Lettera
inviata da Socialismo è Libertà
a
Unità Socialista
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Cari
Compagni,
ci avete trasmesso un documento politico per un esame congiunto tra i nostri esecutivi nazionali.
L’incontro preparatorio è rimasto bloccato intorno alle schermaglie diplomatiche tutte centrate su i luoghi comuni dei “percorsi” e su le soluzioni burocratiche dei “comitati paritetici”.
Veniamo tutti dallo stesso partito, abbiamo attraversato il deserto dell’emarginazione, abbiamo rialzato la testa mentre molti si apprestavano a piegarla definitivamente per una improbabile rappresentanza senza identità.
Come voi avete scritto nel documento, pensavamo che il vostro “rifiuto del centro-destra” e l’essere in uno schieramento riformista senza “annullarsi nei listoni elettorali, nelle adesioni pregiudiziali ad una leadership” e senza la “costituzione di un confuso partito riformista”, aprisse la strada ad una nostra immediata fusione oggi e non domani. L’urgenza era segnata anche dalla definitiva scelta della C.d.L. da parte del N.Psi e del listone senza identità, gancio al quale si è impiccato lo Sdi.
Per
una rapida fusione da parte nostra non vi sarebbe stata nessuna condizione
tecnico-operativa di parte.
Così non è stato: perdere altro tempo costringerebbe i compagni sul territorio ad essere goffi ed impacciati in attesa di improbabili integrazioni nazionali.
Per
questa ragione pensiamo che sia utile abbandonare i vacillanti tavoli
nazionali per affidare ai compagni delle singole regioni il compito di
promuovere e di sostenere in ogni caso, le liste di unità socialista fuori
del centro-destra e fuori da liquidatori listoni cosiddetti riformisti.
E’
fuori discussione che ogni superamento da parte vostra delle inconsistenti
remore alla fusione saranno salutate da noi con gioia e sostenute con
entusiasmo.
Fraterni
saluti
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