Socialisti d'Italia a Raccolta
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La
1° Settimana di Ottobre
ASSEMBLEA
CONGRESSO
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News ....... : INTERVISTA A DANIELE DELBENE |
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Socialisti,è
ora di tornare sulla scena politica ...
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Le elezioni Europee sono passate e il tentativo di rimettere insieme i socialisti non è riuscito.
In effetti da molti anni stiamo lavorando per un superamento della diaspora socialista, non perchè crediamo nella visione nostalgica del ritorno al passato e nemmeno perchè pensiamo che la ricomposizione socialista possa essere un punto di arrivo. Al contrario, un punto di approdo comune per l'area socialista tradizionale sarebbe un punto di partenza.
Un punto di partenza per cosa?
Un punto di partenza per un progetto molto più ambizioso. L'obiettivo non può essere la creazione di un piccolo partito,ma la possibilità di interagire con ciò che ci circonda per un modello di società in cui crediamo.Per fare questo un chiarimento delle divisioni dei socialisti non può che essere un seme in grado, crescendo, di contaminare il terreno circostante.
Quindi per creare una forza politica più grande ?
E' evidente, ma per fare questo non bastano gli appelli o gli slogan, servono confronti. Non può esistere un partito socialista se non da un confronto con l'area tradizionalmente socialista. Al contrario sarebbe un semplice nome senza contenuti.
Torniamo al tema dell'unità socialista .
In effetti le Elezioni Europee, visto anche il sistema elettorale proporzionale, potevano essere l'occasione per una accelerazione del processo poc'anzi citato, ma non la sua fine.
Quali sono state le difficoltà ?
Non ci sono state difficoltà, ma una tacita volontà di entrambi i partiti socialisti, SDI e Npsi, a non unirsi.
In che senso?
Probabilmente chi dirige i due partiti pensa che il fine della propria azione politica sia il loro partitino e quindi la propria persona e non invece quello di lavorare per un modello di società, su contenuti e programmi politici.
Lo SDI probabilmente, come daltronde avviene da molto tempo, ha pensato forse più facile eleggere dei rappresentanti senza contarsi e con minore fatica e i sui dirigenti che in un contesto più grande, formato da tre parti, si divenisse al contempo uomini politici grandi. Il Npsi forse ha visto la possibilità, vista la mancanza del simbolo dello Sdi, di raccogliere quel che rimane di socialista. Quindi la situazione andava bene per entrambi.
Oggi però lo Sdi ha eletto sì due rappresentanti al Parlamento Europeo, ma quello che voleva far passare come un grande progetto politico sta fallendo, anzi è già in fase terminale, con la stessa facilità con cui lo si è costruito. Purtroppo lo Sdi, pur di giustificare quell'operazione politica, ha in parte messo in discussione la necessità di un ruolo socialista in Italia, in Europa e nel Mondo. I dirigenti parlavano di Internazionale Democratica, Partito "Riformista" per meglio dire Democratico o ancor meglio, come affermato dallo stesso Boselli ,"di Prodi" . Chi si azzardava a parlare di socialismo era visto e accusato di nostalgia e di visione arretrata. Una storia già vista. Ogni volta che si avvicinavano le elezioni, arrivava per mano del buon braccio destro di Boselli, la mitizzazione di un un'operazione politica, ogni volta in contraddizione con quella precedente, ma talmente tanto coinvolgente ne era l'elaborazione che quei poveri compagni ormai esausti finivano per convincersi della sensazionale prospettiva. Basti ricordare il Girasole, doveva essere la terza gamba dell'Ulivo, il nucleo riformista, talmente tanto riformista che nella lista ultima denominata " Riformista ", i verdi dell'allora Girasole non ne hanno fatto parte perchè non riformisti.Per non pensare poi a Segni , Dini, ecc...
Per quanto riguarda il Npsi ?
Il Npsi ha avuto, come dicevo, l'astuzia tattica di presentarsi alle Europee con un simbolo chiaramente socialista e apparentemente autonomo e in parte unitario, questo gli ha consentito di eleggere due rappresentanti al parlamento Europeo. Ma anche in questo caso tutto si riduce ad una semplice operazione elettorale, infatti del preannunciato punto di partenza, slogan della campagna elettorale, tutto si riduce ad una rinnovata solidarietà silenziosa al governo di Centro-Destra. Dov'è il ruolo politico auspicato ? E' finito con la conclusione degli scrutinii. L'unica cosa positiva di tutto questo è che, al contrario di quanto da molti smentito, uno zoccolo duro socialista su cui edificare ancora esiste. Infatti se Npsi + Signorile, senza chiarimenti politici, con una posizione di De Michelis a sostegno del governo di Centro-Destra e con buona parte dei socialisti ancora fuori, è stato raggiunto un 2 .-°, probabilmente con i giusti chiarimenti e una vera unità si potrebbe auspicare ad un 4-5 .-° .
Ma non diceva prima che un piccolo partito ( 4 .-° ) non serve a nulla ?
Ho detto che non serve se pensa a se stesso, invece una forza politica del 4 .-° potrebbe svolgere un grane ruolo politico di contaminazione e maturazione politica nell'ambito della Sinistra Italiana.
Ma quindi questi partiti non hanno prodotto nulla ?
Non ho detto questo, questi due movimenti hanno avuto un grande ruolo in questi anni mantenendo vive delle piccole fiamme senza delle quali oggi non potremmo neppure parlare più dei socialisti. Questo però è servito fino a ieri, da oggi c'è bisogno di abbandonare la logica della sopravivenza e guardare avanti.
A questo punto ?
Bisogna partire da un dato, che a mio avviso è anche causa e giustificazione ,guardando ai socialisti , delle loro divisioni. Il problema della politica in Italia è che la politica non esiste più.
Cosa vuole dire, quando dice che il dato da prendere in considerazione è che la politica non esiste ?
Purtroppo dopo tangentopoli, con la venuta meno dei grandi partiti di riferimento, la tendenza è stata quella del cambiamento di un modello sistema basato su un falso bipolarismo personale di cui è stato causa, ma non l'unico elemento, il sistema elettorale maggioritario ed in particolare la ricerca dell'aggregazione, non più sulla condivisione dei programmi e degli scopi politici, ma sulla individuazione della persona " giusta" ed elettoralmente più pagabile in termini di voti.
Il sistema maggioritario, con il quale si volevano eliminare i troppi partitini, ha creato al contrario decine e decine di liste personali. Arriva una persona di visibilità, si associa all'uno o all'altro schieramento garantendo qualche punto in più in percentuale, si garantisce un collegio sicuro, viene eletto e dà vita alla sua lista. I partiti, al contrario di prima, oggi nascono dall'alto e non dalla condivisione e dalla ricerca di una rappresentanza dei cittadini. La mancanza dei partiti e la creazione di sempre più numerose liste personali ha conseguentemente portato ad un'accentuazione del ruolo del singolo.Basti guardare alle numerose coalizioni che si presentano nei comuni , nelle province, nelle regioni ecc... C'è un bravo medico nel paese, non importa se ha o non ha formazione politica , entrambi gli schieramenti spesso e volentieri fanno a gara per candidarlo quale loro rappresentante. Peccato però che una volta eletto, indipendentemente dallo schieramento, il bravo medico, assume un linea politica che non è quella dell'area culturale di riferimento, che non è la sintesi di programmi di confronto politico, ma semplicemente quella personale. Sembra di assistere al calcio mercato dove il giocatore più bravo, basta che indossi una maglietta di un colore anzichè di un altro, fa vincere una squadra invece dell'avversaria. Peccato però che il modello di gioco non appartiene alla cultura di nessuna delle due squadre , ma a quella del giocatore che cambia colore.
Tutto questo in che modo va ad incidere sulla società e quindi sui cittadini ?
E' evidente che se si corre solamente per vincere, il gioco si riduce semplicemente ad una gara per raggiungere i posti di comando e non invece ad una elaborazione differente sul modo di governare. Se, il Sindaco, il Presidente della Provincia , della Regione o il capo del Governo non sono sintesi di una elaborazione politica, culturale e programmatica differente, ma persone che potrebbero andare bene come leader di entrambe le squadre, non vi può essere differenza sull'azione politica di un governo o di un altro, se non in qualche aspetto limitato
Lo abbiamo visto in questi ultimi anni, i due schieramenti, per le motivazioni sopra citate, non so stati che l'esatta copia di riflesso dell'uno sull'altro. Da una parte si diceva più nero e dall'altra parte si rispondeva con il nero travestito da rosso. Tutto si è basato su uno scontro di colori e non sui contenuti.
In che modo questo influisce sui cittadini ?
E' molto chiaro,
un'azione politica ,costruendo un modello di società, deve essere in grado
di farlo cercando di rappresentarne gli interessi delle realtà sociali che
la compongono. Gli unici strumenti in grado di rappresentare le diverse
realtà sociali e quindi i diversi interessi e di trovarne sintesi sono i
Partiti. Venendo meno questi, i cittadini non sono più rappresentati, e con
loro le le proprie esigenze. Guardando la cosa da sinistra... Coloro che
hanno messo in discussione per primi l'art. 18, creando milioni di
lavoratori senza nemmeno più i diritti fondamentali del lavoratore, ferie,
malattia ecc.( vedi Pacchetti Treu ) , nel momento in cui gli avversari
hanno pensato di abolire l'art.18, sembravano annunciare una sciagura. Dopo
aver avviato il vero primo "smantellamento" della scuola pubblica
( vedi Riforma Berlinguer ) nel momento in cui gli avversari proponevano la
loro riforma ( vedi Riforma Moratti ), un anno di anticipazione sulla scelta
della scuola media superiore sembrava l'ennesima sciagura.......
Come possono i cittadini riconoscersi e trovare risposte in questa
guerra di semplici colori sbiaditi. Conseguenza: si
disafezzionano dalla politica, non vanno più a votare o iniziano a dare
voti di protesta. Siamo arrivati al punto in cui addirittura gli elettori,
invece di fare come in un democrazia dell'alternanza, basata realmente su un
bibolarismo, non cambiano neppure più lo schieramento per cui votare, ma
votano terzi che non appartengono visibilmente a nessuna delle due
coalizioni che si contrappongono. Ne è segnale evidente l'esito delle
recenti consultazioni Europee. Forza Italia perde consensi, ma questi
consensi non vengono percepiti dalla forza tendenzialmente di
contrapposizione " bipolare" ovvero la Lista Prodi, ma non hanno
votato o hanno votato partiti terzi che in quella circostanza si sono
realmente o per lo meno apparentemente dissociati dalla logica
semplificativa, personalistica e rappresentante di questo anomalo
bipolarismo.Vanno male rispetto alle previsioni Forza Italia e Lista Prodi e
in linea di massima tutte le liste con riferimento personale ( vedi
lista Segni, Di Pietro Occhetto, Mussolini, Sgarbi, ecc.. ), al contrario
riprendono visibilità le liste tendenzialmente o apparentemente visivamente
partitiche.
Quindi ?
Quindi è necessario cambiare questo modello sistema.
Come si può cambiare il modello ?
Intanto il sistema è già entrato in crisi, ovviamente c'è il tentativo di coprire e di spostarne il definitivo crollo. A questo punto è necessaria un'alleanza, non elettorale o culturale, ma di condivisione di un modello alternativo con tutte quelle forze che la pensano allo stesso modo, questo ne accelererebbe la fine.
In tutto questo i socialisti cosa possono fare?
Prima di tutto bisognerebbe chiedere ai due Partiti socialisti se vogliono schieransi a favore di un grande progetto, che può avere prospettiva solamente con il cambiamento del modello attuale, o se invece entrambi non si siano associati all'attuale situazione e preferiscano difenderne la valenza in cambio di qualche seggio.
Quale sarebbe questo modello alternativo?
Semplice, un modello che torni ad avere al centro la politica e di conseguenza i partiti, non invece le singole persone. Il ritorno dei partiti stravolgerebbe la logica bipolare attuale e si creerebbe inevitabilmente un bipolarismo con confini diversi rispetto l'attuale.
Tornando ai socialisti, pensa che prenderanno questa posizione?
E' evidente che per cambiare l'attuale modello di riferimento, bisogna non accettarne le regole, finora entrambi le hanno accettate e mai messe in discussione. Nello stesso tempo significherebbe per entrambi passare per numerose rinunce... Sicuramente dalla linea che perseguiranno si evidenzieranno le motivazioni che ne motivano la loro azione politica.
Come si può incidere sulla loro scelta ?
Sicuramente non servono più le lettere e gli inviti, abbiamo già provato e non è servito a nulla. L'unica possibilità è fare un forte richiamo ai socialisti militanti affichè siano loro stessi a mettere in discussione la linea dei loro partiti di riferimento. In particolare i giovani possono svolgere un significativo ruolo in questa fase se vorranno essere politici e non semplici addetti alla segreteria o semplici fattorini. I giovani non hanno posti da difendere, non hanno rinunciato ai loro colori, ma anzi di questi ne fanno linfa primaria, sicuramente saranno in grado di farsi carico, di scatenare una ribellione di tutti i socialisti al fine di condizionarne l'esito degli attuali dirigenti.
Ma quale è quindi il giudizio che da di Sdi e Npsi rispetto il loro ruolo in questi anni ?
Sicuramente è grazie soprattutto a loro se oggi siamo ancora in grado di avere un terreno su cui costruire, ma nello stesso tempo oggi siamo in grado di giudicare , a seconda della strada che intendono percorrere, se gli sforzi fatti negli anni passati saranno stati utili e costruttivi o semplicemente fine a se stessi. Sicuramente gli sforzi fatti dalla maggioranza dei militanti sono stati spesi per costruire una prospettiva, quelli dei dirigenti lo valuteremo. Di certo sarà proprio questa " piccola base" a darne un giudizio nei prossimi mesi.
Quale è il primo passo che intendete intraprendere?
La prima settimana di Ottobre si terrà una grande Assemblea - congresso dell'Associazione Socialismo è Libertà, in quell'occasione daremo il primo segnale da cui si aprirà un vero percorso politico.
Ci saranno anche SDI e Npsi ?
Lo spero, l'invito è scontato, sicuramente ci saranno i socialisti.
Se non dovessero esserci ?
Sicuramente decideranno i socialisti in quell'occasione, ma l'indicazione non potrà che essere quella di andare avanti.
Quindi si aprirebbe una ribellione dei socialisti al Sistema e ai due Partiti Socialisti ?
Si. Non posso che concludere con un invito a tutti i socialisti d'Italia e in particolar modo ai giovani a farsi protagonisti di questa fase.
Per concludere, cosa mi dice della Costituente Nazionale Pse ?
La Costituente Pse è divenuta una grande realtà a prevalenza giovanile, continuano ad essere centinaia le adesioni di nuovi giovani tutti con una motivazione di fondo, forse ambiziosa, essere protagonisti della politica e non semplici uomini passivi in attesa di qualche piccolo regalo.
News ....... : INIZIATIVE DALLE PROVINCE GROSSETO |
FECONDAZIONE
PUNTI DI RACCOLTA FIRME
NELLE PIAZZE D'ITALIA
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Si alla Fecondazione per chi ha problemi ad
avere figli
Si alla
Fecondazione per ricerche mediche e prevenzione di
malattie
No alla
Fecondazione, contro natura, per avere figli perfetti
e precostruiti
No alla fecondazione, per manipolazioni della
vita umana e ricerche scellerate
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Brevi News ....... : INIZIATIVE PROVINCIALI LA SPEZIA |
FESTA
PROVINCIALE
Costituente
Pse e SèL
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INTERVENTI....... SOCIALISTI |
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Smettiamola
con i Personalismi !
Riflessioni
su di un animo socialista
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Il
1° Luglio ’04 a Roma, nell’ambito del Convegno del Direttivo
Nazionale dell’Associazione “Socialismo è Libertà”, è
stato posto un quesito: che fare?
Domanda alla quale si possono dare risposte differenti: in realtà, alla luce degli ultimi risultati elettorali e dalla crisi generale della politica di oggi, dove ormai l’identità dei partiti storici di questo Paese sembra dimenticata, l’unica risposta possibile, a mio parere, è: AZIONE e CORAGGIO.
Io c’ero a Roma il 1° Luglio, c’ero perché per un Socialista, e soprattutto per un giovane Socialista, era importante, oltre che istruttivo, parteciparvi avvertendo l’esigenza di offrire il mio contributo alla costruzione di qualcosa di concreto per uscire dal “limbo” creatosi intorno alla politica italiana.
“Non
vogliamo sapere dove sono stati i Socialisti,vogliamo sapere dove vogliono
andare e soprattutto se credono che c’e’ ancora una questione
Socialista”On. Rino Formica.
L’obiettivo
che ci siamo prefissi è molto ambizioso, ma noi giovani, forti del
consenso e della saggezza di chi ci ha preceduto, ci crediamo!La via
dell’unità.
E’
assolutamente necessario mettere da parte l’antica diaspora socialista,
smetterla con i personalismi e con gli inutili conflitti, trovare un punto
di unione per far rinascere un’autentica forza socialista e riformista
in Italia.
Siamo
pronti!…Scalpitanti da mesi, solo in attesa del fischio d’inizio. La
partita è cominciata, compagne e compagni, e la nostra Campagna
elettorale deve essere permanente, bussando vigorosamente ad ogni porta
per risvegliare gli animi socialisti in letargo da troppo tempo ormai e
far ritornare quelli naufragati in piccole (e grandi) isole. Necessita
elaborare una cultura politica che sappia analizzare i bisogni di oggi nel
mondo della globalizzazione, e che sia in grado di riprendere i valori
tradizionali e sintonizzarli con la realtà attuale.
Bisogna
attuare un progetto comune che sappia, senza rinunciare alla propria
identità , utilizzare nuove forme organizzative, dissuadendo chiunque
irresponsabilmente si sia rifugiato in piccole oasi di sopravvivenza.
Abbiamo
dalla nostra la forza della tradizione e dovremo coltivare quella saggezza
che viene dal passato con le ferite ormai cicatrizzate, dovremo metterci
passione,voglia,grinta e soprattutto coraggio,per affrontare questa
missione “impossibile” senza paura perché il raggiungimento o meno
del nostro obiettivo dipende da quanto saremo uniti dall’ideologia
comune.
“
O SOCIALISMO, O BARBARIE” Riccardo Lombardi
Silvia Taverna -
Costituente Nazionale PSE - Coordinamento Nazionale Donne
A
Caresana abbiamo preso il 21 per cento.
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Grazie all’aiuto di molti compagni, alle ultime elezioni amministrative nel comune di Caresana (Vc), si è riusciti a presentare una lista, a ottenere un buon risultato e soprattutto a eleggere 4 consilieri ( tra cui Piero Dottino ), tra i quali io vengo nominato come capogruppo.
Cari compagni, vi posso affermare che l’impegno per portare avanti il nostro grande progetto su questo territorio, sarà globale, le basi sono state gettate; con l’impegno e la determinazione molti risultati come questo arriveranno presto. A tutti i compagni dico: “Non mollate, comunque andranno le cose, i giovani andranno avanti, la nostra unione e la nostra amicizia ci daranno sempre la forza per andare avanti, e con noi il nostro presidente D. Delbene.
Giovanni Tressoldi - Resp. Piemonte Costituente Nazionale Pse
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Costituente
Nazionale Pse
Donne
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Inviaci
le tue lettere per la pubblicazione a :
domanisocialista@libero.it
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UNITA’ SOCIALISTA: SAREBBE ORA !
Dopo
aver seguito in questi anni le vicende socialiste con le sue divisioni,
come socialista ho apprezzato e ne condivido l’idea e lo sforzo che
alcuni compagni, come On.le Rino Fornica e l’On.le Claudio Signorile,
ma anche altri come i giovani della Costituente PSE nella persona di
Daniele Delbene che è riuscito ad organizzare in tutta Italia una rete
di giovani che condividono l’idea politica socialista. La sensibilità
politica e la coerenza che ha portato questi compagni a voler discutere
con i compagni del Nuovo PSI e dello SDI per una riunificazione.
Vorrei sottolineare questa forte presenza di giovani socialisti che sono il futuro politico per il Partito ed il Partito.
Finalmente,
dopo anni che considererei bui per i socialisti, si sta aprendo una
nuova stagione: mentre all’inizio il dialogo con gli altri compagni
era addirittura impossibile, abbiamo un primo “disgelo” da parte di
alcuni compagni che ora sono disponibili al dialogo, anche se l’
approccio può essere discutibile perché direi un po’ “violento”
Penso
che si debba decidere definitivamente: ho ritornare insieme per
ricostruire il Partito Socialista o, visto che ognuno è libero di
cambiare idea nella vita, la finiscano di chiamarsi socialisti perché
le idee ed i programmi che sostengono non fanno parte dell’idea
socialista.
Ricordiamoci,
comunque, che la storia non si può cancellare, non si può distruggere
la storia dell’Italia e che comunque chi ha idee socialiste si
ritroverà prima o poi insieme.
Ricordiamoci
che il dialogo all’interno del Partito Socialista c’è sempre stato,
le componenti lo dimostravano, serve una decisione, che potrà essere,
per alcuni coraggiosa e magari rischiosa, esserci o non esserci.
Bobo
Craxi ha dato la sua disponibilità, anche le interviste e dichiarazioni
di De Michelis vanno verso un discorso di unità, un po’ meno convinto
mi sembra Boselli che propone che siano gli altri ad andare da lui.
Non bisogna andare da nessuna parte va solo costruito il POLO LAICO SOCIALISTA RIFORMISTA E AUTONOMISTA con l’apporto di tutti, che abbia idee, progetti e programmi per presentarsi all'elettorato.
Il dividersi tra sinistra e destra ha solo distrutto le nostre idee e la nostra diversità . La diversità è ricchezza.
Lorenza Birindelli - Pavia
Religione: un problema che può dividere o unire popoli
Oggi si parla molto di religioni e in particolare di quella islamica e si sottolinea il tema dell’integrazione tra culture diverse. Ci sono iniziative che vanno da chi vorrebbe organizzare delle classi scolastiche composte solo da islamici, chi invece propone di inserire la religione islamica all’interno dell’organizzazione scolastica proponendo di prendere in considerazioni le festività che fanno riferimento ad altra religione per una questione di rispetto. A questo punto mi rendo conto che qualsiasi cosa si faccia non si fa altro che dividere, dividere i giovani a cui va invece insegnato il rispetto per le idee altrui e la tolleranza, non l’odio e la divisione.
Potrebbe apparire una strada a fondo chiuso, io penso di no, le religioni devono per prima essere rispettose delle altre e insegnare la tolleranza, un modo per dimostrarlo sarebbe quello di togliere qualsiasi simbolo di qualsiasi religione in tutti i luoghi pubblici, la religione è un fatto personale, c’è chi crede e chi no e comunque è una scelta personale che coinvolge l’individuo stesso.
La scuola potrebbe, per esempio, inserire “La storia delle religioni” in cui vengono spiegati i contenuti delle stesse, questa è libertà di scelta.
E’ vero si parla del rapporto tra Stato e Chiesa: lo Stato deve essere laico visto che risponde ai bisogni terreni dei cittadini, la Chiesa si occupi delle anime e di fare del bene a chi ha bisogno e non si occupi di politica.
Lorenza Birindelli - Pavia
NPSI,E' ora di centro-sinistra?
Caro
Direttore,
come ho già espresso in altri miei interventi pubblicati da alcuni quotidiani l’Associazione Socialismo è Libertà, di cui la sottoscritta è Socio Fondatore, si è costituita con un unico obiettivo: “…riunire tutti i socialisti, con un progetto politico ambizioso ma non impossibile : la rinascita di un grande soggetto socialista riformista assente nel nostro Paese da troppo tempo.
Un soggetto socialista rivolto esclusivamente ai piccoli e gravi problemi degli Italiani e del mondo intero e come ho affermato in un mio precedente messaggio che L’Opinione ha pubblicato con il titolo “Il ruggito degli Italiani nauseati” di quel socialismo “….scritto nelle più belle pagine della storia d’Italia e d’Europa.
Come cittadina e socialista della società civile sono stata molto critica sulla scelta, soprattutto da parte di Signorile che aveva iniziato un percorso poi interrotto con l’Associazione e quindi con il Presidente Rino Formica, di <<alcuni socialisti uniti>> che hanno avuto l’infelice idea di presentarsi alle Europee come abbiamo visto. Uniti sicuramente con l’intenzione di conquistare una seggiola a Strasburgo ma in quanto a progetto politico non si è intravista nemmeno una piccola bozza poiché un socio ancorato a destra e l’altro che affannosamente, lo ribadisco, inviava fax alle televisioni, dopo le prime tabelle con i risultati delle Europee che trasmetteva la Rai dove il simbolo degli “…alcuni…socialisti uniti” faceva bella mostra tra le liste della CDL, affermando di essere di sinistra, così facendo hanno ridicolarizzato il socialismo dimostrando di avere un unità ibrida ed anche idee e posizioni, lo ribadisco, pasticciate.
Si potrebbe dire”…. Come volevasi dimostrare!”. Un tempo il socialismo era la sinistra, quella vera, quella che donando anche la propria vita ha contribuito a rendere migliore questo Paese ecco perché alcune scelte, alcune posizioni sono difficili da capire(…si fa per dire….), da accettare. Non posso, quindi, fare a meno di dire, sia a De Michelis sia a Signorile sia a coloro che hanno frantumato il socialismo in mille loghi…, in Europa cari “compagni”, in questo caso a Strasburgo, al contrario che da noi ci sono persone che ancora ragionano con serietà e logicità. Rispettosi della storia, rispettosi di tanti socialisti grandi ed anonimi, rispettosi di coloro che avevano la tessera del P.S.I. con orgoglio, rispettosi del Socialismo quello vero, ed anche, nonostante i tempi, con principi e valori che, grazie a Dio, a quanto pare ancora esistono. Sarebbe quindi l’ora di iniziare, qui da noi, a fare i grandi ma soprattutto i seri ed i Socialisti, veri.
Lecce, 16 luglio 2004
Anna Prato - Socio Fondatore Associazione Nazionale “Socialismo è Libertà”
Dopo
che Boselli e De Michelis hanno avviato la definitiva morte del socialismo
Italiano, con operazioni più commerciali che politiche , di tutti
gli ideali del Socialismo Riformista in Italia , sembra che non ci sia più
traccia di questa storia centenaria.
Ma
non è così , perché i giovani ella Costituente Pse insieme con i compagni
dell’Associazione Socialismo è Libertà intendono colmare , nella scena
politica Nazionale, questo vuoto creatosi dopo la scomparsa del Psi.
Riproporre un movimento di idee che riporti al centro della politica,
proprio la politica, nel vero senso della parola. Oggi non si fa più
politica, ma si assiste ad uno scontro tra due schieramenti ( guidati dai
loro leader ) che rappresentano entrambi solamente alcuni interessi dei
poteri forti.
In
questo contesto la rinascita di un Partito di Sinistra , moderno fuori dagli
attuali schemi di questo sistema è veramente drammatica e a
scapito dei cittadini più deboli.
Quello
che chiedo e lo chiedono tutti i nostri
compagni è che chiunque , in Italia si senta ancora Socialista , si
metta al lavoro e collabori con noi per fare decollare un grande progetto,
che dovrà sfociare nella nascita di un grande Partito Socialista.
A Sarzana, la mia città, la Costituente Pse e Socialismo è Libertà stanno lavorando , ed è probabile che in occasione delle prossime elezioni comunali saremo riusciti a creare una lista, che sia in grado di rappresentare tutti i socialisti.
Quindi
un appello, un’esortazione che ci riporti agli arbori della nostra storia
:
Socialisti di tutta Italia unitevi !Per il futuro dei nostri figli, per la memoria dei nostri padri, per i compagni morti nella prime lotte operaie,
per i compagni Matteotti, Nenni, Pertini, Craxi che hanno fatto la nostra storia.Compagni ! Riprendiamoci il Partito, riprendiamoci la Storia.!
Cristian Ferrari - Resp. Costituente Pse - SèL - Val di Magra Sarzana