"SPECIALE "
18 gennaio 2005  - da Stampare e distribuire -

 
Lettera inviata da Socialismo è Libertà 
a Unità Socialista 

Cari Compagni,

ci avete trasmesso un documento politico per un esame congiunto tra i nostri esecutivi nazionali.

L’incontro preparatorio è rimasto bloccato intorno alle schermaglie diplomatiche tutte centrate su i luoghi comuni dei “percorsi” e su le soluzioni burocratiche dei “comitati paritetici”.

Veniamo tutti dallo stesso partito, abbiamo attraversato il deserto dell’emarginazione, abbiamo rialzato la testa mentre molti si apprestavano a piegarla definitivamente per una improbabile rappresentanza senza identità.

Come voi avete scritto nel documento, pensavamo che il vostro “rifiuto del centro-destra” e l’essere in uno schieramento riformista senza “annullarsi nei listoni elettorali, nelle adesioni pregiudiziali ad una leadership” e senza la “costituzione di un  confuso partito riformista”, aprisse la strada ad una nostra immediata fusione oggi e non domani. L’urgenza era segnata anche dalla definitiva scelta della C.d.L. da parte del N.Psi e del listone senza identità, gancio al quale si è impiccato lo Sdi.

Per una rapida fusione da parte nostra non vi sarebbe stata nessuna condizione tecnico-operativa di parte.

Così non è stato: perdere altro tempo costringerebbe i compagni sul territorio ad essere goffi ed impacciati in attesa di improbabili integrazioni nazionali.

Per questa ragione pensiamo che sia utile abbandonare i vacillanti tavoli nazionali per affidare ai compagni delle singole regioni il compito di promuovere e di sostenere in ogni caso, le liste di unità socialista fuori del centro-destra e fuori da liquidatori listoni cosiddetti riformisti.

E’ fuori discussione che ogni superamento da parte vostra delle inconsistenti remore alla fusione saranno salutate da noi con gioia e sostenute con entusiasmo.

Fraterni saluti                   

                                                                p. L’Esecutivo Nazionale