avanti e centrare
l'obiettivo finale:
un movimento di unità riformista capace di rinnovare
radicalmente
confini, comportamenti e programmi dell'attuale
centrosinistra». (n.l.)
|