"ULTIME NEWS" A MARZO IL PROGETTO " FORMICA" PRENDE IL VIA Nasce : "Socialismo è Libertà" Il più significativo progetto degli ultimi anni, in grado di guardare avanti E' nata l'Associazione " Socialismo è Libertà ", che vede nei suoi promotori Rino Formica e dai primi di Marzo la partenza per un grande progetto politico. Delbene Daniele presidente della Costituente Pse commenta dicendo : << sarà il più significativo progetto politico degli ultimi anni, in grado di superare le diaspore socialiste, di ricreare l'entusiasmo a chi lo aveva perso, ma soprattuto capace di guardare avanti. Conseguenza una grande forza Laico Socialista in Italia diverrà finalmente realtà >> . Dalla lettera inviata da Rino Formica il 7 Febbraio : Dopo
le elezioni del 2001 sul tema della "questione
socialista" si è aperto un lungo e faticoso
dibattito tra i compagni che nel partito e nel sindacato
avevano lavorato per offrire alla sinistra italiana una
prospettiva di riformismo maggioritario e vincente. Rino Formica Nei prossimi giorni ulteriori informazioni. COSTITUENTE PARTITO SOCIALISTA RIFORMISTA PSE DEL FRIULI Nasce l'Informazione della Sinistra Laico Socialista Riformista del Friuli " Il Carul " La
Costituente del Partito socialista riformista-PSE
del Friuli, è composta da un libero gruppo di giovani e
meno giovani che persegue lo scopo di aggregare e dare
rappresentanza e voce ai cittadini appartenenti
allarea ideale socialista, repubblicana, liberale e
libertaria, laica, autonomista e riformista al fine di
contribuire alla nascita di una grande forza socialista e
riformista, che si ispiri ai valori del Socialismo
Internazionale ed Europeo. Il Carul è il
mezzo con il quale la Costituente tesse intorno a sé una
rete di collaborazioni, confronti, scambi di opinione. Il Carul : www.ilcarul.it Dalla redazione i più fraterni auguri di buon lavoro. La Costituente lancia il Coordinamento delle Donne Socialiste Le donne socialiste parte essenziale per un grande progetto politico, proprio per questo motivo la Costituente Nazionale ne promuove il coordinamento. Prossimamente le prime iniziative, da ora tutte le compagne avranno un luogo di incontro sul sito: www.donnesocialiste.ion.it al quale si attendono le adesioni per organizzare il coordinamento . DOPO I GRANDI RISULTATI DELLE INIZIATIVE PRECEDENTI Si stanno organizzando iniziative in tutte le provincie d'Italia, la Costituente Pse è a disposizione di tutti coloro che intendano contribuire in questa direzione nelle proprie realtà locali.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Informiamo che chiunque può inviare un proprio contributo a: domanisocialista@libero.it
Lettera aperta (rivolta a chi non si è ancora arreso) Cari compagni, con piacere mi sono soffermato a leggere due contributi significativi per la nostra comunità. Lintervento -brillante, chiaro, quasi contenente lindicazione di una via da percorrere- del nostro Claudio Signorile; e quello di non minore importanza del giovanissimo Nicola Carnovale, a cui sono legato oltre che da un sincero affetto anche da stima per il lavoro svolto, e in ultimo da un legame puramente territoriale. Un intreccio demozioni. La speranza per un progetto del giovane il secondo, e poi nelle pagine del quotidiano siciliano una luce che non dovrebbe abbandonarci alla paura. Può essere solo un caso, ma la combinazione lascia sperare. Non vi nascondo che questa politica mi piace sempre meno. Noi giovani, in trappola di un realismo che non dovrebbe appartenerci, troppo spesso abbiamo cercato di imitare quelli che giustamente lex Ministro Conte ha definito "le riserve della prima Repubblica". Spero che la mia stanchezza diventi anche la vostra. Son stanco di quei leader (leggi riserva) che da piccoli nani, quali sono, ci stanno facendo correre il rischio di perdere, non solo "lalloro e la rosa" ma anche il nostro "pennache" ( il pennacchio bianco dei cadetti di Guascogna -che è la parola con cui si chiude il Cirano de Bergerac- indicante i valori, lo spirito che caratterizzavano la compagnia; e che sono, poi, sintetizzati nella figura del romantico spadaccino dal naso macroscopico). Stanco di una politica che ha smarrito le idee insieme alle sue strutture, che non vive ma sopravvive galleggiando insieme a qualche personaggio che non è più degno di nota. Tuttavia basta poco, anche imbattersi durante gli studi universitari nelle pagine, gialle e monumentali, di "Critica Sociale". Allora lemozione ritorna più forte del rammarico provocato dalla domanda "che fine ha fatto tutto ciò?" Da quelle pagine si leggono emozioni, sentimenti, coraggio, progetti, speranze; persino sogni. E poi tanta cultura per un progetto di cambiamento, per realizzare una società socialista. Davvero vogliamo restare ad osservare i dibattiti polemici che neanche nei bar dello sport trovano orecchie disposte ad ascoltare? Il mio non è un appello, è quasi uno sfogo che voglio sia sentito da tutti i giovani della sinistra socialista, e forse anche da chi giovane non è ma ancora non si è arreso; Il nostro compito non è quello di ricreare un partito; non ci serve affatto se prima non siano capaci di riempire quella struttura di contenuti, e vi assicuro che non mancano. Cari compagni cè tutto da fare, e sembra esserci anche la voglia per farlo; ma tutti insieme obbedendo ad un capo che non può abdicare la sua funzione: la nostra coscienza! Una nuova prospettiva sta per nascere, sarà il vostro cuore a consigliarvi se contribuirvi alla realizzazione. Ai molti che hanno già espresso la volontà di parteciparvi, non gli restano che le mie scuse per il presente sfogo, ed un consiglio per superare questi giorni troppo lunghi: "Perdere tempo non è assolutamente grave la vita non è una corsa ma un tiro al bersaglio: non è il risparmio di tempo che conta, bensì la capacità di trovare un centro" (da Và dove ti porta il cuore di S. Tamaro). Sandro DAgostino - Responsabile Organizzativo Costituente Pse Un sogno che può diventare realtà "Più di cento anni di storia socialista sembrano non bastare per superare una diaspora che dura da ben dieci anni. Dieci anni in cui la tradizione socialista è stata messa da parte come se i valori, le battaglie e la grande tradizione che essa ha, sia portatrice di chissà quale malattia rara o peste bubbonica." Avrei certamente detto questo fino a poco tempo fa, in un panorama politico che "sembrava" non risentire affatto della mancanza di un vero soggetto laico-socialista-riformista che abbia le proprie origini radicate nella sinistra di cui è stata protagonista e rappresentante dal dopo guerra fino agli spiacevoli eventi dei primi anni novanta noti(anche se spesso in maniera confusa) a tutti gli italiani. Attualmente la mia costatazione non può essere certamente di questa fattispecie. Il caos interno alla sinistra italiana (che va cercando leader carismatici a desta e a manca), con le sue grandi verità e ancor più con le sue grandi contraddizioni, deve far smuovere le coscienze di noi "veri" socialisti, affinché vi sia un attivo ritorno alla politica da parte di chi da dieci anni se né è allontanato e da chi in altrettanto tempo, a svolto la sua attività politica in piccoli partiti che hanno tentato (se pur con scarsi risultati) di preservare la tradizione socialista, odi chi ha militato in partiti occasionali. Tanto più, questo nostro ritorno non può tardare non tarderà ad arrivare, perché si sa, quando vi è una voglia così radicata e volenterosa proveniente dal basso, gli esiti finali difficilmente possono variare dai propositi iniziali e se lo spostamento dellasse degli intenti avviene è di così poco conto da essere irrilevante. "Non smetterò mai di sperare nellunità dei socialisti". Sono queste le parole, fedelmente da me riportate, che ho sentito pronunciare ad un vecchio compagno di grande esperienza. Beh, come socialista non posso auspicare che a questo ed associarmi a tale speranza. Ma una mia personale riflessione, mirata alla valutazione generale sia della situazione politica che vige nel nostro paese, sia della situazione (obbiettivamente molto confusa) attuale delle varie anime socialiste, fa si che io mi convinca sempre più di una cosa: siamo noi "tutti" che possiamo regalarci questo grande sogno. E possiamo regalarlo non solo a noi stessi, ma allItalia e agli italiani che sempre più si allontanano dalla politica. Certamente, a mio avviso, vi sono dei punti essenziali per tagliare tale traguardo: 1) Superare vicende o situazioni personali che hanno portato e continuano a portare scissione tra le scarse anime rimaste, dando così allesterno un quadro dunità che dimostri la comunanza dutili obbiettivi e non la divisione per interessi personali; 2) il coraggio di mettersi dietro le spalle le vicende passate, facendo unanalisi dai toni pacati che possa sancire la fine di unepoca dingiustizie e mezze verità correlate da tante menzogne ed inganni che hanno portato alla scomparsa dei partiti della cosiddetta prima repubblica; 3) Lunione di tutte lidee e le forze, di quelle giovani, che rappresentano il nostro futuro e di quelle navigate che rappresentano la nostra storia, storia che nel bene o nel male se negata rappresenta unabnegazione delle nostre origini. Ulteriori parole voglio spenderle per i giovani, che rappresentano un "necessario" cambio generazionale che deve avvenire in politica, ricambio che permetterà il generale cambiamento dopinione e la purificazione (metaforicamente parlando) della parola socialista, fortemente bistrattata nel recente passato e legata allincrescioso ed in veritiero termine, con il quale negli anni novanta sembrava formare un binomio indivisibile del "ladro". Cari compagni, è giunto tempo che le cose cambino. E lora del riscatto. Non vorrei svegliarmi un bel mattino e pronunciare le parole del "Nietsche": "Cercavo uomini veri, invece ho trovato solo le scimmie dei loro ideali". Penso che tale parole non si possano mai riferire e mai si riferiranno a noi socialisti Il referente provinciale Vibo Valentia Nicola Carnovale - Responsabile Proviciale Costituente Pse - Vibo Valentia Cari compagni, ottima l'iniziativa di costituire
una federazione delle associazioni socialiste nazionali,
vivo tra Bruxelles e il sud della Francia, e, vorrei fare
proposta che va nello stesso senso e cioé: costituire
una FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI SOCIALISTE EUROPEE,
essendo già responsabile del Movimento AVANTI EUROPA e
vivendo da 48 anni all'estero (40 anni da socialista) Gianni Copetti -Cannet FRANCIA Se essere riformista significa sostenere un programma che investa in formazione, ricerca, innovazione senza toccare i diritti dei lavoratori (articolo 18 fino alla morte...Siano benedetti Giugni e Brodolini), magari estendendoli, eccomi qua: sono SOCIALISTA e me ne vanto. Non voglio essere chiamato ne' diessino, ne' laburista, ne' con altri surrogati del genere. Abbandoniamo i vecchi rancori, voltiamo pagina senza rinnegare il passato; noi non dobbiamo cambiare nome, avremo anche fatto degli errori, ma la Storia non potra' mai emettere nei nostri confronti quel verdetto inappellabile di condanna che ha gia' emesso nei confronti di fascismi e comunismi. Costruiamo la casa comune di tutti i socialisti europei...La globalizzazione e le nuove tecnologie debbono essere guidate, governate e sfruttate affinche' siano un'opportunita', non un pericolo: hanno ragione i giovani del movimento no-global a temere gli effetti di una globalizzazione incontrollata......Meglio crescere piu' lentamente, ma tutti insieme. Serve un programma politico "globale" :lotta senza tregua alla fame e alla disperazione, scuola per tutti e piu' moderna per affrontare senza traumi e senza tempi troppo lunghi l'ingresso nel mondo del lavoro, formazione continua e scuole serali per i lavoratori attivi, fisco semplice e pubblica amministrazione efficienti per rendere la vita facile alle imprese, servizi efficienti che diano sicurezza a tutti, bambini e anziani in primis. Credo fermamente che queste siano proposte realizzabili in un certo arco di tempo, non farneticazioni di un pazzo: se questa e' la strada che questa lodevole iniziativa vuole percorrere, sono a disposizione sempre, anche con il mio seppur modestissimo contributo; se invece mi si vuol convincere che i tempi sono cambiati e allora bisogna rinunciare a diritti conquistati piu' di 30 anni fa per poter competere con altri Paesi, lasciamo stare, non e' questo il mio mondo, non e' questa la societa' che sogno...Voglio una societa' che porti avanti chi e' rimasto indietro, non che riporti indietro chi e' avanti per competere con chi e' indietro; quest'ultima non e' una politica riformista, ma controriformista o peggio ancora reazionaria: se volete percorrere questa strada vi prego di non rispondermi, anche perche' la stanno gia' battendo Berlusconi e i suoi servi con il beneplacito di Cisl e Uil; preferisco seguire la Cgil e chiunque contrasti questo becero disegno...In tal caso vi prego solo di una cosa....Non chiamatevi socialisti....La Storia non ve lo consente. W l'Italia,W l'Europa,W il socialismo!! Silvio Stefanelli. Estendiamo i diritti a chi non li ha .... Penso che compito di un governo , non autoritario sia quello d'intesa con le parti sociali, di attivare realizzare una politica di riforma del mondo del lavoro che, nella centralità dell'impresa e dei lavoratori punti al confronto con le altre nazioni europee e competitiva in un economia sempre più globalizzata. La storia più recente ha dimostrato la validità del riformismo socialista che , negli anni 60-70 , dopo l'autunno caldo e la protesta dei lavoratori siciliani - protesta repressa nel sangue e tristemente nota come "i fatti di Avola " - grazie a quel governo di centrosinistra e soprattutto al Ministero del Lavoro il socialista Giacomo Brodolini fu varata la legge chiamata Statuto dei dirittti dei Lavoratori. Oggi la società è profondamente cambiata come conseguenza delle nuove tecnologie e dell' esasperata competitività; siamo dinnanzi ad una nuova sfida: quella di dare una tutela ed eliminare la precarietà che riguarda la maggioranza dei giovani di oggi nel mondo del lavoro. La tanto discussa questione della modifica dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori ha suscitato le giuste proteste e le lotte dei lavoratori che vedono in ciò la cancellazione di fondamentali diritti conquistati e la preoccupazione che.... si sa dove si comincia e non si sa dove si finisce... Penso che la soluzione non sia quella di eliminarlo o snaturarlo, ma la contrario , ricercare il modo di estenderlo ai lavoratori delle piccole aziende spesso alla è "mercè" di imprenditori e padroncini senza scrupoli. In tal modo si eliminerebbe il potenziale rischio di un conflitto fra padri e figli, giovani e anziani e fra lavoratori della grande azienda e della piccola azienda. La tutela legislativa del lavoratore che non sostituisce ma integra quella tutela del sindacato di CGIL CISL e UIL va vista come un passo sulla strada della integrazione europea non solo dal punto di vista finanziario ma anche della tutela del mondo del lavoro. Federico Pezzoli - Responsabile Costituente - Pse Regione Liguria
E' ora di abbandonare i personalismi Il nostro impegno, l'impegno di tutti i socialisti e non solo deve essere quello di contribuire al progetto socialista, per fare questo ognuno di noi deve fare un passo avanti abbanbonando posizioni personalistiche che nulla hanno a che vedere con la politica. Non ci sono più suse.... Giovanni B. - Roma |
se : www.socialisti.info