" SPECIALE  NOTIZIE " 
Mercoledì 30 Novembre 2005

 
I Radicali : "l'Unità socialista
una supercazzata da neutralizzare"
 
 
Dichiarazione di Daniele Delbene, Presidente Nazionale Costituente Pse e membro Esecutivo Nazionale Socialismo è Libertà, in merito alle dichiarazioni di Michele De Lucia, della Direzione Nazionale dei Radicali, di cui riportiamo di seguito.

 

Delbene << Se la Rosa nel Pugno significa, come dichiarato da Michele De Lucia della Direzione Nazionale dei Radicali in una nota ufficiale ai dirigenti locali dei radicali, : “NEUTRALIZZARE LA SUPERCAZZATA, PER NOI LETALE, DELL’UNITA’ SOCIALISTA”, rispondiamo a De Lucia e a tutti i radicali, che la pensano come lui, che i socialisti continueranno ad essere tali e che la Rosa nel Pugno, se non appassirà prima, sicuramente non avrà linfa dagli elettori socialisti alle prossime elezioni politiche. >>

 

 

 
Riportiamo Sotto
La Dichiarazione di Michele De Lucia

 

 

Care compagne, cari compagni,

ora che la Rosa nel Pugno è stata finalmente presentata, vogliamo fare con voi un punto della situazione su come stiamo messi e sugli impegni che ci aspettano nei prossimi mesi.

PREMESSA
Intanto, un punto fermo: Radicali italiani e l’Associazione Luca Coscioni restano in piedi e continuano a lavorare seguendo quello che i rispettivi statuti e le rispettive mozioni congressuali prevedono. Per quanto riguarda noi, le associazioni restano associazioni di Radicali italiani, e si continua a chiedere come sempre le iscrizioni per i soggetti politici radicali. La Rosa è un soggetto federale, e i soggetti costituenti restano tutti in piedi (se, poi, questo inizio avrà durata e acquisterà solidità, chiaramente se ne riparlerà e tutto sarà possibile, ma parliamo di un futuro che sta anche a noi costruire).

Per le associazioni radicali, il Congresso di Riccione ha deciso di abbassare il numero di iscritti a Ri necessario per eleggere un componente del Comitato da 35 a 25. Per tanti gruppi di compagni, è sicuramente una soglia più alla portata, e sulla quale vale la pena di investire. Penso che, nell’anno delle politiche, quando l’interesse e la disponibilità verso di noi sono molto maggiori, dobbiamo fare tesoro al massimo del contesto favorevole... insomma, il primo Comitato probabilmente ci sarà a gennaio, e mi pare importante darci l’obiettivo che siano molte le associazioni, in un anno così importante, che possano intervenire direttamente in queste riunioni. In questo modo si aiuta il partito in tutti i sensi: con l’autofinanziamento raccogliendo le iscrizioni e portando persone nuove (niente soldi, niente iniziative, lo sappiamo), e soprattutto riversando il contributo politico del proprio gruppo nel dibattito del Comitato.

Fatta la premessa, cerco di rispondere almeno alle “faq” più urgenti, e vi assicuro che in queste settimane noi ci siamo fatti le stesse che vi state facendo in tutta Italia.

COME CI REGOLIAMO SUL TERRITORIO (ATTENZIONE, QUESTE SONO REGOLE TASSATIVE)

Il modello più vicino è quello già sperimentato in occasione della campagna referendaria, nella fase dei comitati comuni:
- nessun portavoce esclusivo (saremmo tagliati fuori dalla comunicazione, con uno che parla per tutti);
- partecipazione paritetica dei quattro soggetti fondatori (Radicali italiani, Associazione Coscioni, Sdi, Fgs): 2+2;
- nessuna burocrazia a livello locale: niente sezioni, niente associazioni locali della Rosa del Pugno in quanto tale, niente segreteria e direzione regionale provvisoria, niente “coordinamenti” burocratici; invece, tanto coordinamento e lavoro comune sulle iniziative. Quando verrà il momento, se verrà, la questione verrà affrontata con regole chiare e condivise da tutti i soggetti fondatori. QUANDO SIETE IN DIFFICOLTA’, QUANDO A LIVELLO LOCALE QUALCUNO VI FA PROBLEMI E VA FUORI DA QUESTE REGOLE, AVVERTITECI IMMEDIATAMENTE E INTERVENIAMO NOI;
- cerchiamo tutti di vegliare affinché, poi, in questa fase nessun “genio” se ne vada in giro ad annunciare liste della Rosa alle amministrative, soprattutto quando la Rosa non lo sa! (la poveretta potrebbe appassire rapidamente per il dolore..)
- ATTENZIONE: SPINGERE AL MASSIMO SULLA “ROSA NEL PUGNO” VUOL DIRE NEUTRALIZZARE LA SUPERCAZZATA, PER NOI LETALE, DELL’UNITA’ SOCIALISTA.

LE INIZIATIVE (1): PRESENTAZIONI REGIONALI DEL SIMBOLO “ROSA NEL PUGNO”

Prima di tutto, è fondamentale far conoscere il simbolo (per noi è il più caro e amato, ma dobbiamo considerare che è dal 1987 che non compare su una scheda elettorale...): d’ora in avanti, si esce con il simbolo “Rosa nel pugno”. Per questo motivo, contattandovi telefonicamente io e Ale (che abbiamo una rosa - e daje - di date buone), organizzeremo entro i prossimi pochissimi giorni un

 

 

calendario di presentazioni regionali, alle quali parteciperanno a turno i “big”. Quindi, pace per quelle già fatte, ma le presentazioni programmate e non ancora realizzate vanno convertite nella mega-presentazione nel capoluogo di regione (serve anche ad aiutare i compagni dello Sdi a mettere “a regime” la loro macchina organizzativa e a fuoco il “taglio” del lavoro comune e gli interlocutori... cioè noi, ma in questo siamo favoriti dal precedente del referendum, per cui in gran parte delle realtà c’è già un rapporto consolidato).

LE INIZIATIVE (2): “ROSA NEL PUGNO DAYS” 9-10-11 + 16-17-18 DICEMBRE (date da confermare, ma più che probabili)

Sempre nella logica “facciamoci vedere nelle piazze e nelle strade, lanciamo il simbolo in tutte le nostre citta”, stiamo pensando di organizzare due tornate di “Rosa nel pugno days” (definizione mia, per comodità, lo slogan deve ancora essere deciso), nei due week-end-lunghi che precedono il Santo Natale (“Ricordati di santificare le feste”!). Si tratta, quindi, di prendere contatto con i compagni socialisti per decidere assieme come organizzarsi, a seconda delle dimensioni della città dove si opera e delle forze in campo: uno o più tavoli comuni, o ciascuno che si organizza i suoi (in questo caso, però, dando un’occhiata pure alle altre postazioni), turni, etc. Su queste cose, naturalmente, vi parlate e decidete caso per caso. Come ai tempi della raccolta firme, sarà bene avere per tempo le occupazioni di suolo pubblico, e avere con un po’ di margine l’elenco delle postazioni con luoghi e orari, in modo da poterle pubblicizzare sui siti, per radio, etc.
Questo è un passaggio molto importante, per subito e per i prossimi mesi: serve non solo a far conoscere il simbolo, ma a lavorare assieme, a rimettere a regime il motore (quello stesso che, con il referendum, ci ha consentito di costruire questa nuova opportunità, questa nuova partenza).

Chiaro che ci vuole il materiale: Rita sta facendo tutte le verifiche del caso (chiedendo i preventivi di spillette, adesivi, bandiere, volantini e manifesti, con le difficoltà gravi che tutti conosciamo... occhio: sciarpe, stufe, cappelli e guanti non sono compresi nel kit!)... insomma, vi faremo sapere appena ci saranno novità, intanto teniamoci pronti.

Nei prossimi giorni, speriamo di riuscire ad aggiornare anche i dati pubblicati sulla cartina interattiva, quindi è utile che ci segnaliate di nuovo le correzioni da fare.

Questo, per ora, è tutto... naturalmente si tratta di un percorso tutto da costruire, per approssimazioni successive: la fase, di transizione, è delicatissima, e il tiro andrà di sicuro corretto man mano che andremo avanti.

Un abbraccio, ciao
Michele

p.s. come indirizzo di posta elettronica potete fare riferimento, come al solito, all’indirizzo associazioniradicali@radicali.it

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