Dal Riformista del 14 Settembre 2004
Caro
Giuliano, “Società
Aperta-Circoli per l’altra Italia” lancia, con un avviso pubblico e con
l’annuncio di un convegno, una proposta politica innovativa e diversa da
quelle più comunemente utilizzate in questa ripresa politica autunnale:
“Scriviamo le regole della Terza Repubblica”. Nel
panel degli interventi leggo che tu interverrai con una impegnativa
relazione: “Una Costituente per l’Italia?”. Non so se il punto
interrogativo esprime un dubbio sulla validità del convegno o se marca una
tua perplessità sulla soluzione che andrai ad offrire. Insomma ti chiedo se
la tua consulenza è ex cattedra o se è l’annuncio di un impegno politico
nuovo da costruire su un terreno diverso da quello sul quale ti sei
esercitato sino ad oggi? Il
convegno, da ciò che mi è dato capire, vuole dare una prospettiva al
superamento della precaria seconda repubblica. Il
cuore dell’appello di “Società Aperta” non offre margini a
sottigliezze e finezze di letture, è categorico: “La
Seconda Repubblica è nata dalla modifica del sistema di voto, pretendendo
di essere maggioritaria e bipolare in nome di due parole d’ordine quali
<semplificazione> e <stabilità>. In realtà il numero dei
partiti ed i fenomeni di migrazione degli eletti sono cresciuti. Se il
maggioritario funziona valorizzando l’elettorato e le opinioni che si
trovano al centro della politica, da noi il sistema <bastardo> che
abbiamo adottato ha avuto l’effetto contrario, portando a coalizioni
posticce, create solo per vincere le elezioni, fortemente condizionate dalle
ali e dagli estremismi interni. La pretesa stabilità non si è mai
trasformata in governabilità. Occorre cambiare. Società Aperta punta ad una Terza Repubblica, capace di superare le
insufficienze della Prima e l’inconsistenza della Seconda. Per ridare
centralità e dignità alla Politica, per avere una classe dirigente
all’altezza delle sfide, per definire un nuovo modello di sviluppo e di
relazioni sociali che sappiano salvaguardare la coesione senza riesumare il
consociativismo, e dunque senza rinunciare a valori della modernità quali
il dinamismo, la flessibilità, la mobilità, il merito”. Se
le cose stanno così, ed io ritengo che stiano realmente in questo modo, non
credo che la tua presenza possa limitarsi ad un parere pro-veritade,
dovrebbe dare il via ad un tuo nuovo e deciso impegno politico. Non
credo che tu possa essere tra i sostenitori dell’impianto politico della
Seconda Repubblica mentre distribuisci dotti pareri ai suoi affossatori. Chi
vuole affrontare l’affascinante tema:”Costituente per la Terza
Repubblica”, deve sapere che gioca senza rete e che deve mettersi alla
testa di un movimento politico. Se
ciò non avverrà, vorrà dire che il punto interrogativo posto nel titolo
della tua relazione avrà un perfido significato: parliamone, tanto non se
ne farà niente. Ma
tu che sei colto e raffinato, sai che di questo male muoiono le democrazie. In attesa, un fraterno saluto
Rino Formica - Presidente Nazionale Socialismo è Libertà
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