"ULTIME NEWS" 
18 Novembre 2004  - da Stampare e distribuire -

SèL nei prossimi giorni sarà convocata la Direzione Nazionale
 
 
Dopo la trasformazione da Associazione a Movimento di Azione Politica la Direzione Nazionale sarà il momento di avvio del processo politico
 
News.... : IL TRAMONTO DEL PARTITO RIFORMISTA DI PRODI & C.
 
dal Riformista
di Emanuele Macaluso

TESSERAMENTI. VECCHIE RIMEMBRANZE E NUOVE DELUSIONI  

La conversione di Manca segna il tramonto
 del Partito Riformista

Il problema non è la sua adesione,ma il progetto politico di chi l’ha accolto

Enrico Manca ha pubblicato su questo giornale , un lungo articolo per spiegarci le ragioni per cui lascia il piccolo partito socialista di Boselli  e transita nella Margherita. Prima di fare alcune osservazioni , sul piano politico, al suo scritto, vorrei chiedere umilmente a Manca di risparmiarci lo spettacolo, già messo in scena in altri casi, di vederlo in chiesa a confessarsi, e inginocchiato a prendere la comunione, come solenne conferma di una conversione che coinvolge anche l’anima. Lo dico perché ho rispetto per le conversioni religiose, che non dovrebbero coincidere con le conversioni politiche, e per i cattolici che fanno politica ispirandosi allo loro fede, senza pretendere di imporla con le leggi dello Stato a chi credente non è.A questo proposito nel corso della mia lunga vita politica ho stampati nella memoria due personagi della Sicilia anni 50, entrambi al vertice della DC dell’Isola. Lunedì prossimo vado a Palermo a presentare un ponderoso libro, edito dall’Assemblea Regionale Siciliana, in cui sono raccolti scritti e discorsi dell’onorevole Giuseppe Alessi, primo presidente della Regione eletto nel 1947, in occasione del centesimo anniversario della sua nascita, con lui presente e dialogante. Un dialogo, quello con Alessi, iniziato negli anni del fascismo e fatto anche di forti scontri politici, come si evince dalla lettura di alcune vicende parlamentari pubblicate nel volume. Ricordo a Caltanisetta primi anni quaranta, Alessi che predicava in chiesa, lottava contro il fascismo , e faceva brillantemente l’avvocato. Sessantacinque anni dopo ha le stesse vocazioni: popolare, sturziano e democristiano.Negli anni cinquanta mi scontrai con un altro democristiano , l’Onorevole Giuseppe La Loggia, terzo presidente della Regione, dopo Alessi e Restivo. Spesso la domenica , tra via Libertà e via Duca della Verdura , lo incontravo con il messale nero e grande, ostentato tra le mani come un trofeo, mentre si recava  in chiesa per ascoltare la messa. Quel La Loggia ( padre dell’attuale ministro , e figlio di Enrico, professore, laico e massone ) fu laicamente il primo segretario del partito liberale ad Agrigento. Il che, con il messale e la comunione , non c’entrava nulla. Era diventato democristiano , come altri, perché lo scudo crociato era il partito più grande e di governo.Questa lunga digressione non è fuori tema, anche se la Margherita non è un grande partito e non è ancora al governo, ma vuole qualificarsi come partito moderato di centro concorrenziale con altre formazioni centriste della Casa delle Libertà nell’interpretare ( mettiamola così ) le politiche gradite alla chiesa.Veniamo alle questioni politiche sollevate da Manca, il quale dice di << riconoscersi  nell’eredità, nella cultura e nelle tradizioni delle correnti di pensiero cattolico-popolare socialista-liberale e liberal-democratica.>>. Le stesse parole usate da Bondi e Adornato per preparare il loro minestrone con Fi, Udc socialisti di De Michelis e altri contorni vari. Ma  - ecco il punto nevralgico toccato da Manca- << oggi in Italia si impone un riformismo straordinario >>. Occhetto nel 1990 voleva il <<riformismo forte>>, Folena oggi lo vuole riformismo e radicalità, come Cofferati.Aggettivare il riformismo non serve, l’inflazione non lo consente più. Servono idee e fatti : e questi non ci sono. Non ci sono nello scritto di Manca, il quale ritiene che il partito riformista ( e prima ancora la Federazione , di cui si parla anche nella mozione Fassino ), non si fa e non si farà,  perché i Ds non hanno nemmeno avviato una fase di << rifondazione costituente >> del riformismo italiano << recuperando così anche la tradizione del socialismo italiano >>. Lo SDI è troppo piccolo per farlo. E quindi quella tradizione la recupererà la Margherita ? Lasciamo perdere.Tuttavia , una domanda si impone : il gruppo dirigente della Margherita, accogliendo con queste motivazioni l’adesione di Manca e dei suoi amici, ha chiuso ogni prospettiva -ancora vagheggiata da Fassino e da Morando – del Partito Riformista unitario. Anzi, lo stesso Manca conclude così il suo articolo : << La Margherita , appare come il partito riformista oggi possibile>>. Il problema non è quindi Manca, ma la Margherita che lo accoglie, identificata  come l’unica possibilità di partito riformista. Ed è il problema di chi ancora , nei Ds, insegue il miraggio del partito riformista unitario.

 
 News.... dalle Regioni : UMBRIA
 
Dopo la Calabria anche l'Umbria ritrova i socialisti uniti
 
Le anime socialiste ritrovano l'unità bocciando il Listone !

dalla :

di Gianfranco Ricci PERUGIA

 
Le anime dei socialisti umbri avvertono il richiamo delle radici. E nel giorno programmato per fare la conta di chi ha voglia di unità, Giorgio Casoli, strenuo tessitore di un appassionato rammendo, registra adesioni insperate. Al suo appuntamento rispondono perfino significativi rappresentanti del Nuovo Psi, esponenti dei movimenti di Claudio Signorile (Pietro Spadoni, Giancarlo Armenia) e Rino Formica (Walter Biscotti, nel riquadro). Quindi, davvero inattesi, gli ambasciatori dei Circoli Rosselli, Turati e Nenni, passati, più di un anno fa, nelle file della Margherita. Presente in forze, poi, lo Sdi, con la vice segretaria regionale Maria Luisa Palermo, e con Rita Ascani, Silvano Rometti, Giancarlo Meilleur, Massimo Buconi. Insomma i testimoni di quel partito che negli anni ’90 raccoglieva in Umbria quasi 100 mila voti. Pur nell’ambito di alcuni distinguo, l’ampio dibattito ha sfornato posizioni unitarie nette. «No alla federazione ulivista, no al listone, sì ad un sistema elettorale proporzionale». Per i giovani c’è l’ok dell’universitario Carlo Stocchi. Clamorose le dichiarazioni del social-margherito Ubaldo Notari: «Non aderiamo alle operazioni di Prodi che vuole sciogliere il centrosinistra. Noi seguiamo con auspici lo sforzo di ricomporre il patrimonio di ogni socialista». Significativa anche la posizione dei socialisti di De Michelis: con Stefano Moretti partecipano ai vertici romani della Cdl, eppure con Gregorio Iannoni, Stefano Fatale non solo partecipano alle riunioni della sinistra, ma chiedono il pagamento di cambiali politico-istituzionali ancora non onorate. E chiariscono che, «stante le particolarità umbra», hanno avuto dai vertici italiani il permesso di scegliere in piena autonomia. Luisa Palermo incarta e promette che le cambiali saranno onorate. Resta cauta sul listone perché «dobbiamo misurarci con i capi nazionali dello Sdi». E se Boselli emanasse l’ordine di schierarsi con Prodi? Precisa Buconi: «Ci riuniremo in conclave e valuteremo se obbedire o decidere da soli». Precisa: «I nostri nemici non stanno solo a destra». Il formichiano Biscotti rincara la dose: «Il listone sarebbe un’assurda marmellata». Ed il social-liberale Giancarlo Seri lo definisce «un calderone di gente che nulla ha da dividere con noi». Conlusione:«Sono rincuorato» scandisce Giorgio Casoli. «Riscontro voglia di andare avanti. Tutti vogliamo l’unità». Al prossimo incontro, recependo l’indicazione dell’avvocato Mucci, sarà definita una commissione incaricata di stilare il programma dei social-riformisti umbri.

            

 
 News.... dalle Regioni : SICILIA
 
SèL: IL 4 Dicembre a Catania
 

 

C'E' FUTURO PER IL SOCIALISMO LIBERO ?
 
"C'E' FUTURO PER IL SOCIALISMO LIBERO?" questo il tema di un incontro promosso da Socialismo é Libertà - Sicilia per il 4 dicembre p.v. ore 16.00 presso l'hotel Nettuno di Catania, che vedrà la presenza dell'On. Rino Formica del Sen. Emanuele Macaluso e di Daniele Delbene (Presidente nazionale Costituente PSE).
 News.... dalle Regioni : LOMBARDIA
 
SèL: FORUM SOCIALISTA REGIONALE IL 27 NOVEMBRE
 
Socialismo è Libertà si mobilita in Lombardia
 

Si svolgerà Sabato 27 Novembre a Milano il forum di tutte le anime Socialiste della Lombardia promosso da Socialismo è Libertà. E intanto si stanno costituendo i coordinamenti provinciali su tutto il territorio. Già Costituiti Milano, Cremona, Bergamo, Monza e nei prossimi giorni toccherà a Pavia, Brescia, Lecco e Como e in seguito sono previste le costituzioni dei coordinamenti nelle restanti province.
Il forum si terrà Sabato 27 Novembre, alle ore 10.30, presso la UIL,
Camera Sindacale Provinciale di Milano, in via Campanini 7.
 

Ai socialisti della Lombardia
 
Stiamo attraversando un periodo di sostanziale riequilibrio dei rapporti tra le formazioni politiche nel nostro Paese.
E' certamente una fase storica confusa in cui le identità tradizionali, rese minoritarie dall'avvento della c.d. seconda repubblica, sono nuovamente percepite come necessarie a fronte della mancanza di proposta delle compagini che ne hanno preso il posto.
Si aprono dunque spazi per una sintesi nuova ed articolata della proposta Socialista Italiana e Lombarda, spazi davanti ai quali non esistono alibi di sorta: l'antisocialismo oggi infatti è residuale e marginale nei due poli e sostanzialmente inesistente tra gli elettori. Abbiamo un' occasione che potrà essere, strategicamente quanto tatticamente, decisiva e che non sappiamo se, qualora non la cogliessimo, si ripresenterà.
Vi invitiamo pertanto ad un forum aperto e franco tra le diverse anime del Socialismo Lombardo, finalizzato alla costruzione di una presenza e di una proposta Socialista unitaria alle prossime elezioni regionali.
                                                                                                Tomaso Greco - Coord. Regionale Socialismo è Libertà
Coordinamento di Socialismo è Libertà a Cremona
 

 
Virginio Venturelli è il nuovo Coordinatore Provinciale di Cremona.
Del direttivo del Coordinamento fanno parte: Dovera Pinuccio – Dossena Gianni - Fontanella Nicola- Franceschini Mario Fiammelli Bruno Invernici Adriano Rancati Costantino - Verdelli Francesco – Spinelli Luciano. 
 Sulla base dei documenti fondativi nazionali e regionali, in data 6-11-04 anche nella nostra provincia, si è costituito il Movimento  Socialismo è Libertà. Obiettivo fondamentale della iniziativa è quello di unire ovunque i socialisti interessati a scuotere la sinistra dal lungo letargo in cuiversa, senza proposte né identità.Un movimento e non un partito, apertamente impegnato affinchè il socialismo italiano abbia il ruolo che merita, sappia dialogare con il centro, ma altrettanto pienamente sia legittimato ad aspirare ad essere maggioranza di governoSocialismo è Libertà si rivolge ai tanti elettori disorientati e delusi dalle attuali forze politiche. Miriamo alla formazione di una forza socialista autonoma nel centro-sinistra, che si distingua per la qualità delle proprie proposte.Intendiamo concentrare i nostri sforzi e ricercare nuove energie nell’area della cultura, della sofferenza, dei deboli e degli esclusi dalla ricchezza.Il futuro del socialismo italiano non sta nel generico listone riformista dell’Ulivo, né tanto meno nello schieramento di centro-destra. Le ormai prossime elezioni Regionali del 2005, rappresentano una nuova eimportante opportunità di riflessione per tutti.Al riguardo riteniamo urgente un incontro a livello regionale tra tuttii soggetti disponibili a percorrere la strada indicata, e ci appelliamo ai socialisti cremonesi, perché non ripetano i recenti errori, ma portino finalmente alla coalizione del centro-sinistra, il valoreaggiunto della loro presenza e unità. 
 
                                                                                            IL Coordinatore Provinciale Virginio Venturelli.
 
 
SèL Coordinamento Provinciale di Milano
   Enrico Landoni è il nuovo Coordinatore Provinciale di Milano. Landoni ha dichiarato che si impegnerà sotto un duplice profilo, da un lato la sfida di partecipare come soggetto politico attivo alla politica del capoluogo lombardo, dall'al.tro quello di riportare la sensibilità Socialista nei luoghi centrali della Cultura milanese.
 
 
Coordinamento Provinciale di Monza

  Si è svolto nei giorni scorsi la presentazione del Movimento Socialismo è Libertà a Monza. Al termine è stato nominato Francesco Manigrasso Coordinatore Provinciale al quali si affiancano altre otto persone in qualità di membri del Direttivo. ( Forniremo maggiori informazioni nella prossima edizione ).
 
 
 
 
Dal Coordinamento SèL di Bergamo

 “Credo che costruire un Movimento Socialista nel solco della tradizione storica del socialismo italiano non significa affatto ridare vita al vecchio PSI. Negli oltre 10 anni passati dalla sua scomparsa, l’Italia e il mondo sono cambiati in maniera radicale. Un Movimento Socialista per propria indole deve dare risposte concrete alle esigenze e ai problemi di oggi non a quelli di ieri. Ecco perché aderisco con entusiasmo e forte partecipazione al progetto politico di “Socialismo è Liberta” in quanto meno interessato a valorizzare un passato che non ritornerà e più incline a saper cogliere le nuove contraddizioni prodotte da antiche e recenti fratture sociali formulando un'unica e concreta risposta socialista. Sono profondamente convinto che anche a Bergamo ci siano i margini operativi per tessere una rete che coinvolga con rispetto i compagni dello SDI, meritevoli di aver difeso a lungo una posizione di sinistra, i compagni di “Unità socialista” sensibili alla necessità di unità e i socialisti che sono finiti in Forza Italia o nel Nuovo PSI, perché non vi è più la necessità e alcuna giustificazione per restare in una collocazione innaturale avversa alle stesse ragioni esistenziali socialiste. E’ giunto il momento di dare al cittadino chiarezza e risposte concrete e soprattutto il diritto di conoscere la matrice ideologica dei programmi proposti. Altrimenti avremo solo un bel campo ricco di “fiori” e di belle “piante”.
 
                             Fabio Greco - Coordinatore di Bergamo
 
 News.... dalle Regioni: LIGURIA
 
Socialismo è Liberta di Sazana organizza un iniziativa sul lavoro
 
Il 26 a Sarzana iniziativa di SèL sul Mercato del lavoro
 

 

" Un mercato del lavoro che cambia comporta maggiori diritti e tutele per i Lavoratori " questo il tema dell'incontro, promosso dal Movimento Socialismo è Libertà di Sarzana, che si terrà il giorno 26 Novembre, alle ore 21.00, presso il centro " Barontini" di Sarzana. Modereranno Stefano Tomà Coord. Prov. SèL e Daniele Giangarè Coord. Prov. Costituente Pse. Interverranno Daniele Delbene, Giovanni Pardi Gruppo Elaborazione Programmatica Provinciale SèL, Antonio Galletti Gruppo Elaborazione Programmatica Provinciale SèL, Cristian Ferrari Coord. SèL Sarzana-Val di Magra, Esponenti del mondo Sindacale e sarà lasciato ampio spazio agli interventi dei partecipanti.
 
 Brevi News.... dalle Regioni
 
Socialismo è Libertà
riunione
Regione Toscana

 Si sta organizzando una riunione organizzativa del Movimento Socialismo è Libertà, per i prossimi giorni, anche in Toscana. Per informazioni e partecipazione contattare Sandro D'Agostino al numero 3471736407. 

 

Il 28 Novembre Socialismo è Libertà in Piemonte
 Si svolgerà Domenica 28 Novembre alle 15.30 a Vercelli una prima riunione organizzativa del movimento Socialismo è Libertà del Piemonte. Per ulteriori informazioni contattare Giovanni Tressoldi al numero 338 3403631 .
 
 
 
 News.... dalle Regioni: COSTITUENTE PSE
 
Il 19 a Parma
Riunione Regionale Costituente PSE

 Si svolgerà Domenica 21 Novembre alle ore 12.00 un incontro organizzativo della Costituente Pse del'Emilia Romagna. All'incontro prenderanno parte Daniele Delbene, Paolo Mora Resp. Costituente Pse Regionale, Alessandro Cabianca Resp. Costituente Pse Bologna, Andrea Pancaldi Resp. Costituente Pse Imola ecc.
Per maggiori informazioni 335 6371141.

 

Rinnovata la Costituente PSE Siciliana


In Sicilia, in attesa e per l'organizzazione dell'assemblea regionale di primavera (che sarà svolta contestualmente ad un Forum di tutti i giovani socialisti dell'Italia meridionale), si è proceduto al rinnovo delle cariche sociali: Dario Specchiale è stato nominato nuovo Coordinatore Regionale; Vito Fiorino Coord. Provinciale Palermo; Antonio Leanza Coord. Provinciale Catania ; Marco Mascellino Coordinatore Palermo città e Resp. Regionale Università; Francesco Perla Coord. Provinciale Agrigento.
 
 
  LETTERE :                                 Scrivici : domanisocialista@libero.it
 
 Lettera 1

 
QUANDO LA STORIA
" SI SPOSA " CON LA POLITICA...
 
 
Caro direttore,
lo storico che ha scelto il mestiere come "vocazione", si fa sempre testimone e interprete del suo tempo e, dopo un'acuta osservazione del presente, è in grado di interrogare il passato, per poi decifrarne le risposte, rispettoso delle diverse ragioni, e del modo in cui si è costruita la tradizione.
Questo penso che sia l'atteggiamento migliore per avviare quel difficile processo volto alla comprensione della realtà, attraverso l'analisi storica del passato.
E mi pare un valido percorso da seguire per riuscire a comprendere meglio la società nella quale viviamo, e, di conseguenza, anche le attuali e spesso gravose questioni economiche e politiche.
Acquisire una coscienza civile è operazione non sempre facile, ma indispensabile per quei giovani che, come noi, si rifiutano di essere semplici "comparse", o peggio ancora acritici "spettatori", ma che al contrario desiderano essere sempre di più "attori" dei processi di cambiamento della nostra società.
Ecco perchè, da giovane socialista, condivido pienamente il pensiero dell' on. Rino Formica, e apprezzo molto le sue accurate analisi storico-politiche.
L'ASSOCIAZIONE SOCIALISMO è LIBERTA' "SI TRASFORMA IN UN MOVIMENTO DI PENSIERO E DI AZIONE POLITICA PER UNIRE I SOCIALISTI INTERESSATI AD INTERVENIRE PER SCUOTERE LA SINISTRA DA UN LUNGO LETARGO".
Queste parole mi paiono la splendida sintesi del pensiero che vi ho modestamente espresso con questo contributo.
 
E' l'avvio di un percorso lungo, difficile, ma possibile, grazie all'esperienza e alla competenza politica dei grandi "maestri", e alla vivacità e animosità di noi giovani "allievi".
 
Un caro saluto.
 
Elena Orlando , Costituente Pse Catania
 
Lettera 2

Dobbiamo accettare di vivere  nella sofferenza , attanagliati dalla precarietà , senza attendere  qualche promessa dalle scoperte scientifiche ?
 
Caro  Direttore,
Anche   Giuliano Ferrara , come    altri  illustri   personaggi  importanti della   sua   statura  culturale e della sua  enerazione , dice di  temere  il progresso  scientifico  ,  specialmente  il progredire delle nuove  branche della   scienza , come le biotecnologie    e la  genetica  ,suppongo . E così , questo  fertile e facondo principe  del  Foglio, nonostante le sue inclinazioni    eterodosse   ed   i  suoi atteggiamenti spregiudicati  viene a trovarsi schierato  con   coloro    che  vorrebbero  fermare  il  tempo e  l’evoluzione  della  tecnologia. Questi io li capisco e quasi  li  giustifico perché dalla vita hanno  raccoltoabbondanti messi e gratificazioni di  varia    natura    e quasi si  sentono soddisfatti e  sono   contenti e della loro  esistenza  e  di come  vanno le cose del mondo ; ma la stragrande maggioranza degli uomini  non  vive nell’età  dell’oro  :quando  non si moriva  ,non   si  soffriva   , come ,  con molta credulità ,   si va  predicando da certi pulpit. E  allora  dobbiamo accettare di vivere  nella sofferenza  , attanagliati dalla precarietà , senza attendere  qualche promessa dalle scoperte scientifiche ?  Io penso che da queste un qualche aiuto ci può arrivare e, senza sconfinare nella   utopia   chimerica , per  la   prima  volta   nella storia  dell’uomo  la rivoluzione tecnologica  ci  riserva promesse importanti.  Ecco perché non condivido  lo scetticismo  verso la scienza  dell’illustre giornalista  .  Oltre che dalla Bellezza ,  di cui  parla il Foscolo , anche  dalla  ricerca     le nate  a vaneggiar  menti mortali possono  avere il  ristoro  dei loro  mali “  .

Distinti  saluti  . 

Ilario  Favero 

 

 
 Lettera 3

 SE COSI' SARA' SPERO DI MORIRE SOCIALISTA
 
Cari Compagni,

Roma  14 marzo  2003, <<…la capitale era avvolta in un’aria calda ma quella avvertita nella sala dei Congressi di via Cavour, gremita di vecchi e giovani compagni provenienti da tutte le parti del Paese, riscaldava il cuore e soprattutto inumidiva gli occhi…>> E’ ciò che scrissi in una mia opinione pubblicata in occasione della nascita dell’Associazione Nazionale “ Socialismo è Libertà”, Presidente On. Rino Formica.Quell’incontro fu il risultato della costante e determinata volontà e soprattutto della speranza di tanti socialisti della base e di alcuni dirigenti che non accettavano e non accettano di vivere in una società dove il socialismo, il vero socialismo è stato dissolto dagli egoismi, dai personalismi,  da un sistema sociale basato solo ed esclusivamente sugli interessi di mercato e dove l’ uomo per cui si sbandiera solidarietà, per cui si scrivono carte sui suoi diritti fondamentali ed inviolabili, dove c’è chi grida la sacralità dell’embrione e se ne calpesta, subito dopo,  la dignità di vivere, dove l’essere umano è divenuto carne da macello in guerre preventive e in guerre quotidiane dove più che vivere si sopravvive barcamenandosi e dirigendosi verso un futuro incerto ed oscuro.L’Associazione, nasceva con l’intento, quindi, di ridare voce, presenza e forza all’idea socialista con gli stessi valori ed ideali per i quali i padri fondatori si unirono tanto tempo fa accomunati da un solo determinato progetto: lavorare e lottare democraticamente per costruire una società più giusta, ponendo al centro dell’azione politica : l’uomo e il suo ambiente.Il 14 marzo 2003 si incontrarono uomini, donne e giovani che non si definiscono soltanto socialisti, ma  con una vera coscienza socialista, convinti, dai tragici fatti che si susseguono e che divengono sempre più minacciosi e pericolosi, che  oggi più che mai c’è bisogno di socialismo, vero socialismo.Per questo l’ Associazione Socialismo è Libertà , il 25 e il 26 ottobre u.s. nel Palazzetto delle Carte Geografiche in Roma, è divenuta Movimento Politico.Checchè se ne dica della e sulla politica è e rimane l’unico mezzo democratico per costruire una società migliore e più giusta . Ecco quindi la necessità di unire il maggior numero di socialisti, per ritrovare e dare il vero significato ad un mezzo logorato da un uso ed abuso improprio.E’ imperativo prendere coscienza che la globalizzazione economica ha reso tutti interdipendenti e reciprocamente vulnerabili, come dice il sociologo Bauman: <<…non basta assicurare a tutti cibo e acqua: molte iniquità ieri “tollerabili” oggi non lo sono più, la modernità è arrivata, si è fatta conoscere in tre quarti del mondo, dunque tante ingiustizie prima ritenute “inevitabili” vengono avvertite come “inaccettabili, gli obiettivi coincidono o ci prendiamo cura della dignità di ognuno, nel pianeta, o moriremo insieme. Ora è indispensabile il socialismo non come modello alternativo di società ma come un coltello affilato premuto contro le eclatanti ingiustizie della società, una voce della coscienza finalizzata a indebolire la presunzione e l’autoadorazione dei dominanti>>. In questo scenario non vi è più posto per le deleterie e insensate diaspore, per le inutili chiacchiere di bottega, ormai palesi copertine di orticelli e comode poltrone, altrimenti come afferma Bauman o ci sarà il socialismo oppure moriremo insieme…, insieme a chi della vita, quella vera, ha solo un pallido ricordo.Il  Movimento politico di Socialismo è libertà nasce dalla certezza dell’idea socialista e dalla speranza, di quella speranza,  che come dice Sant’Agostino, ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Sdegno per le cose come sono, e coraggio per cambiarle…  per cambiarle veramente.

Se così sarà, spero di morire socialista.

Anna Prato - Socio Fondatore Socialismo è Libertà - Lecce

 

 

Lettera 4

 
I VARI BOSELLI SUPERANO IL SOCIALISMO RIFORMISTA E AD APPROPRIARSENE ARRIVANO I SALVI
 
Caro direttore,

le scrivo perché troppo forte è lo sdegno, troppo il disagio e lo smarrimento che ho provato nell’apprendere, qualche settimana fa, la notizia dell’autocandidatura di un tale Salvi Cesare come candidato “socialista” alle primarie del centrosinistra.Che ipocrisia!Di quale socialismo parla l’on. Salvi? Forse di quello reale? E’ bene che lo specifichi.E’ bene che la smettano certi politici di reinterpretare e di oltraggiare la storia del Socialismo Italiano e la sua evoluzione culturale minandone finanche quella futura.E’ davvero disarmante che nessun politologo abbia proferito parola, che nessun politico sia insorto, che nessun interprete del nostrano riformismo abbia frenato questo scempio.

Invero a quel tale Salvi, consiglierei di candidarsi si a leader di una coalizione, visto il fervore e il trasporto che trasmette nelle tematiche a lui care, ma non quella del centrosinistra: è alla GUE europea che dovrebbe puntare!

Mi permetto di ricordare che il Socialismo è un’idea che si pratica giorno dopo giorno, approntando soluzioni il più possibile laico-riformiste alle grandi scelte sociali, politiche ed economiche.

Mi domando quando e in che occasione l’ on. Salvi abbia dato prova di questa sua verve riformista: forse promuovendo il referendum per l’ estensione dell’art.18 alle imprese con meno di 15 dipendenti?

O forse andando in giro per l’Italia a dire di dover abrogare la legge Biagi?

Il Principe De Curtis gli direbbe: “Ma mi faccia il piacere!”!!

Faccio appello al buonsenso riformista affinché qualcuno si faccia avanti, non tanto per sfidare Prodi che ha già vinto, quanto per far capire agli italiani che il Socialismo è stato ed è cosa nettamente diversa da quello, mi consenta “pseudo-new-bolscevico” caro al capo della corrente “Sinistra DS per il socialismo”, affinché lo si difenda da questi tentativi di indebita appropriazione; altrimenti correrebbe il rischio di subire le torture politico-ideologiche con le quali in questi ultimi anni è stata ripetutamente “violentata” la nobile tradizione del liberalismo italiano (incredibilmente nelle mani di quattro catto-conservatori).

Le chiedo direttore di sensibilizzare sull’argomento gli storici interpreti del socialismo italiano (i vari Amato, Ruffolo, Spini, Signorile, Formica) visto che lo SDI con la sua antidemocraticità interna non corrisponde certo a un modello di partito riformista, inoltre il suo presidente Borselli (parisiano d.o.c.) è più prodiano che riformista; visto che il NUOVO PSI è schierato addirittura nel centrodestra (è ho detto tutto). Avremmo potuto sperare nel buon Fassino, ma è troppo impegnato a preparare il suo congresso per intervenire; inoltre anche se oggi è tra i più riformisti, egli proviene da un’altra tradizione e in più è anch’egli tra i Grandi Elettori di Prodi.

A questo punto, ahimè, teniamoci stretto il Professore, un democristiano che tempo fa Cossiga definì un “gesuita”...

Bè….rebus sic stantibus….meglio un gesuita che un manicheo.

Marco Lamonica - Eboli (SA)

 

 
 Lettera 5

 
LE SOLITE FIGURACCE ALL' ITALIANA 

Pensare di sostituire il Prof. Monti con Buttiglione è stata veramente una pensata disastrosa (alla Berlusconi).

Motivi: serietà,  capacità, intelligenza e, cosa importante, la laicità del Prof. Monti, direi proprio altra elevatura culturale.

Ma Buttiglione rappresenta il clero, la chiesa e a cosa si può pensare se non a una mossa strategica per recuperare spazio a favore della Chiesa stessa, così mentre si critica e si demonizzano le altre religioni, ci troviamo con un inizio di “guerra santa alla cattolica”

Mi auguro che i rappresentanti italiani al Parlamento Europeo non “piangano” se non venisse eletto, sarebbe disastroso per le politiche a favore delle famiglie, delle coppie di fatto e tutto quello che riguarda la vita intima delle persone, già in Italia siamo costrette-i a sopportarci idee e proposte, che purtroppo diventano legge, e che ci porteranno ad una nuova forma di oscurantismo se tutti gli altri gruppi politici non riescono o non vogliono bloccare questa anti-cultura mascherata di perbenismo.Ma pensiamo ai titoli di giornale che questa mattina (12-10-2004) riportano il fatto facendo passare quanto avvenuto come  un “complotto politico” organizzato…. ma da chi? Il Mondo va avanti, siamo stufi di un passato(secoli) che ci vogliono riproporre a tutti i costi.Il disastro Italia è la prova di quanto le politiche che riguardano la vita delle singole persone siano sbagliate, questo non vuol dire anarchia, significa rispetto nei confronti delle persone stesse. Lo Stato deve garantire tutti in egual misura, figuriamoci il Parlamento Europeo che vede a confronto molti modi di pensare, altre culture, seppur europee e quindi con basi simili anche dal punto di vista religioso.

Lorenza Birindelli - Pavia