News del 18/12/2002
LETTERA DI RINO FORMICA " RINUNCE, CORAGGIO E UN GRANDE PROGETTO POLITICO " Cari compagni, 1992-2002 : si è chiuso il più lungo e tormentato decennio della nostra vita. NellAprile del 1992 gli elettori confermarono la maggioranza assoluta ai partiti di governo. La volontà degli elettori fu elusa: il Parlamento fu congelato, il Governo fu commissariato, il Triunvirato, non previsto dalla Costituzione, ( Scalfaro, Spadolini, Napolitano ) si assunse la responsabilità di nominare un Governo del Presidente , di sciogliere il Parlamento e di indire le elezioni generali con una nuova legge elettorale. Si disse che il vulnus costituzionale lo chiedeva la salvezza della " Repubblica". Dal lavacro battesimale sarebbero usciti:
Carità di Patria ci consiglia di non fare linventario di ciò che è nuovo nellItalia di oggi un decennio di inganni manipolazioni della verità. Non è facile per i cronisti di oggi, né sarà agevole per gli storici di domani, stabilire le cause principali e secondarie che generarono il terremoto del 92 93.Possiamo solo decifrare la mappa dei mutamenti intervenuti nel sistema politico, nellassetto istituzionale, nella struttura dei poteri reali della società e nella formazione e nellavvicendamento delle lassi dirigenti del paese. Per poter affrontare questi e gli altri temi che lagenda politica del 2003 ci sottoporrà con ritmo frenetico, dobbiamo partire da una riflessione semplice e oserei dire, banale: dove sono i socialisti ? E possibile che la luna eclissi delle ragioni socialiste abbia provocato una assuefazione alla rinuncia e allabdicazione a favore di coloro che nel lungo confronto storico furono da noi politicamente battuti ? E possibile che orgoglio e la dignità possano trovare alloggio in tutte le grandi case della tradizione politica dei partiti dellItalia repubblicana, al di fuori del Partito socialista che fu e resta il partito della Repubblica, delle riforme e dei diritti civili? A chi chiede le ultime confessioni per ottenere la grazia o il silenzio per partecipare alla pacificazione, bisogna rispondere con sussulto di dignità : abbiamo già dato tutto, non possiamo darvi la memoria, che vorreste cancellare per costruire il vostro futuro! Non si tratta di fare un nuovo partito destinato a consumarsi in una rinata ed inutile diaspora tra flagellati : ma di unire tutti i socialisti che avevano dato la sostanza politica e programmatica nella sinistra di governo e che dieci anni fa erano oltre 5 milioni di votanti, perché non siamo assenti con la loro storia, la loro cultura e con i loro uomini nei grandi appuntamenti dei prossimi anni. La storia del paese sarà diversa se umanesimo socialista e umanesimo cristiano saranno fuori da questi ineludibili appuntamenti:
Non dobbiamo cercare capi o figli prediletti, dobbiamo suscitare un moto di risveglio e di forza interiore. Non vogliamo isole di resistenza, ma teste di ponte per un nuovo sistema politico. Le idee, le proposte gli obiettivi sono stati annunciati con chiarezza e si sanno diffondendo tra i compagni. Tutti potranno costruire luoghi dincontro associativi locali e nazionali per unire i socialisti. Non cè un destino avverso che ci ha condannato, è la nostra inazione lavversità da battere. Perché il 2003 sia lanno del risveglio tutti devono sapere che solo con le rinunce personali e con il coraggio si possono aprire le montagne e attraversare i mari. Auguri a presto. On. Rino Formica
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