Formica:"l'Italietta ha fallito,
l'ultima speranza è il papa"

Intervista a Rino Formica su Il Sussidiario.net  del 15 ottobre 2015 

"Siamo ormai all'ultimo miglio di un caos che dura da 20, 25 anni. Anzi, per l'esattezza, è cominciato tutto nel 1989. Vede, io seguo con attenzione questi episodi, ma il problema italiano è molto più complesso rispetto a questi episodi. Al momento il sistema italiano è saltato per aria: da un punto di vista geopolitico, nei suoi equilibri di potere, e sul versante economico". Il grande Rino Formica, memoria storica di un'Italia distratta, per tante volte ministro della Repubblica, non lascia spazio a progetti di rilancio, a svolte immediate e salvifiche. Non è proprio il momento di cullarci in illusioni. Gli ultimi episodi di cronaca politica e giudiziaria lasciano senza respiro. La vicenda romana del sindaco Marino, le contorsioni e gli allargamenti della maggioranza che approva le riforme costituzionali, la continua scoperta di scandali e di conseguenti inchieste giudiziarie. "Mi viene in mente — dice Formica — la controversia che ci fu tra Aldo Moro e Henry Kissinger nel momento della politica di distensione. Moro sosteneva che la politica di distensione internazionale non poteva non avere influenza anche sul livello nazionale. Kissinger replicava che la distensione era un nuovo regolamento dei rapporti di divisione. Nel 1989 è saltato lo schema di Kissinger e l'Italia non si era preparata a quella distensione. Non si era preparata alla svolta di un'epoca".

In fondo noi vivevamo con una buona tutela, ma non abbiamo pensato a quello che sarebbe avvenuto…

No, molti esponenti della classe dirigente ci avevano pensato. Ma non erano riusciti a fare grandi riforme. Anche perché le riforme autentiche, le grandi riforme rompono appunto, sempre, gli equilibri di potere.

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