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News.... : IL TRAMONTO DEL PARTITO RIFORMISTA DI PRODI & C. |
dal
Riformista
di Emanuele Macaluso
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TESSERAMENTI. VECCHIE RIMEMBRANZE E NUOVE DELUSIONI
La
conversione di Manca segna il tramonto
del
Partito Riformista
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Il problema non è la sua adesione,ma il progetto politico di chi l’ha accolto
Enrico Manca ha pubblicato su questo giornale , un lungo articolo per spiegarci le ragioni per cui lascia il piccolo partito socialista di Boselli e transita nella Margherita. Prima di fare alcune osservazioni , sul piano politico, al suo scritto, vorrei chiedere umilmente a Manca di risparmiarci lo spettacolo, già messo in scena in altri casi, di vederlo in chiesa a confessarsi, e inginocchiato a prendere la comunione, come solenne conferma di una conversione che coinvolge anche l’anima. Lo dico perché ho rispetto per le conversioni religiose, che non dovrebbero coincidere con le conversioni politiche, e per i cattolici che fanno politica ispirandosi allo loro fede, senza pretendere di imporla con le leggi dello Stato a chi credente non è.A questo proposito nel corso della mia lunga vita politica ho stampati nella memoria due personagi della Sicilia anni 50, entrambi al vertice della DC dell’Isola. Lunedì prossimo vado a Palermo a presentare un ponderoso libro, edito dall’Assemblea Regionale Siciliana, in cui sono raccolti scritti e discorsi dell’onorevole Giuseppe Alessi, primo presidente della Regione eletto nel 1947, in occasione del centesimo anniversario della sua nascita, con lui presente e dialogante. Un dialogo, quello con Alessi, iniziato negli anni del fascismo e fatto anche di forti scontri politici, come si evince dalla lettura di alcune vicende parlamentari pubblicate nel volume. Ricordo a Caltanisetta primi anni quaranta, Alessi che predicava in chiesa, lottava contro il fascismo , e faceva brillantemente l’avvocato. Sessantacinque anni dopo ha le stesse vocazioni: popolare, sturziano e democristiano.Negli anni cinquanta mi scontrai con un altro democristiano , l’Onorevole Giuseppe La Loggia, terzo presidente della Regione, dopo Alessi e Restivo. Spesso la domenica , tra via Libertà e via Duca della Verdura , lo incontravo con il messale nero e grande, ostentato tra le mani come un trofeo, mentre si recava in chiesa per ascoltare la messa. Quel La Loggia ( padre dell’attuale ministro , e figlio di Enrico, professore, laico e massone ) fu laicamente il primo segretario del partito liberale ad Agrigento. Il che, con il messale e la comunione , non c’entrava nulla. Era diventato democristiano , come altri, perché lo scudo crociato era il partito più grande e di governo.Questa lunga digressione non è fuori tema, anche se la Margherita non è un grande partito e non è ancora al governo, ma vuole qualificarsi come partito moderato di centro concorrenziale con altre formazioni centriste della Casa delle Libertà nell’interpretare ( mettiamola così ) le politiche gradite alla chiesa.Veniamo alle questioni politiche sollevate da Manca, il quale dice di << riconoscersi nell’eredità, nella cultura e nelle tradizioni delle correnti di pensiero cattolico-popolare socialista-liberale e liberal-democratica.>>. Le stesse parole usate da Bondi e Adornato per preparare il loro minestrone con Fi, Udc socialisti di De Michelis e altri contorni vari. Ma - ecco il punto nevralgico toccato da Manca- << oggi in Italia si impone un riformismo straordinario >>. Occhetto nel 1990 voleva il <<riformismo forte>>, Folena oggi lo vuole riformismo e radicalità, come Cofferati.Aggettivare il riformismo non serve, l’inflazione non lo consente più. Servono idee e fatti : e questi non ci sono. Non ci sono nello scritto di Manca, il quale ritiene che il partito riformista ( e prima ancora la Federazione , di cui si parla anche nella mozione Fassino ), non si fa e non si farà, perché i Ds non hanno nemmeno avviato una fase di << rifondazione costituente >> del riformismo italiano << recuperando così anche la tradizione del socialismo italiano >>. Lo SDI è troppo piccolo per farlo. E quindi quella tradizione la recupererà la Margherita ? Lasciamo perdere.Tuttavia , una domanda si impone : il gruppo dirigente della Margherita, accogliendo con queste motivazioni l’adesione di Manca e dei suoi amici, ha chiuso ogni prospettiva -ancora vagheggiata da Fassino e da Morando – del Partito Riformista unitario. Anzi, lo stesso Manca conclude così il suo articolo : << La Margherita , appare come il partito riformista oggi possibile>>. Il problema non è quindi Manca, ma la Margherita che lo accoglie, identificata come l’unica possibilità di partito riformista. Ed è il problema di chi ancora , nei Ds, insegue il miraggio del partito riformista unitario.
News.... dalle Regioni : UMBRIA |
Le anime
socialiste ritrovano l'unità bocciando il Listone !
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dalla : di Gianfranco Ricci PERUGIA |
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News.... dalle Regioni : SICILIA |
SèL: IL 4 Dicembre a Catania
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C'E'
FUTURO PER IL
SOCIALISMO LIBERO ?
"C'E'
FUTURO PER IL SOCIALISMO LIBERO?" questo il tema di un
incontro promosso da Socialismo é Libertà - Sicilia per
il 4 dicembre p.v. ore 16.00 presso l'hotel Nettuno di
Catania, che vedrà la presenza dell'On. Rino Formica del
Sen. Emanuele Macaluso e di Daniele
Delbene (Presidente nazionale Costituente PSE).
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News.... dalle Regioni : LOMBARDIA |
Socialismo è
Libertà si mobilita in Lombardia
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Si svolgerà Sabato
27 Novembre a Milano il forum di tutte le anime Socialiste
della Lombardia promosso da Socialismo è Libertà. E intanto
si stanno costituendo i coordinamenti provinciali su tutto il
territorio. Già Costituiti Milano, Cremona, Bergamo, Monza e
nei prossimi giorni toccherà a Pavia, Brescia, Lecco e Como e
in seguito sono previste le costituzioni dei coordinamenti
nelle restanti province.
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Il forum si terrà
Sabato 27 Novembre, alle ore 10.30, presso la UIL,
Camera Sindacale
Provinciale di Milano, in via Campanini 7.
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Ai
socialisti della Lombardia
Stiamo attraversando
un periodo di sostanziale riequilibrio dei rapporti tra le
formazioni politiche nel nostro Paese.
E' certamente una fase
storica confusa in cui le identità tradizionali, rese
minoritarie dall'avvento della c.d. seconda repubblica,
sono nuovamente percepite come necessarie a fronte della
mancanza di proposta delle compagini che ne hanno preso il
posto.
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Coordinamento
di Socialismo è Libertà a Cremona
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Sulla
base dei documenti fondativi nazionali e regionali, in data
6-11-04 anche nella nostra provincia, si è costituito il
Movimento Socialismo è Libertà. Obiettivo fondamentale
della iniziativa è quello di unire ovunque i socialisti
interessati a scuotere la sinistra dal lungo letargo in cuiversa,
senza proposte né identità.Un movimento e non un partito,
apertamente impegnato affinchè il socialismo italiano abbia il
ruolo che merita, sappia dialogare con il centro, ma altrettanto
pienamente sia legittimato ad aspirare ad essere maggioranza di
governoSocialismo è Libertà si rivolge ai tanti elettori
disorientati e delusi dalle attuali forze politiche. Miriamo
alla formazione di una forza socialista autonoma nel
centro-sinistra, che si distingua per la qualità delle proprie
proposte.Intendiamo concentrare i nostri sforzi e ricercare
nuove energie nell’area della cultura, della sofferenza, dei
deboli e degli esclusi dalla ricchezza.Il futuro del socialismo
italiano non sta nel generico listone riformista dell’Ulivo, né
tanto meno nello schieramento di centro-destra. Le ormai
prossime elezioni Regionali del 2005, rappresentano una nuova
eimportante opportunità di riflessione per tutti.Al riguardo
riteniamo urgente un incontro a livello regionale tra tuttii
soggetti disponibili a percorrere la strada indicata, e ci
appelliamo ai socialisti cremonesi, perché non ripetano i
recenti errori, ma portino finalmente alla coalizione del
centro-sinistra, il valoreaggiunto della loro presenza e unità.
IL Coordinatore Provinciale Virginio Venturelli.
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SèL
Coordinamento Provinciale di Milano
Enrico Landoni è il nuovo
Coordinatore Provinciale di Milano. Landoni ha dichiarato che si
impegnerà sotto un duplice profilo, da un lato la sfida di
partecipare come soggetto politico attivo alla politica del
capoluogo lombardo, dall'al.tro quello di riportare la
sensibilità Socialista nei luoghi centrali della Cultura
milanese.
Coordinamento Provinciale
di Monza
Si
è svolto nei giorni scorsi la presentazione del Movimento
Socialismo è Libertà a Monza. Al termine è stato nominato Francesco
Manigrasso Coordinatore Provinciale al quali si
affiancano altre otto persone in qualità di membri del
Direttivo. ( Forniremo maggiori informazioni nella prossima
edizione ).
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Dal Coordinamento SèL di
Bergamo
“Credo
che costruire un Movimento Socialista nel solco della tradizione
storica del socialismo italiano non significa affatto ridare
vita al vecchio PSI. Negli oltre 10 anni passati dalla sua
scomparsa, l’Italia e il mondo sono cambiati in maniera
radicale. Un Movimento Socialista per propria indole deve dare
risposte concrete alle esigenze e ai problemi di oggi non a
quelli di ieri. Ecco perché aderisco con entusiasmo e forte
partecipazione al progetto politico di “Socialismo è
Liberta” in quanto meno interessato a valorizzare un passato
che non ritornerà e più incline a saper cogliere le nuove
contraddizioni prodotte da antiche e recenti fratture sociali
formulando un'unica e concreta risposta socialista. Sono
profondamente convinto che anche a Bergamo ci siano i margini
operativi per tessere una rete che coinvolga con rispetto i
compagni dello SDI, meritevoli di aver difeso a lungo una
posizione di sinistra, i compagni di “Unità socialista”
sensibili alla necessità di unità e i socialisti che sono
finiti in Forza Italia o nel Nuovo PSI, perché non vi è più
la necessità e alcuna giustificazione per restare in una
collocazione innaturale avversa alle stesse ragioni esistenziali
socialiste. E’ giunto il momento di dare al cittadino
chiarezza e risposte concrete e soprattutto il diritto di
conoscere la matrice ideologica dei programmi proposti.
Altrimenti avremo solo un bel campo ricco di “fiori” e di
belle “piante”.
Fabio
Greco - Coordinatore di Bergamo
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News.... dalle Regioni: LIGURIA |
Il 26 a Sarzana iniziativa di SèL sul Mercato del
lavoro
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" Un
mercato del lavoro che cambia comporta maggiori diritti e
tutele per i Lavoratori " questo il tema
dell'incontro, promosso dal Movimento Socialismo
è Libertà di Sarzana, che si terrà il giorno
26 Novembre, alle ore 21.00, presso il centro "
Barontini" di Sarzana. Modereranno Stefano
Tomà Coord. Prov. SèL e Daniele Giangarè
Coord. Prov. Costituente Pse. Interverranno Daniele
Delbene, Giovanni Pardi Gruppo
Elaborazione Programmatica Provinciale SèL, Antonio
Galletti Gruppo Elaborazione Programmatica
Provinciale SèL, Cristian Ferrari Coord.
SèL Sarzana-Val di Magra, Esponenti del mondo Sindacale e
sarà lasciato ampio spazio agli interventi dei
partecipanti.
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Brevi News.... dalle Regioni |
Socialismo è Libertà
riunione
Regione Toscana
Si
sta organizzando una riunione organizzativa del
Movimento Socialismo è Libertà, per i prossimi
giorni, anche in Toscana. Per informazioni e
partecipazione contattare Sandro D'Agostino al
numero 3471736407.
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Il 28 Novembre Socialismo è Libertà in
Piemonte
Si
svolgerà Domenica 28 Novembre alle 15.30 a Vercelli
una prima riunione organizzativa del movimento
Socialismo è Libertà del Piemonte. Per ulteriori
informazioni contattare Giovanni Tressoldi al
numero 338 3403631 .
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News.... dalle Regioni: COSTITUENTE PSE |
Il 19 a
Parma
Riunione
Regionale Costituente PSE
Si
svolgerà Domenica
21
Novembre alle ore 12.00 un incontro
organizzativo della Costituente Pse del'Emilia Romagna.
All'incontro prenderanno parte Daniele Delbene,
Paolo Mora Resp. Costituente Pse Regionale,
Alessandro Cabianca Resp. Costituente Pse
Bologna, Andrea Pancaldi Resp. Costituente
Pse Imola ecc.
Per
maggiori informazioni 335 6371141.
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Rinnovata la Costituente PSE Siciliana In Sicilia, in attesa e per l'organizzazione dell'assemblea regionale di primavera (che sarà svolta contestualmente ad un Forum di tutti i giovani socialisti dell'Italia meridionale), si è proceduto al rinnovo delle cariche sociali: Dario Specchiale è stato nominato nuovo Coordinatore Regionale; Vito Fiorino Coord. Provinciale Palermo; Antonio Leanza Coord. Provinciale Catania ; Marco Mascellino Coordinatore Palermo città e Resp. Regionale Università; Francesco Perla Coord. Provinciale Agrigento. |
LETTERE
:
Scrivici : domanisocialista@libero.it
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Lettera
1
QUANDO LA
STORIA
"
SI SPOSA " CON LA POLITICA...
Caro direttore,
lo storico che ha
scelto il mestiere come "vocazione", si fa sempre
testimone e interprete del suo tempo e, dopo un'acuta
osservazione del presente, è in grado di interrogare il
passato, per poi decifrarne le risposte, rispettoso delle
diverse ragioni, e del modo in cui si è costruita la
tradizione.
Questo penso che
sia l'atteggiamento migliore per avviare quel difficile processo
volto alla comprensione della realtà, attraverso l'analisi
storica del passato.
E mi pare un valido
percorso da seguire per riuscire a comprendere meglio la società
nella quale viviamo, e, di conseguenza, anche le attuali e
spesso gravose questioni economiche e politiche.
Acquisire una
coscienza civile è operazione non sempre facile, ma
indispensabile per quei giovani che, come noi, si rifiutano di
essere semplici "comparse", o peggio ancora acritici
"spettatori", ma che al contrario desiderano essere
sempre di più "attori" dei processi di
cambiamento della nostra società.
Ecco perchè, da
giovane socialista, condivido pienamente il pensiero dell' on.
Rino Formica, e apprezzo molto le sue accurate analisi
storico-politiche.
L'ASSOCIAZIONE
SOCIALISMO è LIBERTA' "SI TRASFORMA IN UN MOVIMENTO DI
PENSIERO E DI AZIONE POLITICA PER UNIRE I SOCIALISTI INTERESSATI
AD INTERVENIRE PER SCUOTERE LA SINISTRA DA UN LUNGO
LETARGO".
Queste parole mi
paiono la splendida sintesi del pensiero che vi ho modestamente
espresso con questo contributo.
E' l'avvio di un
percorso lungo, difficile, ma possibile, grazie all'esperienza e
alla competenza politica dei grandi "maestri", e alla
vivacità e animosità di noi giovani "allievi".
Un caro saluto.
Elena
Orlando , Costituente Pse Catania
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Lettera
2
Dobbiamo accettare di
vivere nella
sofferenza ,
attanagliati dalla precarietà , senza attendere
qualche promessa dalle scoperte scientifiche ?
Caro
Direttore,
Anche
Giuliano Ferrara , come
altri illustri
personaggi importanti
della sua
statura culturale
e della sua enerazione
, dice di temere
il progresso scientifico
, specialmente
il progredire delle nuove
branche della
scienza , come le biotecnologie
e la genetica
,suppongo . E così , questo
fertile e facondo principe
del Foglio,
nonostante le sue inclinazioni
eterodosse ed
i suoi
atteggiamenti spregiudicati
viene a trovarsi schierato con
coloro che
vorrebbero fermare
il tempo e
l’evoluzione della
tecnologia. Questi io
li capisco e quasi li
giustifico perché dalla vita hanno
raccoltoabbondanti messi e gratificazioni di
varia natura
e quasi si sentono
soddisfatti e sono
contenti e della loro
esistenza e
di come vanno
le cose del mondo ; ma la stragrande maggioranza degli uomini
non vive
nell’età dell’oro
:quando non
si moriva ,non si
soffriva ,
come , con molta
credulità , si
va predicando da
certi pulpit. E allora
dobbiamo accettare di vivere
nella sofferenza ,
attanagliati dalla precarietà , senza attendere
qualche promessa dalle scoperte scientifiche ? Io
penso che da queste un qualche aiuto ci può arrivare e, senza
sconfinare nella utopia
chimerica , per la
prima volta
nella storia dell’uomo
la rivoluzione tecnologica
ci riserva
promesse importanti. Ecco
perché non condivido lo
scetticismo verso
la scienza dell’illustre
giornalista .
Oltre che dalla Bellezza ,
di cui parla
il Foscolo , anche dalla
ricerca “
le nate a
vaneggiar menti
mortali possono avere
il ristoro
dei loro mali
“ .
Distinti saluti . Ilario Favero |
Lettera 3
SE COSI' SARA' SPERO
DI MORIRE SOCIALISTA
Cari
Compagni,
Roma
14 marzo 2003,
<<…la capitale era avvolta in un’aria calda ma quella
avvertita nella sala dei Congressi di via Cavour, gremita di
vecchi e giovani compagni provenienti da tutte le parti del Paese,
riscaldava il cuore e soprattutto inumidiva gli occhi…>>
E’ ciò che scrissi in una mia opinione pubblicata in occasione
della nascita dell’Associazione Nazionale “ Socialismo è
Libertà”, Presidente On. Rino Formica.Quell’incontro fu il
risultato della costante e determinata volontà e soprattutto
della speranza di tanti socialisti della base e di alcuni
dirigenti che non accettavano e non accettano di vivere in una
società dove il socialismo, il vero socialismo è stato dissolto
dagli egoismi, dai personalismi,
da un sistema sociale basato solo ed esclusivamente sugli
interessi di mercato e dove l’ uomo per cui si sbandiera
solidarietà, per cui si scrivono carte sui suoi diritti
fondamentali ed inviolabili, dove c’è chi grida la sacralità
dell’embrione e se ne calpesta, subito dopo,
la dignità di vivere, dove l’essere umano è divenuto
carne da macello in guerre preventive e in guerre quotidiane dove
più che vivere si sopravvive barcamenandosi e dirigendosi verso
un futuro incerto ed oscuro.L’Associazione, nasceva con
l’intento, quindi, di ridare voce, presenza e forza all’idea
socialista con gli stessi valori ed ideali per i quali i padri
fondatori si unirono tanto tempo fa accomunati da un solo
determinato progetto: lavorare e lottare democraticamente per
costruire una società più giusta, ponendo al centro
dell’azione politica : l’uomo e il suo ambiente.Il 14 marzo
2003 si incontrarono uomini, donne e giovani che non si
definiscono soltanto socialisti, ma
con una vera coscienza socialista, convinti, dai tragici
fatti che si susseguono e che divengono sempre più minacciosi e
pericolosi, che oggi
più che mai c’è bisogno di socialismo, vero socialismo.Per
questo l’ Associazione Socialismo è Libertà , il 25 e il 26
ottobre u.s. nel Palazzetto delle Carte Geografiche in Roma, è
divenuta Movimento Politico.Checchè se ne dica della e sulla
politica è e rimane l’unico mezzo democratico per costruire una
società migliore e più giusta . Ecco quindi la necessità di
unire il maggior numero di socialisti, per ritrovare e dare il
vero significato ad un mezzo logorato da un uso ed abuso
improprio.E’ imperativo prendere coscienza che la
globalizzazione economica ha reso tutti interdipendenti e
reciprocamente vulnerabili, come dice il sociologo Bauman:
<<…non basta assicurare a tutti cibo e acqua: molte
iniquità ieri “tollerabili” oggi non lo sono più, la
modernità è arrivata, si è fatta conoscere in tre quarti del
mondo, dunque tante ingiustizie prima ritenute “inevitabili”
vengono avvertite come “inaccettabili, gli obiettivi coincidono
o ci prendiamo cura della dignità di ognuno, nel pianeta, o
moriremo insieme. Ora è indispensabile il socialismo non come
modello alternativo di società ma come un coltello affilato
premuto contro le eclatanti ingiustizie della società, una voce
della coscienza finalizzata a indebolire la presunzione e l’autoadorazione
dei dominanti>>. In
questo scenario non vi è più posto per le deleterie e insensate
diaspore, per le inutili chiacchiere di bottega, ormai palesi
copertine di orticelli e comode poltrone, altrimenti come afferma
Bauman o ci sarà il socialismo oppure moriremo insieme…,
insieme a chi della vita, quella vera, ha solo un pallido
ricordo.Il Movimento
politico di Socialismo è libertà nasce dalla certezza
dell’idea socialista e dalla speranza, di quella speranza,
che come dice Sant’Agostino, ha due bellissimi figli: lo
sdegno e il coraggio. Sdegno per le cose come sono, e coraggio per
cambiarle… per
cambiarle veramente. Se così sarà, spero di morire socialista. Anna Prato - Socio Fondatore Socialismo è Libertà - Lecce
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Lettera 4
I VARI
BOSELLI SUPERANO IL SOCIALISMO RIFORMISTA E AD APPROPRIARSENE
ARRIVANO I SALVI
Caro
direttore,
le
scrivo perché troppo forte è lo sdegno, troppo il disagio e
lo smarrimento che ho provato nell’apprendere, qualche
settimana fa, la notizia dell’autocandidatura di un tale
Salvi Cesare come candidato “socialista” alle primarie del
centrosinistra.Che ipocrisia!Di quale socialismo parla l’on.
Salvi? Forse di quello reale? E’ bene che lo specifichi.E’
bene che la smettano certi politici di reinterpretare e di
oltraggiare la storia del Socialismo Italiano e la sua
evoluzione culturale minandone finanche quella futura.E’
davvero disarmante che nessun politologo abbia proferito
parola, che nessun politico sia insorto, che nessun interprete
del nostrano riformismo abbia frenato questo scempio. Invero
a quel tale Salvi, consiglierei di candidarsi si a leader di
una coalizione, visto il fervore e il trasporto che trasmette
nelle tematiche a lui care, ma non quella del centrosinistra:
è alla GUE europea che dovrebbe puntare! Mi
permetto di ricordare che il Socialismo è un’idea che si
pratica giorno dopo giorno, approntando soluzioni il più
possibile laico-riformiste alle grandi scelte sociali,
politiche ed economiche. Mi
domando quando e in che occasione l’ on. Salvi abbia dato
prova di questa sua verve riformista: forse promuovendo il
referendum per l’ estensione dell’art.18 alle imprese con
meno di 15 dipendenti? O
forse andando in giro per l’Italia a dire di dover abrogare
la legge Biagi? Il
Principe De Curtis gli direbbe: “Ma mi faccia il
piacere!”!! Faccio
appello al buonsenso riformista affinché qualcuno si faccia
avanti, non tanto per sfidare Prodi che ha già vinto, quanto
per far capire agli italiani che il Socialismo è stato ed è
cosa nettamente diversa da quello, mi consenta
“pseudo-new-bolscevico” caro al capo della corrente
“Sinistra DS per il socialismo”, affinché lo si difenda
da questi tentativi di indebita appropriazione; altrimenti
correrebbe il rischio di subire le torture
politico-ideologiche con le quali in questi ultimi anni è
stata ripetutamente “violentata” la nobile tradizione del
liberalismo italiano (incredibilmente nelle mani di quattro
catto-conservatori). Le
chiedo direttore di sensibilizzare sull’argomento gli
storici interpreti del socialismo italiano (i vari Amato,
Ruffolo, Spini, Signorile, Formica) visto che lo SDI con la
sua antidemocraticità interna non corrisponde certo a un
modello di partito riformista, inoltre il suo presidente
Borselli (parisiano d.o.c.) è più prodiano che riformista;
visto che il NUOVO PSI è schierato addirittura nel
centrodestra (è ho detto tutto). Avremmo potuto sperare nel
buon Fassino, ma è troppo impegnato a preparare il suo
congresso per intervenire; inoltre anche se oggi è tra i più
riformisti, egli proviene da un’altra tradizione e in più
è anch’egli tra i Grandi Elettori di Prodi. A
questo punto, ahimè, teniamoci stretto il Professore, un
democristiano che tempo fa Cossiga definì un “gesuita”... Bè….rebus sic stantibus….meglio un gesuita che un manicheo. Marco Lamonica - Eboli (SA)
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Lettera 5
LE SOLITE FIGURACCE ALL'
ITALIANA
Pensare
di sostituire il Prof. Monti con Buttiglione è stata veramente
una pensata disastrosa (alla Berlusconi). Motivi:
serietà, capacità,
intelligenza e, cosa importante, la laicità del Prof. Monti,
direi proprio altra elevatura culturale. Ma
Buttiglione rappresenta il clero, la chiesa e a cosa si può
pensare se non a una mossa strategica per recuperare spazio a
favore della Chiesa stessa, così mentre si critica e si
demonizzano le altre religioni, ci troviamo con un inizio di
“guerra santa alla cattolica” Mi
auguro che i rappresentanti italiani al Parlamento Europeo non
“piangano” se non venisse eletto, sarebbe disastroso per le
politiche a favore delle famiglie, delle coppie di fatto e tutto
quello che riguarda la vita intima delle persone, già in Italia
siamo costrette-i a sopportarci idee e proposte, che purtroppo
diventano legge, e che ci porteranno ad una nuova forma di
oscurantismo se tutti gli altri gruppi politici non riescono o
non vogliono bloccare questa anti-cultura mascherata di
perbenismo.Ma pensiamo ai titoli di giornale che questa mattina
(12-10-2004) riportano il fatto facendo passare quanto avvenuto
come un
“complotto politico” organizzato…. ma da chi? Il Mondo va
avanti, siamo stufi di un passato(secoli) che ci vogliono
riproporre a tutti i costi.Il disastro Italia è la prova di
quanto le politiche che riguardano la vita delle singole persone
siano sbagliate, questo non vuol dire anarchia, significa
rispetto nei confronti delle persone stesse. Lo Stato deve
garantire tutti in egual misura, figuriamoci il Parlamento
Europeo che vede a confronto molti modi di pensare, altre
culture, seppur europee e quindi con basi simili anche dal punto
di vista religioso.
Lorenza
Birindelli - Pavia
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