Il Coordinamento Nazionale di Socialismo è Libertà,svoltosi il giorno 16 Marzo, alla fine dei propri lavori ha approvato la proposta della Presidenza di tenere un seminario di valutazione dei dati elettorali nel prossimo mese di aprile. E di tenere altresì un Direttivo Nazionale nel mese di giugno dopo la consultazione referendaria. |
RELAZIONE DEL PRESIDENTE ON. RINO FORMICA |
Non basta una buona idea perché una
iniziativa generosa di animazione culturale-politica possa
trasformarsi in un movimento organizzato.L’unità socialista
è certamente una buona idea, ma essa non ha trovato accoglienza
negli organi dirigenti ufficiali dello Sdi e del N.Psi,
nonostante l’insofferenza di larga parte della periferia di
questi partiti.Solo in Calabria è stato possibile dar vita ad
una lista regionale di unità socialista nel centro-sinistra con
la partecipazione di “Socialismo è Libertà”.La scelta
dello Sdi di partecipare in nove regioni a liste
unitarie della Fed ha influenzato il comportamento dei
socialisti, divisi in più formazioni, nelle altre cinque
regioni. E’ difficile allearsi con un partito che nella
stragrande parte del Paese affronta l’elettorato annunciando
che la propria prospettiva politica è il superamento e la
scomparsa della propria esperienza di partito autonomo nella
sinistra italiana.Ed il difficile si è trasformato in
impossibilità.La scelta del N.Psi
di essere nella casa della libertà, nella buona e nella
cattiva sorte è uno splendido esempio di fede nella
indissolubilità del matrimonio.
Se
il quadro post-elettorale ci consentirà di rispondere in forma
univoca e senza difficoltà a questa domanda, vorrà dire che si
è chiusa la lunga
e tormentata fase della transizione e si è aperto un secondo
tempo che sarà al buio, perché il rimescolamento delle forze
supererà vecchi e nuovi confini ed emergeranno revisionismi
culturali sul tronco delle antiche culture politiche.
Come essere pronti a questo evento è il rovello che ci
angoscia e che tanti socialisti “ ufficiali” vogliono
rimuovere dai loro pensieri perché avvertono il grande divario
che corre tra altezza del compito e modestia delle forze. |
Questo
errore di partenza che il messaggio di Cossiga alle Camere nel ’91
cercò di evitare, fu la declaratoria che indicò l’esaurimento
creativo di una classe dirigente.In questi 15 anni la questione è
stata messa in ombra, per pudore o per paura, nella speranza che il
tempo risolvesse il problema. Ma il sovrapporsi di nuove e più
complesse difficoltà richiede una
incontaminata freddezza di analisi ed un coraggio
nell’azione politica straordinaria, e,
forse, inedita.I socialisti sin dalla fine degli anni ’70
con la proposta della Grande Riforma, si posero in prima linea per
abbattere il mito primitivo e religioso della intoccabilità delle
Tavole Costituzionali, ma lasciarono perdere
l’occasione,
perché ritennero che la conservazione degli equilibri di
sistema fosse condizione necessaria per la stabilità di governo.In
questi anni i socialisti sono apparsi più dolenti che combattivi,
più risentiti che riflessivi, più richiedenti che orgogliosi e non
hanno saputo trasformare le nostre mutilazioni in risorsa vitale per
fare appello alla cultura istituzionale, per poter aiutare il Paese
ad uscire da un sistema paralizzato da due blocchi nati nella
provetta di una forzata e innaturale legge elettorale.Nel presente i
socialisti sono divisi e ciò non costituisce una novità assoluta.
Sono, anche, sfiduciati. A questo punto notiamo una ambiguità sulla
motivazione della sfiducia. Si può essere dubbiosi sul futuro del
socialismo e si può essere depressi per insufficienza dei
socialisti.Temo che si voglia coprire
lo sfinimento dei singoli con il dubbio nella prospettiva
storica. Il caso non è infrequente quando si è pagato molto ed
ingiustamente sul piano personale per una causa. Ciò serve a
spiegare ma non a giustificare.Il N.Psi ha responsabilità politiche
gravi e non perdonabili: ha rovesciato la nostra storia
disperdendola su un terreno ostile per natura e per destino.Lo Sdi
che ha preteso, con una consistenza irrisoria rispetto alla forza
storica del socialismo italiano, di poter parlare a nome di tutta la
tradizione socialista, si
è assunta una responsabilità imperdonabile: cancellare la presenza
socialista dal sistema politico italiano per una conversione al prodismo,
specie ibrida o, meglio, improbabile del giardino politico
domestico. Nei
prossimi
mesi la lotta politica in Italia sarà certamente influenzata
e condizionata dalle vicende europee ed intercontinentali, ma
l’urto dall’effetto imprevedibile sarà dato dallo scontro di
tutti contro tutto per il controllo del potere istituzionale e dal
peso che eserciterà la Chiesa nel far valere la sua Tavola dei
principi e dei valori.
|
Questo
è il progetto più forte che ha anche un punto debole: vive solo
all’interno di un sistema elettorale proporzionale. La
spiegazione più lucida è stata data dall’accorto e lungimirante
on. Andreotti.
E’
aperta una discussione all’insegna della ricerca di nuove
soggettività politiche. L’oggetto
misterioso di questa fase è il socialismo italiano.Che fanno, che
pensano, che dicono i socialisti nessuno lo sa! Chi
è appagato dal lancio pubblicitario della parola riformismo, deve sapere che si tratta di un trucco deviante per
far cadere nell’oblio la impronunciabile parola: socialismo. La
nostra analisi non è visionaria perché pensiamo di poter vedere
delle soluzioni possibili; ma se essa non diventerà corale nella
sinistra tutto sarà rinviato ad un tempo imprevedibile. Il
nostro augurio è che con le elezioni vi sia una scossa salutare.
Il Presidente Nazionale |
Brevi News.... dalle REGIONI |
Regionali
Piemonte : Salta
la lista Socialista Unitaria
<<Contrariamente a quanto era nei nostri intenti e negli accordi intercorsi con le altre anime Socialiste, del Piemonte ,il Movimento Socialismo è Libertà è stato senza motivazione escluso dalla lista unitaria socialista nel centro sinistra. In tutta Italia Socialismo è Libertà si è impegnata per riunire i socialisti e in molte regioni, tra cui la Calabria, ne è seguito un risultato positivo. Questa esclusione senza motivazione mette in luce quanto lo Sdi, in primis, non sia più interessato al superamento della diaspora Socialista e al ruolo Socialista in Italia e quanto ormai si sia rassegnato alla sola sopravivenza di qualche dirigente politico.
Di fronte a ciò
Socialismo è Libertà non andrà a polemizzare, non siamo
interessati e non ci interessava la competizione elettorale ai
fini di qualche singolo, ma un progetto politico ben più
significativo. Se lo Sdi non è più interessato a svolgere un
ruolo di contaminazione e maturazione della Sinistra, al fine
della costruzione di un grande Partito Socialista come esiste in
tutta Europa, vorrà dire che a questo compito cercheremo di
assolvere noi con ancora più forza.Alle prossime elezioni non
ci impegneremo per sostere la semplice elezione di qualche
dirigente, impegneremo le nostre forze per organizzare al meglio
il nostro movimento, su tutto il territorio Piemontese, con
tutti quei Socialisti che ancora hanno la forza, la passione e
il desiderio di combattere una nuova e grande battaglia che ci
vedrà impegnati nei prossimi mesi e che consentirà all'Italia
di avere una grande forza Socialista per i prossimi anni.>>>
Il
Coordinatore Regionale |
Socialismo è
Libertà
promuove l'Unità Socialista a Catania
di Elena Orlando SèL -Costituente Pse Catania |
A
Palermo
Manifestazione
SèL
PALERMO.
Sabato
19, alle ore 11,00 |
Sarzana,
presidio di
Socialismo è Libertà
Cristian Ferrari candidato al Consiglio Comunale di Sarzana, nella lista Socialista per Sarzana, incontrerà i cittadini domenica 20 Marzo, dalle 17 alle 19 in Piazza Luni a Sarzana. Durante il presidio verrà distribuito un documento sul Piano di Marinella elaborato dall'Avvocato Giovanni Pardi, responsabile provinciale per il programma del movimento Socialismo è Libertà che sarà presente e ha disposizione dei cittadini. < dalla Nazione 18-03-05 > |
COSTITUENTE
PSE
Incontro
Nord Ovest
Si svolgerà Sabato 19 Marzo a Sarzana ( SP ) un incontro dei membri della Direzione Nazionale della Costituente Pse di Liguria, Piemonte e Lombardia. L'incontro avrà lo scopo di individuare l'organizzazione dei prossimi eventi regionali e di anilizzare l'attuale situazione politica. Per informazioni 3382816857 - 3470631148. |
Articoli dai Giornali dalla nostra Rassegna
Stampa-Ultimo
Mese
|
…….Fassino ha portato ha casa forse il miglior congresso della breve storia del suo ( e del mio ) Parito. Un congresso di contenuti, serio, unitario senza retorica. Quel Congresso è stato generalmente apprezzato. Quel Congresso dice anche che in attesa che il grande sogno diventi una realtà, l’unica maniera per aiutarlo è che la forza Socialista italiana si rinnovi, si rafforzi, riempa di contenuti il dialogo con gli alleati e il paese. Richiede in sostanza, protagonismo. Fassino la sua relazione poteva pronunciarla in Norvegese, in Olandese, in Tedesco. Parlava un leader della socialdemocrazia europea. E’ nel l’interesse di una grande forza socialdemocratica ( come graziosamente concede Bertinotti ) non farsi stritolare ne negli scontri della Margherita, né dalle vendette della leadership suprema, ne dall’esosità dell’alleato radicale. Una grande forza socialdemocratica, che sogna il Partito Riformista, sta nella Federazione se in questa si mostra evidente” l’ubi consistam “ del timone riformista. Se è invece la gabbia per tenere a freno le componenti – definite di destra –a vantaggio del rapporto privilegiato con l’area radicale, non vedo perché questa forza Socialdemocratica debba stare nella Fed e non debba , piuttosto, trattare da sola, e dalla propria posizione di forza, sia con il leader, sia con la componente moderata dell’alleanza, sia con quella radicale…….
LAZIO
DIBATTITO IN COMUNE La questione socialista in Italia L’ex sindaco Augusto Giovannelli (nella foto) non demorde. Autentico cuore socialista, riunirà oggi pomeriggio un trio di relatori d’eccezzione nella sala consiliare del Comune, per parlare sul tema ”La questione socialista in Italia”. Attorno al tavolo si alterneranno oltre a Giovannelli, il senatore Emanuele Macaluso (Ds), esponente storico del partico comunista italiano sin dai tempi del segretario Berlinguer ed ex direttore dell’Unità, quindi l’ex ministro Rino Formica e il senatore Antonio Landolfi . Al dibattito ha assicurato la sua presenza anche il senatore Casoli , già magistrato ed ex sindaco di Perugia. Spiega il professor Giovannelli: «E’ un’iniziativa per capire, si parla molto di riformismo però non si riesce a ricostituire un soggetto politico come era il Partito socialista. Vogliamo riflettere su come ripartire dopo la stagione del 1992». |
EUROPA
In Portogallo stravincono i socialisti Secondo i primi exit poll, il partito di Socrates avrebbe ottenuto dal 46,9 al 50,7%, con la maggioranza assoluta in Parlamento Il leader socialista Josè Socrates (Afp) LISBONA - I socialisti portoghesi si sarebbero assicurati la maggioranza assoluta nel parlamento nazionale, per la prima volta dalla «rivoluzione dei garofani» del 1974. Stando ai risultati di un exit poll della Rtp, la tv di stato, il partito guidato dall'ex ministro dell'ambiente Josè Socrates avrebbe ottenuto dal 46,9 al 50,7% dei voti. I socialisti avrebbero quindi la maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento: secondo gli exit poll il Ps avrebbe dai 117 ai 136 deputati, per avere la maggioranza ne bastano 115. Il premier Zapatero si è congratulato con il leader dei socialisti per l'ottimo risultato ottenuto. Ai socialdemocratici del primo ministro uscente Pedro Santana Lopes sarebbe andato dal 23,3 al 27,8%. QUARTO GOVERNO IN TRE ANNI- Gli elettori portoghesi hanno iniziato a votare alle 8 (le 9 in Italia) per eleggere i 230 deputati dell'Assemblea della Repubblica, il parlamento monocamerale del Portogallo. Il parlamento dovrà eleggere un nuovo governo, il quarto in tre anni in Portogallo, il Paese più povero dell'Europa occidentale. I sondaggi dei giorni scorsi davano per favoriti i socialisti, da tre anni all'opposizione. Le elezioni anticipate sono state indette dopo le dimissioni del governo di centro destra presieduto da Pedro Santana Lopes, del Partito social democratico (Psd), lo scorso dicembre. Gli aventi diritto al voto sono circa 8,7 milioni. Circa 150.000 portoghesi emigrati hanno iniziato a votare già da qualche giorno, e il risultato del loro voto sarà annunciato il 2 marzo. Il premier uscente, Pedro Santana Lopes (Reuters) SISTEMA E CANDIDATI - Il premier portoghese non viene eletto direttamente, ma è scelto dal partito che ottiene la maggioranza dei voti; è il Presidente della Repubblica a incaricare formalmente il prescelto. Il Capo dello Stato ha il potere di veto sulle proposte dei partiti e sulle successive nomine ministeriali, ma viene raramente applicato. I due principali candidati nelle elezioni odierne sono il premier uscente, il conservatore Pedro Santana Lopes, e il leader socialista José Socrates. Pedro Santana Lopes, 48 anni, ex sindaco di Lisbona, ha sostituito sei mesi fa il leader dei socialdemocratico José Manuel Durao Barroso, nominato presidente della Commisione Europea. La cattiva gestione dell’esecutivo ha spinto il presidente Jorge Sampaio a convocare elezioni anticipate. José Socrates, 47 anni, è stato nominato alla guida del partito 4 mesi fa, dopo che i socialisti erano usciti sconfitti dalle legislative e dalle comunali. Deputato dal 1987, ha ricoperto in passato la carica di Ministro dell’Ambiente, sebbene i critici gli imputino la mancanza di esperienza in incarichi politici di alto profilo. |
FRIULI
Di ispirazione socialista, la formazione è composta da Davide Rega, Alessio Malaroda, Fabio Perrone e Valentino Casarotti Una nuova lista correrà alle Comunali 2006 A Ronchi dei Legionari la campagna elettorale in vista delle comunali del 2006 sembra essere già avviata. Su iniziativa del responsabile di Socialismo è Libertà e della Costituente Pse, Antonio Davide Rega, si è costituito un comitato per la presentazione di una lista elettorale per le prossime elezioni Accanto a Rega, al quale è stata affidata la presidenza, ci saranno Alessio Malaroda, Fabio Perrone e Valentino Casarotti. Figure nuove, volti giovani che desiderano intraprendere una direzione rinnovatrice rivolta al futuro e allo sviluppo della cittadina. «Una lista, la nostra – sottolinea Rega - che abbracci un ambiente eterogeneo, sia punto d’incontro di forze di libera ispirazione per creare un laboratorio politico permanente che abbia a cuore la rinascita di Ronchi dei Legionari come città. Puntiamo sui noi stessi, per portare un’ondata di rinnovamento e di miglioramento delle strategie amministrative e gestionali». Già approvata la prima bozza del programma elettorale che punta alla risoluzione di problemi prioritari come la riurbanizzazione plurifunzionale ed ecocompatibile, il miglioramento della qualità della vita, ma anche la nascita di progetti per l’incentivazione del distretto commerciale, dell’integrazione degli emarginati e degli anziani. Un programma. sottolinea. per perseguire una politica più vicina alla gente e ai suoi bisogni, frutto delle indicazioni fornite dalla gente in un recente sondaggio.
|
LOMBARDIA
Formica: «Il socialismo guidi la sinistra» L’ex ministro, ieri al collegio Cardano, boccia la Fed PAVIA. A sinistra, ma contro la Fed: perché ciò che serve è invece un’egemonia socialista. Nel variegato universo post-Psi trova posto anche «Socialismo è libertà», associazione-movimento politico presieduto dall’ex ministro delle Finanze, Rino Formica: ieri mattina era a Pavia, al collegio Cardano, per un incontro (al quale ha partecipato, con un intervento acceso, anche l’ex sindaco Jannaccone Pazzi). Pure «Socialismo è libertà» si propone di ricomporre la disgregata famiglia del vecchio Psi. «Ma sullo sfondo c’è il problema più importante - dice Formica - il socialismo torni a rianimare e a guidare la sinistra, come avviene all’estero: una domanda del genere esiste in Italia. Invece qui la sinistra non vuole essere socialista, o teme di esserlo». Non ci sono già i Ds, che fanno parte del socialismo europeo? «In loro questa sensibilità c’è, in effetti, ma sono prigionieri di un’antica visione unitaria. Esiste il mito dell’unità del partito e dello schieramento - come il vecchio Fronte popolare - ma non arrivano mai a una soluzione socialista della crisi, che deve poi trascinare il resto della sinistra. Si veda il caso del referendum sulla fecondazione assistita. Da una minoranza dello schieramento i Ds si sono fatti imporre di non parlare della questione». Che intende per soluzione socialista della crisi? «Nelle istituzioni italiane c’è il rischio di un vero lassismo democratico. La democrazia pare un lusso, i partiti solo delle sovrastrutture parassitarie. Bisogna rimettere a posto i tasselli istituzionali. Si è parlato tanto di federalismo, abbiamo dato poteri assoluti a sindaci e governatori. Col risultato di avere pessimi podestà e la distruzione del parlamento regionale». Lei si dichiara tuttora uomo di sinistra. Ma il fatto che nella diaspora del Psi molti socialisti siano finiti nel centrodestra fa sorgere il sospetto che il partito di Craxi non fosse di sinistra. «Ma no, quella è solo una conseguenza reattiva a una situazione distruttiva. C’è stata una collocazione a fini di “ricovero”, che però è durata troppo a lungo. C’è una sorta di stanchezza dettata dall’abitudine». La sua frase più celebre resta quella della politica come “sangue e merda”. In questi ultimi anni la “composizione” è cambiata? «C’è stato uno scadimento. E’ diventata l’arte dei sensali». (l.si.) |
POZZALLO.
(sdp) Da associazione a movimento politico con il chiaro intento di
creare un "partito del socialismo italiano" e di correre ai
prossimi appuntamenti elettorali. "Socialismo è libertà"
anche a Pozzallo ha assunto questa rinnovata veste. In molti hanno
partecipato al 1ø Congresso locale, tenutosi domenica scorsa nella
sala convegni di via Torino. L'assemblea
ha nominato presidente il più anziano dei socialisti Santo
Giordanella; il suo vice Rosario Bifera. La carica di segretario è
andata a Santino Barrera e di vice segretario politico a Salvatore
Zaccaria. |
Otto i componenti dell'organo direttivo: Paolo Sotgiù, Luigi Bottaro, Roberto Rosa, Mauro Porceddu, Concetta Poidomani, Marisa Scarso, Laura Gugliotta e Francesco Gennaro. Componenti di diritto l'onorevole Natalino Amodeo, il vicesindaco Francesco Gugliotta e il consigliere comunale Davide Giardina. Durante il convegno non è mancato il dolce e l'amaro indirizzato all'attuale amministrazione comunale. "Di questa maggioranza guidata da Roberto Ammatuna - ha detto l'assessore al Bilancio Francesco Gugliotta -ci sono "luci e ombre". I meriti vanno riconosciuti, ma anche gli errori commessi, a partire dal porto di Pozzallo, l'allargamento del territorio, la difesa ambientale e il piano regolatore generale. Argomenti importanti sui quali questa amministrazione non ha saputo agire. Nonostante non ci sentiamo comodi, intendiamo restare nella maggioranza. Non vogliamo che altri entrino al nostro posto, impedendoci di lavorare per il bene della città". Sara Di Pietro |
Le
vostre Lettere &
I vostri
Commenti :
Scrivici : domanisocialista@libero.it |
Lettera
1
La
tristezza di un 8 marzo Si ha ben poco da festeggiare o quasi niente in questo 8 marzo, si può solo capire la spensieratezza dei giovani, “guai se non fosse cosi”!Le manipolazioni, le falsità, (soprattutto se in campagna elettorale) che riguardano l’8 marzo che è un simbolo importante, sono lo spettacolo di questo 8 marzo. Ce ne accorgiamo o va bene cosi?.Non c’è più quella forza nelle donne che le portava a discutere, non solo tra di loro ovviamente, manchiamo sempre più di solidarietà. Il tema della trasversalità che oggi viene messo in discussione da una parte politica del nostro Paese che è invece importante quando si parla di donne, ristabilire un comun denominatore per ristabilire il concetto di libertà.Le donne come soggetto politico e civile non un oggetto del sistema politico che al discorso della parità e delle pari opportunità è poco sensibile, non un oggetto in mano alla Chiesa e ai politici che vanno a pietire per un pugno di voti e che probabilmente “venderebbero la madre”o quant’altro per il potere.Ho letto una cosa nuova oggi su un giornale locale: le donne vogliono le pari opportunità non credono nell’8 marzo - il tutto riferito a progetti di piccola imprenditorialità – ma che cosa significa!Questo 8 marzo deve essere un pensiero per le donne, per i giovani, per tutti noi che tentiamo di sopravvivere in una realtà ostile, difficile da vivere, ma consapevoli che bisogna andare avanti, chi si ferma è perduto, mi viene voglia di dire, bisogna costruire tutti insieme una società migliore ammettendo anche i propri errori.Noi stiamo vivendo la guerra, non solo quella vera, ma anche quella strisciante, nascosta, infida, che ci coinvolge oggi giorno quando apriamo gli occhi: la lotta per vivere.Non avete mai pensato quanto è importante il nostro comportamento in qualsiasi luogo ci troviamo e con qualsiasi persona incontriamo? E’ sempre un buon inizio se ci mettiamo in ascolto con gli altri e dialoghiamo insieme pacatamente. Lorenza Birindelli - Coordinatore SèL Pavia |
Lettera 2
METTETEVI
DA PARTE Quando
in una competizione elettorale, un modesto movimento politico
come Unità Socialista, annulla la propria identità politica,
smarrisce l’idealità e le ragioni della sua esistenza sino
al punto di non tutelare politicamente e moralmente, sia gli
interessi dell’organizzazione che la dignità dei suoi
associati, è segno evidente che la politica è divenuta solo
un pretesto e che al suo posto è subentrato l’accattonaggio
politico ed il becero tornaconto personale.La conferma di
questo malcostume politico c’è stata nella regione Lazio
dove la svendita politica del movimento di
Unità Socialista è stata completa e totale!Ciò che
più rincresce e fa
imbufalire i
socialisti è la conferma che gli autori di questi tristi
intrallazzi non è gente qualunque ma bensì i soliti
chiacchierati personaggi del passato come Signorile e
Dell’Unto che pur di ottenere una qualche collocazione
parlamentare o di coltivare la speranza di rientrare nel gioco
politico e guadagnarsi, magari, un credito a sinistra, hanno
deliberatamente rinunciato a difendere l’autonomia e
l’identità socialista ed osteggiato e persino venduto
l’eventualità di presentare alle elezioni regionali una
lista socialista, obbligando di fatto Unità Socialista a non
avere altra possibilità se non quella di aderire
remissivamente ed in
modo anonimo alla lista civica di Marrazzo. Di
fronte a questo imbroglio politico, molti compagni hanno
reagito, contestato e preso le distanze non solo
dalla squallida trattativa con la lista Marrazzo ma
anche dagli spregevoli, ipocriti e vigliacchi comportamenti
che sono stati assunti per escludere dalla competizione
elettorale, chiunque abbia osato contestare, l’unica e
preordinata candidatura,
decisa in privato sempre dai nostri Soliti Noti.In definitiva
come socialisti, siamo costretti a prendere atto
dell’ennesima delusione politica e a commentare con
tristezza, comportamenti così sleali ed inquietanti
al punto tale da essere assolutamente incompatibili con
gli elementari principi umani e politici dell’etica
socialista!Mestieranti della politica, ora basta,
mettetevi da parte, non siete credibili! Sandro Natalini - Roma |
Lettera 4
Crisi del Made in Italy e l'esempio del socialista Marangon
La civiltà
italiana, se spogliata dalle angustie in cui l’ha
costretta la nascita dello stato nazionale, ha mille anni di
storia ed è stata, a partire dai comuni italiani dove si
collocano le vere radici della nuova Europa, la cultura più
universale del mondo.
I prodotti che rappresentano lo stile italiano vincente non sono frutto del caso. Essi vengono da lontano: sono frutto di questa civiltà.Guido Marangoni, già deputato socialista, oltre che presidente dell'Umanitaria, riuscì nel 1923 a inaugurare a Monza una Biennale delle arti decorative. Marangoni si era fatto interprete del dibattito sul rapporto tra espressione artistica e produzione industriale - ovvero il design - come nel resto dell'Europa si era cominciato a fare dalla seconda metà dell'Ottocento. E dunque anche per immaginare l’Italia del futuro non si può che ripartire da queste sue radici. Anche l’Italia impegnata nella creatività digitale, nel design dell’interfaccia dei nuovi strumenti di comunicazione, nella realizzazione delle case e delle soluzioni urbanistiche del futuro sarà sempre un’Italia artigiana, orientata alla qualità e alla personalizzazione, radicata sul territorio, dotata di una credibilità straordinaria dal punto di vista estetico, riconosciuta per il gusto, capace di soluzioni da architetto, da integratore di soluzioni provenienti da qualunque parte del mondo. In tutte le statistiche di competitività internazionale l’Italia non si classifica, in questa fase storica, in modo brillante. Le uniche statistiche in cui si classifica nel gruppo di testa sono proprio quelle relative ad attività che hanno a che fare con la cura della persona e della casa. In altre parole lo stile italiano, il sistema di vita italiano (che va dalla moda alla enogastronomia, dai gioielli al design, dall’arredamento alle automobili da alta gamma come le Ferrari) continua a vivere una fase positiva.Ma sarebbe un grave errore pensare che si tratti di una posizione acquisita per sempre e che si possa continuare a vivere sugli allori. E’ una posizione continuamente incalzata da vecchi e nuovi competitori e, quindi, sempre da difendere, riconquistare, rilanciare. Ma è anche una posizione di fronte alla quale si aprono nuove importanti prospettive legate a grandi paesi che, sino a poco tempo fa esclusi dal commercio e dallo sviluppo internazionale, stanno emergendo come nuovi protagonisti del nuovo ciclo di sviluppo, anche grazie al formarsi di una borghesia ricca o benestante, rapidamente crescente in numero e reddito disponibile, e portata ad un gusto sempre più internazionale e raffinato, e dunque italiano (pensiamo alla Cina, all’India, alla Russia).I socialisti democratici italiani devono, sull'esempio di Guido Marangoni, farsi portatori del rilancio del Made in Italy attraverso la rimozione di tutti gli ostacoli di ordine culturale-burocratico che si frappongono al suo pieno sviluppo e la contemporanea creazione di migliori condizioni operative. Solo una sinistra svincolata dai logori miti dell'operaismo può contrastare una crisi di creatività che rischia di relegare il Paese ai margini dello sviluppo mondiale e, di conseguenza, acutizzarne il disagio sociale. Alessandro
D'Ovidio |
Lettera 6
LA
QUESTIONE SOCIALISTA
Egregio
Direttore, Mimmo
Latorraca ( Lettera pubblica anche sulla "Nuova Basilicata ) |
L'ANGOLO della
CULTURA & della STORIA
|
L'8 Marzo una
data "diversa"
|
Luigi Rocca
L’8 marzo Ai giorni nostri la festa della donna è molto attesa, le associazioni femminili organizzano manifestazioni e convegni sull’argomento, cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi che pesano ancora oggi sulla condizione femminile, ma è attesa anche dai fiorai che in quel giorno vendono una grande quantità di mimose, a prezzi esorbitanti i quali magari non sanno nemmeno cosa è accaduto l’8 marzo del 1908.Nel corso degli anni, quindi, sebbene non si manchi di festeggiare questa data, è andato in massima parte perduto il vero significato di questa ricorrenza, perché la grande maggioranza delle donne approfitta di questa giornata per uscire da sola con le amiche per concedersi una serata diversa.Eppure l’8 marzo – paradossalmente – ricorda una giornata molto triste.Nel 1908, infatti, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell’industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finchè l’8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire.Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all’interno morirono, arse dalle fiamme.
|
L’unica colpa di queste donne era stata quella di lottare per ottenere delle condizioni di vita più dignitose.Questo triste accadimento ha dato via, negli anni immediatamente successivi, ad una serie di celebrazioni che i primi tempi furono circoscritte agli Stati Uniti ed avevano come unico scopo il ricordo della orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della fabbrica. Successivamente, questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia.Simbolo di questa giornata è rimasta la mimosa, scelta nel 1946 dall’UDI (Unione Donne Italiane) in occasione del primo “8 marzo” del dopoguerra, in quanto il giallo esprimeva vitalità, forza e gioia. Pertanto, noi Socialisti siamo convinti che questa data debba assumere un significato estremamente forte, dovrebbe ricordare a tutto il mondo i sacrifici, le difficoltà e gli abusi che le donne hanno subito nel corso dei secoli per riuscire ad affermare, riscattandole, dignità, libertà ed emancipazione.Sia questa ricorrenza un momento di riflessione attenta su tutte quelle donne che ogni giorno urlano in silenzio, su quelle che non possono vivere la propria femminilità; sulle donne che dedicano la loro vita alla famiglia ed alla cura degli altri, su quelle intrappolate dai preconcetti e dalle ipocrisie. Rocca Luigi - Resp. Filosofia e Storia Socialista Costituente Nazionale Pse |
SPECIALE
ELEZIONI 2005
|
Sondaggi
Regionali 2005
|
Sondaggio Realizzato da Ekma Ricerche
SPECIALE
ELEZIONI 2005
|
ELEZIONI
REGIONALI |
ELEZIONI 2005 Alcuni
candidati di Socialismo è Libertà |
ELEZIONI
COMUNALI |
|