" DOCUMENTO CONCLUSIVO CONGRESSO
28 Ottobre 2004  - da Stampare e distribuire -

 

 Il documento Conclusivo del Congresso
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Socialismo è Libertà : Nasce Movimento Politico.

L’Assemblea - Congresso dell’Associazione “Socialismo è Libertà”, riunitasi a Roma il 25-26 ottobre 2004, decide, sulla base della relazione del compagno Rino Formica e del dibattito che ne è seguito, di trasformarsi in movimento politico.

Movimento politico non significa partito. “Socialismo è Libertà” non vuole diventare e non diventerà l’ennesima formazione politica socialista in concorrenza con le altre per la conquista del consenso elettorale. Il suo obiettivo è un altro: la costruzione, insieme alle altre formazioni socialiste e ai tanti compagni senza tessera, di un partito del socialismo italiano all’interno del centro sinistra, ponendo così fine a quella che è una vera e propria anomalia nel panorama politico europeo.

Questo obiettivo non è oggi nell’agenda di nessuna delle attuali formazioni socialiste, che devono essere dunque sollecitate e spinte in questa direzione, che è l’unica, tra l’altro, capace di accelerare il processo evolutivo del riformismo post-comunista.

Costruire un partito socialista nel solco della tradizione storica del socialismo italiano non significa affatto ridare vita al vecchio PSI. Negli oltre 10 anni passati dalla sua scomparsa, l’Italia e il mondo sono cambiati in maniera, per alcuni aspetti, radicale. Noi dobbiamo dare una risposta alle aspirazioni, alle esigenze, ai problemi di oggi non a quelli di ieri. Dobbiamo dunque guardare al futuro, non al passato, che certamente non va rinnegato ma che altrettanto certamente va profondamente rinnovato.

Oggi ci sono cinque punti all’ordine del girono del paese. Il primo è la convocazione di un’Assemblea Costituente per azzerare i disordinati e avventuristici mutamenti costituzionali introdotti sia dal centro destra che dal centro sinistra e avviare un più meditato e concordato processo di revisione costituzionale. Il secondo è la definizione di uno Stato sociale di qualità, fondato su una nuova scala della tutela dei diritti e che sappia offrire a tutti le stesse opportunità nel corso della loro vita; uno Stato sociale che sappia sanare le ineguaglianze tra classi sociali, tra generazioni e tra regioni del nostro Paese. In terzo luogo occorre ristabilire confini di rispetto tra politica e religione, tra Stato e Chiesa. Il quarto punto riguarda la necessità di trovare un punto di equilibrio nella nostra società tra la forza del potere e i diritti della democrazia. Infine occorre ridefinire le regole per un corretto ed efficace rapporto tra rappresentanza e partecipazione, tra democrazia mediata e democrazia diretta.

Per affrontare questioni di così grande importanza c’è bisogno di una politica di sinistra autonoma, revisionista e non integralista, che non ceda nulla della sua sovranità propria a storie, tradizioni ed esperienze altrui che rivendicano peraltro orgogliosa continuità e superiore diversità. Ma oltre ad una politica, dobbiamo lavorare anche per far crescere una forza organizzata, una classe dirigente meno interessata a valorizzare un passato che non ritornerà e più pronta a cogliere le contraddizioni nuove prodotte da antiche e recenti fratture sociali e politiche.

L’Assemblea – Congresso di “Socialismo è Libertà” invita tutti i compagni a impegnarsi, in ogni regione, nella presentazione di liste unitarie socialiste, capaci di rafforzare la presenza socialista in una sinistra che nella sua attuale configurazione non è in grado di svolgere il ruolo che le spetta; capaci anche di porre fine alla inconcepibile presenza socialista nel centro destra  e di dare quindi luogo ad un radicamento socialista nel territorio fatto di capacità critica, di fede e di rinnovata combattività.

Per compiere questo straordinario sforzo “Socialismo è Libertà” si rivolge con rispetto ai compagni dello SDI, che hanno difeso a lungo una trincea difficile ed esposta; ai compagni di “Unità socialista” che sono anch’essi sensibili alla necessità della unità socialista; e a coloro che nel Nuovo PSI hanno vissuto, con sofferenza, il conflitto tra una collocazione in terra avversa e la necessità di salvare il simbolo; ai compagni del PSDI che hanno ridato vita ad una delle componenti storiche della sinistra italiana; ai socialisti che sono finiti in Forza Italia, perché non vi è più giustificazione per restare in un movimento rifugio quando esso si configura oggi come un potere avverso alle nostre stesse ragioni esistenziali; ai socialisti dispersi nella sinistra altra, che non hanno potuto trasformare in socialista ciò che era diverso dal socialismo; ai vecchi socialisti senza tessera, ai quali offriamo la possibilità di impegnarsi nuovamente in una grande causa per la quale vale la pena di battersi; ai giovani delle nuove generazioni, in bilico tra la operosità prepolitica e l’evasione fondamentalistica della post-politica.

“Socialismo è Libertà” ritiene che non sia più possibile rinviare l’avvio di una fase nuova nei rapporti tra i movimenti e le formazioni politiche del socialismo italiano e guarda dunque con interesse alla ipotesi avanzata dal compagno Boselli, segretario dello SDI, di aprire un cantiere comune allo scopo di confrontare le rispettive posizioni e se possibile di avvicinarle. L’Assemblea ringrazia i compagni di Unità socialista per il documento che hanno voluto inviare, sul quale esprime apprezzamento e demanda al Direttivo la preparazione dell’incontro che è stato richiesto. Da mandato allo stesso Direttivo di avviare tutte le altre iniziative che siano necessarie sulla base delle conclusioni dell’Assemblea Congresso. Approva infine lo Statuto proposto dalla apposita Commissione.