Ne Il tempo ritrovato, Proust sostiene che “Le vecchie canaglie della politica, una volta ripescate, vengono sempre rielette”.
E siamo qui, in un grande studio a due passi da Piazza Venezia, per parlare (anche) di un Paese che ha sempre fatto poco i conti col passato. Rino Formica, classe
1927, è lontano dalla politica dal 1994. Ma non per questo ha smesso di osservarla: e come si capirà dalla conversazione che segue, lo sguardo è tutt’altro che
miope. Forse perché appartiene a quella generazione in via di esaurimento che saltò la giovinezza.Passò dall'adolescenza alla maturità. Improvvisamente"
Lei è stato ragazzo, a Bari, durante il Fascismo.
Anticipai la licenza liceale: bisognava accelerare.S’intravedeva già nel '42 la fine del Fascismo, la preoccupazione era capire che cosa sarebbe successo dopo.
Ebbi la fortuna, nel liceo scientifico che frequentavo, di avere professori molto bravi, tra cui l’antifascista Ernesto de Martino. E un
professore di religione che fu poi l'ispiratore spirituale di Aldo Moro, monsignor Mincuzzi. ).
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