"Scienza, tecnologia e mercato hanno prodotto, dal
Rinascimento in poi, la società attuale. Con risultati incredibilmente positivi
rispetto ai secoli precedenti, risultati che sarebbe folle negare:pensiamo agli
enormi progressi fatti nella medicina, nella lotta a malattie che prima
mietevano in tutto il mondo milioni di vittime ed oggi, invece, in buona parte
del pianeta, sono quasi completamente scomparse. O nel contrasto delle carestie:
che in Europa, spesso abbinate alle epidemie, hanno rappresentato un flagello
periodico sino agli inizi dell'età moderna, e altrove sono proseguite sino ad
oggi ( in Cina, ad esempio, in 1800 anni di storia ci sono state ben 1800
carestie, una all'anno, sino ai tempi di Mao!). Però questo saggio, senza voler
negare tutto ciò, mette in guardia anche contro i rischi che oggi l'umanità
corre per un impiego eccessivo e distorto di scienza e tecnologia, e per
l'esaltazione del liberismo selvaggio, che ha portato alla concentrazione della
maggior parte delle ricchezze mondiali nelle mani di pochi gruppi privilegiati
risiedenti nel mondo industrializzato".
Così Luciano Pellicani, docente emerito di Sociologia
politica alla LUISS di Roma, ha aperto - nella sala Atti parlamentari della
Biblioteca del Senato - la presentazione del libro di Luigi Fenizi (funzionario
del Senato e scrittore, già autore di vari saggi sulla storia del '900, il
dissenso sovietico e la figura di Albert Camus) "L' uomo spaesato-Nel vortice
delle mutazioni" (Roma, Scienze e Lettere ed., 2019, €. 15,00). Un saggio che è,
in sostanza, un viaggio lungo le sottili frontiere della società contemporanea
tra progresso e corsa forsennata allo stesso, sviluppo economico e involuzione
dello sviluppo, ricerca della felicità e ossessivo perseguimento di un edonismo
non solo fine a sè stesso, ma giunto, oggi, a strumentalizzare e mettere in
discussione anche eventi dolorosi, ma pienamente naturali, come la morte.
Nella Russia di Putin, ad
esempio, informa Fenizi, oggi sono nate diverse aziende che a pochi ricchi
utenti propongono, a caro prezzo, l'ibernazione per decenni, in condizioni
costantemente monitorate da equipes sanitarie, per spostare il piu' possibile in
là l'appuntamento con la morte qualora si sia affetti da malattie oggi
incurabili. Mentre in America e nel Regno Unito, ogni anno cresce del 70% la
domanda di chirurgia ginecologica, per operazioni volte a modificare le vagine
per motivi non di salute, ma semplicemente per esibire organi genitali "da
Barbie". "L' uomo ad
una dimensione, il mitico saggio di Herbert Marcuse, ma anche il libro di Elias
Canetti sulle masse: questi i principali testi cui accostare il lavoro di
Fenizi, secondo Roberto Cipriani, docente emerito di Sociologia delle religioni
all' Università Roma 3. "E molti, entrando piu' nello specifico, i temi
afforntati dall' Autore.
Come masse, narcisismo ed edonismo, l'uso parossistico del fenomeno Internet, il
rapporto cultura-spettacolo, la memoria post-mortem, la ricerca del sacro: oggi,
non tanto paradossalmente, ancor piu' forte, proprio in questa società
ultrasecolarizzata, corpo e piacere (tra l'altro, se la Chiesa cattolica, in
passato, non avesse così a lungo osteggiato un testo come "Il Cantico dei
cantici", avrebbe contribuito fortemente alla crescita, tra i fedeli, di un
approccio alla sessualità molto piu' sano); umano e postumano ( sulle orme di
Nietzsche, N.d.R.)". E, aggiungiamo, in politica, un' appassionata difesa delle
ragioni del socialismo democratico e riformista, oggi piu' che mai attuale
proprio per rilanciare il Welfare State contro gli assalti del liberismo
selvaggio. >>> |
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Cesare Milanese, giornalista collaboratore di varie testate, già responsabile
delle pagine culturali di "Mondoperaio", ha ripercorso l'evoluzione del pensiero
dell' Autore: soffermandosi, in ultimo, sulla simpatica, quanto ironica,
immagine di copertina, una vignetta che raffigura - scena, purtroppo, oggi
davvero frequente - due innamorati su una panchina che, smartphone in mano,
scambiano tenerezze non tra loro, ma chissà con quali partner ( molto
probabilmente, poi, piu' vagheggiati che reali), che stanno cercando in Rete.
Mentre non manca, nelle ultime pagine del libro, un incontro di Fenizi con lo
Spirito del tempo, descritto con le sembianze di un uomo medio di media età: che
l' Autore ( tra Hegel, Marx e Ray Bradbury, diiremmo) immagina di aver
incontrato in un rilassante parco della Silicon Valley, a 300 km. da San
Francisco.
Fabrizio Federici
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