Il 25
e 26 Ottobre a ROMA
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PROPOSTA
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l’ Associazione si trasforma in
un movimento di pensiero e di azione politica per unire i
socialisti interessati ad intervenire per scuotere la
sinistra da un lungo letargo.>>
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News ....... : I SOCIALISTI DELLA LOMBARDIA A CREMA |
FORMICA IN
LOMBARDIA
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Si svolgerà Sabato
2 Ottobre alle 14.30 a Crema presso la sede
dell'Istituto Musicale Folcioni, Piazza Moro 3, l'Incontro
organizzato dall'Associazione Socialisti Rifomisti di Crema
con il Presidente Nazionale di Socialismo è
Libertà On. Rino Formica. All'incontro sono
inviati i socialisti di tutta la Lombardia, l'evento si
propone di creare un punto di partenza per una forte e
radicata organizzazione Lombarda.
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INVITO:
Associazione "Socialisti Riformisti" di Crema invita a partecipare :
INCONTRO PUBBLICO
Tutti affermano di volere unire i Socialisti e porre le basi per la costruzione di un nuovo Partito Socialista Italiano. Di fronte a tanti progetti , è il momento di fare chiarezza e di distinguere tra quelli che mirano ad una formazione solo servente il centro , da quelli che aspirano ad una forza con propria capacità di azione e giudizio.
Sabato 2 ottobre alle 14.30 a Crema presso la sede dell'Istituto Musicale Folcioni, Piazza Moro 3, ne parliano con :
On. Rino Formica
Presidente Nazionale Associazione Socialismo è Libertà
News ....... : INIZIATIVE DALLE REGIONI CAMPAGNIA |
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Domenica 19 Settembre 2004 Si è svolta Domenica 19 Settembre organizzata dalla Costituente PSE, Socialismo è Libertà e dalla Costituente Riformista Campana la raccolta firme per il referendum abrogativo della legge 40-04 sulla Procreazione medicalmente assistita a Salerno . Hanno partecipato e organizzato l'iniziativa Fabio Picone e Marco Lamonica. |
News ....... : INIZIATIVE DALLE REGIONI SICILIA |
Incontro degli
iscritti di Socialismo è Libertà , Giovedì 23 settembre,
in via Benedetto Gravina 56 all ore 16,30 in vista dell'Assemblea
Congresso Nazionale di Socialismo è Libertà .
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INTERVENTI....... SOCIALISTI |
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Proponiamoci un programma da sottoporre agli italiani,
incontriamoci fra socialisti divisi con singole battaglie
concrete, riempiamo questo vuoto di politica... >>
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Coloriamo l’Associazione,
Le
ultime novità in casa socialista sanno di molto vecchio.
Ciclicamente (l’estate è finita) assistiamo alla nascita di nuove associazioni (l’ultima la Giovane Italia della Craxi), nuovi proclami e, a volte, anche a qualcosa di buono, mi riferisco alla bella trasmissione di qualche giorno fa, presentata da Claudio Martelli (che mi e ci consiglia di mettere sul tavolo la cultura socialista invece di occupare il tempo nella costruzione di castelli di carta).
Oggi, per noi giovani (il tempo passa e comincio a sentirmi
grande) possiamo provare insieme ad
abbozzare a colorare l’Associazione Socialismo è Libertà, in vista
dei cambiamenti che avverranno in breve tempo (così pare).
Colorarla significa farla uscire delle fosche tinte della politica, significa liberarla dal pantano della perenne polemica fra socialisti, significa anche costruire lenti diverse per coloro che guardano all’Associazione con occhiali distorti, intravedendo nel riformismo il grigiume del vestito di un dirigente in giacca e cravatta, per fargli scoprire le tonalità forti di noi uomini liberi.
Non so dare risposte su che via percorrere, ho una sola certezza: dobbiamo abbandonare la discussione su che casa politica costruire. Non interessa più a nessuno se confluire in una Casa dei Riformisti (per uccidere definitivamente la politica), o litigare per una Casa comune dei Socialisti.
Proponiamoci un programma da sottoporre agli italiani, incontriamoci fra socialisti divisi con singole battaglie concrete, riempiamo questo vuoto di politica.
Una nuova stagione politica è alle porte. Abbiamo perso tutto, non l’energia, non le idee; ci resta la storia e un futuro da colorare.
Io concludo, e credo di poterlo fare leggendovi quanto scrissi a Rino Formica quando ufficialmente, più di un anno fa, mesi fa, iniziava la nostra avventura:
“…
Di sicuro avverto difficoltà, ohimè, ballerine nei nostri ambienti
non ne circolano più; i nani sì quelli son rimasti e dovremo farne i
conti. … Ai nani di cui parlavo, a chi si dedica alla sterile
polemica che non merita ascolto, immiserendo il generoso lavoro di
compagni delle province di tutta Italia,
vorrei dire tante e troppe cose, ma so che non mi
ascolterebbero. Loro, zerbini con i potenti, forse, neanche
capirebbero, allora lascio che il mio pensiero sia comunicato dalla
parola di un maestro del Diritto Commerciale, Cesare Vivante
- (solo gli stolti non lo ascolterebbero!) - che sulle pagine
della nostra Critica Sociale scriveva:
“L’unico modo per rendere immortale la vita è di fonderla con le altre vite che vivono nella nostra età, di continuarla nelle altre vite che piglieranno il nostro posto sovra la terra; di prodigare ad esse i frutti della nostra esistenza, di identificare le voci dell’anima nostra con quelle dell’anima collettiva. Allora, nel sentimento che la vita continua, le energie del lavoro divengono spontaneamente più intense e più liete, perché non si lavora pei subiti successi, coll’ansia tormentosa di non raggiungere il premio, ma serenamente, fiduciosamente, per maturare risultati lontani, a lunga scadenza, come se non si dovesse mai morire, ed è questo il lavoro più eletto … Allora nel sentimento che la vita continua, … la morte si consola colla visione di una immortalità più virile e più pura di quella che abbiamo appreso dalla fede e dalla poesia. …”.
Cari
Compagni,
Al lavoro,
la strada da percorrere è ancora lunga.
Sandro D'Agostino -
Resp. Org. Costituente Nazionale PSE - Membro Coord. Socialismo è
Libertà
Brevi News ....... : CURIOSITA' |
Miss Italia è Socialista ?
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Cristina
Chiabotto ( 18 anni di Borgaro Torinese )
è la nuova
Miss Italia 2004.
Sarà
socialista la nuova Reginetta Italiana ?
Sicuramente di
famiglia si infatti il padre Giuseppe è socialista e
per diversi anni è stato consigliere Comunale.
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Inviaci
le tue lettere per la pubblicazione a :
domanisocialista@libero.it
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Caro Direttore,
Per anni i films del Far West ci hanno raccontato dei bravi e buoni “visi pallidi” e degli indiani cattivi, per poi capire che era una bugia. Quando Kennedy fu ammazzato ci raccontarono che un folle aveva sparato, per poi capire che era una bugia. In Vietnam, ci dissero, bisogna fermare il comunismo dei comunisti che mangiano i bambini e che era una minaccia per il mondo intero, anche per quei paesi democratici governati da chi, poi, permise di compiere in quelle terre atroci nefandezze, per poi capire che era una bugia.L’elenco sarebbe lungo come lunga la lista degli orrori.
Per un momento si è sperato che tali atrocità avessero insegnato qualcosa, un qualcosa che avrebbe reso gli uomini più saggi e quindi arrestato le follie, e quindi le ingiustizie, le prevaricazioni, e quindi le guerre.
Il nuovo millennio vede la luce, nonostante gli errori e gli orrori del passato, in un mondo senza luce e senza speranza per quel mondo che in tanti volevano migliore.
In un scenario mondiale dove si consumava e si consuma una tragedia senza fine costituita dalla fame, dalle povertà, dagli sfruttamenti, dalle varie guerre, in un mondo sempre più incattivito e disumanizzato qualcuno avrà pensato che mancava la ciliegina sulla torta.
L’11 settembre con l’attacco alle torri gemelle, cuore della grande mela, si concretizza l’alibi per chi aveva, forse, già deciso la guerra in Iraq.
Come in passato ci raccontano dell’orco cattivo minaccioso contro la democrazia “radicata” in paesi dove ancora esiste la pena di morte, gli emarginati, le ingiustizie, le manipolazioni mentali, gli sfruttamenti, le prevaricazioni ecc. ecc. Tutto questo solo e solamente per il profitto, tutto questo perché pochi ometti possano godere e sguazzare in enormi ricchezze vomitose. Come è vero quel “ed è cambiato niente?” che conclude “L’ora di tutti” della brava Maria Corti. No, purtroppo non è cambiato nulla nel corso della storia se non in peggio, se si considerano i mezzi e le conoscenze del presente.
Il grande movimento pacifista mondiale, però, ha dimostrato più consapevolezza nelle masse, nonostante le bugie, ma al tempo stesso persiste l’impotenza di arrestare gli egoismi e le follie di una manciata di miliardari.Giorni fa, nella arena del Santa Lucia, alla fine della proiezione del film dossier di M. Moore dal titolo Fahrenheit 9-11 si è udito un applauso, non mi era mai capitato in un cinema di sentire, oltre lo sdegno, un applauso a cui ho subito partecipato. La pellicola di Moore credo che per molti di noi non sia stata una sorpresa ma spero che per molti sia stimolo di riflessione, per quei qualcuno che erano e forse sono ancora convinti che le scelte dell’amministrazione Bush erano e sono state giuste. Il documentario del regista statunitense pone l’evidenziatore sulla verità, quella verità che è come un pugno nello stomaco quando attraverso un frammento del filmato ti sbatte in faccia la reazione del Presidente degli Stati Uniti d’America, quando seduto fra i banchi di una scuola elementare gli viene comunicato l’attacco alle torri. Egli continua a maneggiare un libro di favolette senza alcuna emozione o sorpresa, senza reazione. Quella pellicola ti sbatte in faccia corpi sventrati e martoriati, sia americani sia iracheni. Quella pellicola ti sbatte in faccia gli affari del petrolio (e non solo) e l’amicizia tra la famiglia di Bush con i Bin Laden e i miliardari Sauditi, quella pellicola ti sbatte in faccia l’america disoccupata che va ad arruolarsi per poter avere uno stipendio e sopravvivere, quella pellicola ti sbatte in faccia l’attuale consapevolezza di molti americani ( e non solo..) d’essere stati fregati dalle menzogne.Quella pellicola ti sbatte in faccia il mondo governato da pochi e piccoli ominidi con i cappelli da sceriffo o dai bandana in testa, tra una partita a golf ed una passeggiata in barca, mentre il mondo, tutto il mondo sta andando a farsi benedire. Ho ancora nelle orecchie l’eco dell’applauso alla fine del dossier di Moore, un applauso che risuona come un grido di dolore. Moore adombra la scena delle torri facendo sentire solo lo schianto, certamente non per censura ma per pudore e rispetto per i tanti morti e contro la spettacolarizzazione avvenuta sulle reti televisive che raccontavano solo quello che i “padroni” della terra hanno voluto che si vedesse e dicesse, contro le propagande ipocrite e bugiarde.
Intanto gli orrori continuano, gli ultimi drammatici eventi accaduti nella scuola di Beslan è un altro 11 settembre, è un altro 11 marzo.
Attraverso le reti televisive i vari politici continuano a parlare di terrorismo in modo generico senza formulare una doverosa domanda : perché? Perché succedono queste cose terribili?
Se si va a scavare nella storia della Cecenia si scopre<< che è una antica popolazione inglobata nell’impero da Pietro il Grande. Nel 1936 nasceva la Repubblica autonoma della Ceceno-Inguscezia, alla fine della seconda guerra mondiale l’URSS non solo disfaceva la repubblica Cecena ma ne deporta i ceceni negli Urali e nel Kazakistan, in seguito fu ricostituita come Repubblica Socialista Sovietica Autonoma ma sempre sotto la Repubblica Socialista Federativa Sovietica. Il crollo del muro, la dissoluzione della federazione, diede vita a molte tendenze nazionalistiche e quando nel ’91 salì al potere Yeltsin e Gorbaciov si dimise da capo del partito molte repubbliche dichiararono la loro indipendenza, fra queste la Cecenia che però, diversamente da altre repubbliche, non fu riconosciuta dal governo di Mosca.Per questo piccolo paese fu l’inizio di lotte poiché il piccolo paese era diventato per Mosca (e lo è ancora) strategicamente importante per la scoperta presso Malgobek di notevoli giacimenti di petrolio e gas naturale>> già! Petrolio e gas, come anche i disordini e i morti in Bolivia hanno come causa enormi giacimenti di gas naturale, mentre la popolazione è priva di riscaldamento vi è il progetto di esportare questa ricchezza negli Stati Uniti e in Messico da cui il maggiore beneficiario sono le multinazionali.
Qualsiasi atto di violenza da qualsiasi parte provenga è da condannare, chiamiamolo anche terrorismo ma come dobbiamo definire chi provoca con le prevaricazioni e gli affari tutti questi morti e questi orrori? Quanti altri 11 settembre? A quante altre scuole di Beslan dobbiamo assistere?
A parte gli orrori il resto è stato ed è, purtroppo, tutto una miserabile bugia
Anna Prato - Socio Fondatore Associazione Nazionale “Socialismo è Libertà” Lecce
Brevi News ....... : CULTURA & STORIA |
Riccardo Lombardi
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Riccardo
Lombardi nacque a Regalbuto (Enna) il 16 agosto 1901.
Dopo aver cominciato gli studi di ingegneria all'Università
di Catania, nel 1919 si trasferì a Milano dove, l'anno
successivo, si iscrisse al Politecnico. Tra la fine del 1919 e
l'inizio del 1920 aderì, insieme al fratello Ruggero, al
Partito popolare italiano, orientandosi verso il gruppo della
sinistra. Confluì quindi nel Partito cristiano del lavoro,
fondato dagli esponenti di questa tendenza alla fine del 1920.
Nel 1922 conseguì la laurea in ingegneria industriale. Dopo
aver partecipato ad alcune azioni degli Arditi del popolo, nel
1923 collaborò con il giornale della sinistra cattolica,
"Il Domani d'Italia". Proprio in questi anni
Lombardi maturò il suo distacco dalla cultura cattolica per
avvicinarsi al pensiero marxista. Impiegatosi stabilmente
presso un'impresa privata, nella seconda metà degli anni
Venti continuò l'impegno politico, partecipando all'attività
clandestina, a fianco sia di esponenti dell'antifascismo
democratico sia di esponenti comunisti.
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MOMENTI SOCIALISTI DALL'ESTATE |
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