Lettera
del Presidente sulla Campagna Adesioni 2005
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Care
Compagne e Cari Compagni, il Coordinamento Nazionale, nella riunione del 10 gennaio u.s., ha preso visione e licenziato le linee guida del regolamento per le iscrizioni 2005 al Movimento “Socialismo è Libertà” e per la costituzione degli organi territoriali contenute nella circolare che vi trasmettiamo in allegato.I punti della circolare su cui vogliamo richiamare la Vostra attenzione sono soprattutto due: l’autofinanziamento e la necessità di formalizzare con immediatezza la nostra presenza organizzata sul territorio..Questo secondo punto da attuare in termini dinamici, aperti e deburacritizzati, è affidato per la sua rapida attuazione ai membri del Direttivo Nazionale del Movimento presenti nei vari momenti territoriali (Comuni, Provincie, Regioni) con il suggerimento di coinvolgere e responsabilizzare quanti più possibili operatori culturali ed energie giovani. L’autofinanziamento poi, va realizzato attraverso il conseguimento del massimo risultato possibile rispetto a tutte e tre le fasce di adesione. Contiamo di poter celebrare nel prossimo mese di novembre il primo Congresso Nazionale del Movimento con almeno 30.000 iscritti complessivi. Non è questa una cifra scritta a caso: a nessuno sfugge il legame tra essa e il concetto di reale radicamento sul territorio.Il cuore e la passione dei socialisti di lungo corso insieme alla determinazione, alla fiducia e alla energia dei giovani, che sempre più numerosi si interessano al nostro Movimento, ci faranno certamente raggiungere l’obiettivo prefisso. |
Vi trasmettiamo inoltre un modello di prenotazione per le iscrizioni dell’anno in corso con la preghiera, rivolta in particolare ai Coordinatori Regionali, di provvedere alla riproduzione in loco (cuore e determinazione). La struttura centrale provvederà poi alla stampa delle tessere. Contiamo di poter celebrare nel prossimo mese di novembre il primo Congresso Nazionale del Movimento con almeno 30.000 iscritti complessivi. Non è questa una cifra scritta a caso: a nessuno sfugge il legame tra essa e il concetto di reale radicamento sul territorio.Il cuore e la passione dei socialisti di lungo corso insieme alla determinazione, alla fiducia e alla energia dei giovani, che sempre più numerosi si interessano al nostro Movimento, ci faranno certamente raggiungere l’obiettivo prefisso.Vi trasmettiamo inoltre un modello di prenotazione per le iscrizioni dell’anno in corso con la preghiera, rivolta in particolare ai Coordinatori Regionali, di provvedere alla riproduzione in loco (cuore e determinazione). La struttura centrale provvederà poi alla stampa delle tessere
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Il
modello consta di 3 parti: 1) la prima rimane alla struttura
territoriale di base che provvederà ad inviarne copia alle
strutture provinciali e regionali; 2) la seconda deve essere
inviata, unitamente alla quota di iscrizione di competenza,
alla struttura nazionale; 3) la terza viene rilasciata,
quale ricevuta, all’iscritto.Vi inviamo in allegato il
modello contenente la proposta di alcuni gruppi di lavoro
distribuito alla riunione del Coordinamento Nazionale di cui
sopra, affinché, se qualche compagno del Direttivo
ritenesse di volersi dedicare ad un impegno, che per lo più
durerà qualche mese, ma
proprio per questo necessiterà di notevole frequenza, non
ha altro da fare che segnalare il proprio nominativo
alla struttura centrale.Sul piano politico siamo certi della
Vostra puntuale e quotidiana attenzione agli avvenimenti
legati alla prossima consultazione elettorale
amministrativa. Vogliamo solo significarVi ancora una volta,
di non trascurare in ogni istante e fino all’ultimo minuto
utile, il
Vostro impegno unitario rivolto a tutte le anime socialiste
insieme alla necessità storica di garantire la presenza di
una forza autonoma autenticamente socialista nello
schieramento progressista e di sinistra del nostro Paese.
Auguri
di buon lavoro e fraterni saluti.
Il
Presidente Nazionale
On.
Rino Formica
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NELL'ULTIMA PAGINA TROVATE IL REGOLAMENTO PER LE ISCRIZIONI |
Brevi News.... dalle REGIONI |
Regionali
Piemonte : Socialisti
Uniti
Socialismo
è Libertà, in Piemonte,parteciperà alle
prossime elezioni Regionali con una lista di Unità
Socialista, nel centro sinistra, che comprende SDI ,
Unità Socialista, Movimento Socialista progressista, e
altri circoli e associazioni territoriali.
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LIGURIA
RIUNIONE
Socialismo è
Libertà
Si
svolgerà nella prossima settimana una riunione
organizzativa del Movimento Socialismo è Libertà e
della Costituente Nazionale Pse per informazioni
contattare Pezzoli Federico 3477353178
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Pietrasanta
(Lucca)
SèL
e Costituente Pse
Si
sta organizzando a Pietrasanta e in tutta la provincia
di Lucca il Movimento Socialismo è Libertà e la
Costituente Nazionale PSE. Il Cordinatore è Alessandro
Tosi.
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Toscana si
organizza
Socialismo è Libertà
Si
sta organizzando in tutte le province della Toscana il
Movimento Socialismo è Libertà . Nei giorni scorsi è stano
nominato il Coordinamento Regionale provvisorio nelle persone
di D'Agostino , Menchetti e Vignozzi.
Per informazioni
o adesioni contattare 3471736407
Prossimamente
forniremo un elenco dettagliato di tutti i Coordinatori
Provinciali.
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News.... dalle Regioni : LOMBARDIA |
PAVIA : C'è un futuro per
il Socialismo Libero ?
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Si svolgerà Sabato 26 Febbraio, alle ore 10,45 presso l’Aula Magna del Collegio Cardano – V.le Resistenza 15 a Pavia, un incontro intitolato " C'è un futuro per il Socialismo Libero ? " organizzato dal Coordinamento Provinciale e da quello Regionale del Movimento Socialismo è Libertà. L'incontro sarà presentato da Lorenza Birindelli Coord. Provinaciale SèL e coordinato da Tomaso Greco Coord. Regionale Sèl, seguirà una relazione dell'On. Rino Formica Presidente Nazionale SèL, un intervento di Enrico Landoni del Coord. Regionale SèL e concluderà Daniele Delbene Presidente Nazionale Costituente Pse. Durante l'incontro saranno presenti ed interverranno rappresentanti del mondo Sindacale, Universitario, Politico ed Amministrativo. Al termine dell'iniziativa si terrà una conferenza stampa. |
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News.... dalle Regioni : SICILIA |
CATANIA
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L’assemblea congressuale svoltasi nei giorni scorsi presso la Uil di “Socialismo è Libertà” ha stabilito di sostenere il candidato del centrosinistra a sindaco di Catania ed allo stesso tempo di aprire un confronto politico e programmatico con le altre forze socialiste per la creazione di una lista di unità socialista che concorri alle elezioni comunali. L’assemblea, che ha visto la partecipazione anche del candidato a sindaco di Catania on. Enzo Bianco, ha eletto il comitato di coordinamento provinciale composto da Dario Specchiale (coordinatore provinciale), Massimiliano Pianges (vice coordinatore provinciale), Carmen Mirabella (coordinatore cittadino) Giuseppe Camarda, Saro Sorace e Giuseppe Lo Paro. Presidente onorario del movimento è l’on. Antonello Dato.
da Antonio Leanza
Alcuni
Articoli dai Giornali dalla nostra Rassegna
Stampa
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Una controffensiva studiata a tavolino, con tanto
di evidenziatore per sottolineare gli interventi dei dirigenti
Ds, da Fassino che accoglie Craxi nell'abbecedario della Quercia
a D’Alema e Veltroni che confessano il sogno del partito
unico.Nulla del congresso dell’Eur è sfuggito agli alleati
della Margherita, che da giorni vanno passando al setaccio
articoli e filmati.
E una sola parola «pronunciata dal palco da
sette, otto dirigenti» basta a spiegare l’ansia di largo del
Nazareno, incorporare .
E così, in un giorno che Rutelli dichiara «solenne»,
mentre votano all’unanimità il via libera allo statuto della
federazione i centristi dell’Ulivo provano a sgusciar via
dall’abbraccio dei Ds.
In rapida successione prima Rutelli poi
Castagnetti, Franceschini, Marini e Fioroni svegliano i
riformisti dal sogno del partito unico, respingono l’approdo
nel Pse e nell’Internazionale socialista, rintuzzano Fassino
sull’Iraq e marcano la distanza dal Craxi rivalutato.
Competition is competition...
La paura c’è e Rutelli a suo modo la confessa:
«Noi non vogliamo frenare il processo unitario, ma spingerlo
nella direzione giusta.
Non saremo mai incorporabili in altri disegni
politici». Se per Veltroni la Fed è il mezzo, per Rutelli è
il fine. «Giorno storico» esulta il presidente federale Arturo
Parisi, ma «anziché elucubrare sui sogni del partito unico ci
limitiamo a ricordare che senza la Margherita la federazione non
sarebbe stata immaginabile».
Le Regionali si avvicinano e Dario
Franceschini manda a dire a Fassino quanto sbagliato sarebbe
andare a una conta, perché con una Margherita ridimensionata il
traguardo unitario si allontana.
A meno che la Quercia non confessi
l’inconfessabile voglia di «inglobare» il giovane
biancofiore. «La Margherita - avverte Pierluigi Castagnetti -
non sarà mai la nuova forma evolutiva della Quercia».
E Beppe Fioroni è ancora più esplicito: il
partito unico non è un sogno, «è un incubo».
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NAZIONALE
Tratto dalla Relazione di Enrico Boselli al Consiglio Nazionale SDI. ........ “solo con la Margherita assieme ai Ds, Repubblicani europei e lo Sdi è possibile mettere con i piedi per terra la prospettiva del partito riformista”. Del resto “senza la formazione della Margherita non sarebbe stato possibile uscire dallo schema ‘Quercia con i cespugli”, ed è “per questo motivo che abbiamo espresso la nostra contrarietà a qualsiasi tentazione di arrivare a liste comuni con Sdi, Ds e Repubblicani europei senza la partecipazione fondamentale della Margherita” ........ NAZIONALE
«Su Bettino ho detto solo la verità» Piero Fassino lo ribadisce: «Craxi appartiene alla storia della sinistra italiana. Dirlo è un atto di verità», «non significa né assolvere qualcuno, né significa riscrivere la storia». Il segretario Ds ha spiegato durante la trasmissione tv Porta a porta perché, nel chiudere il terzo congresso Ds all’Eur, ha citato il nome del leader del Psi accanto a quelli di Turati, Nenni e Saragat e ha rilevato come «molto importante il fatto che al congresso ci sia stato un applauso» quando ha citato il nome di Bettino Craxi. Fassino ha anche ricordato di essere stato «tra quelli che hanno polemizzato con Craxi per come ha condotto la sua battaglia politica. Però di un uomo politico - ha ribadito il segretario Ds - bisogna vedere luci ed ombre, limiti e intuizioni politiche». Form Results Inserted Here |
CALABRIA
CATANZARO. Unità Socialista sarà presente alle prossime elezioni regionali, in Calabria, con una propria lista di candidati in ognuna delle cinque province calabresi, a sostegno del candidato a presidente della Regione Agazio Loiero. Durante l’ultima riunione tra i rappresentanti regionali dello Sdi, del Pse-Lista Mancini e di Socialismo e Libertà, le tre formazioni coinvolte nel progetto, è stato deciso infatti di utilizzare lo storico simbolo del Psi con la dicitura di Partito Socialista Italiano “che sancisce, - è scritto in un documento - con un forte impatto emotivo e sentimentale, la ricomposizione della galassia socialista all’interno del centrosinistra. Il simbolo di Unità Socialista sarà presentato con una serie di grandi convention che si svolgeranno nel prossimo mese di febbraio nei cinque comuni capoluogo della Calabria, durante le quali sarà rilanciata la piattaforma programmatica dei socialisti per il nuovo governo della Regione. La sfida di Unità Socialista, che si batterà - continua il documento -anche per consentire alle donne di ricoprire un ruolo attivo nel governo della Regione, è quella di richiamare all’impegno le tante famiglie socialiste calabresi che sono state protagoniste di gloriose battaglie di libertà e di progresso ed insieme quella di fortificare i rapporti con i ceti più dinamici della società calabrese che chiedono l’affermazione di una nuova classe dirigente che faccia propria la battaglia dei valori etici e morali”. A questo proposito Unità Socialista propone al candidato presidente Agazio Loiero e a tutti gli altri partiti della coalizione di centrosinistra “la sottoscrizione di una carta etica che impegni tutto lo schieramento ad una netta discontinuità rispetto alla stagione di governo del centrodestra caratterizzata dal più becero trasformismo e dal peggiore consociativismo e che imponga una lotta limpida e coerente contro ogni condizionamento della criminalità organizzata nei processi decisionali e di formazione del consenso”. |
NAZIONALE
Fassino, sì a Craxi
anche sulla scala mobile «Fece bene a modificarla» contro le tesi
di Berlinguer. Prodi presenta il nuovo simbolo: non è l’avvio del
partito unico ROMA - E così, nel giorno in cui Romano Prodi manda
in soffitta la Gad e lancia la nuova Unione , Piero Fassino insiste
con Bettino Craxi. Questa volta lo fa dandogli ragione sulla storica
battaglia che riguardò, negli anni Ottanta, la scala mobile.
E dando quindi torto ad Enrico Berlinguer, che fece di quella vicenda l’ultima, più sofferta, campagna: «Penso che averla modificata sia stato gusto. Penso che Craxi fece bene». Laddove invece il sindacato e il suo partito, il Pci, si schierò contro la modifica di quei famosi quattro punti, ventiseimila lire in busta paga, che divisero l’Italia. In realtà il segretario dei Ds era già entrato nell’argomento un anno e mezzo fa, quando sull’onda del suo libro Per Passione , rivisitando quella difficile scelta, suscitò un mare di reazioni. Simili a quelle scatenate dopo il suo intervento al congresso dei Ds, neanche una settimana fa, quando nell’albero genealogico della Quercia ha inserito il nome tabù di Bettino: applausi da una parte, critiche aspre dall’altra. Ma ieri sera, intervistato da Giuliano Ferrara durante Otto e mezzo su La7 , Fassino ha sottolineato come il leader socialista riuscì a cogliere «la domanda di modernizzazione del Paese, una domanda che cercava risposte». E ancora: «Nel congresso del Psi a Rimini, nel 1982, introdusse nuovi importanti elementi per il centrosinistra». E si tratta di parole che continueranno a far discutere all’interno del centrosinistra.
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PUGLIA
Lo spettacolo della "coperta socialista"
tirata da destra a sinistra e viceversa, diviene sempre più uno
spettacolo indecoroso quanto triste e deprimente. E' di questi
ultimi giorni la notizia che lo Sdi alle prossime elezioni sul suo
simbolo farà comparire la scritta Psi (partito socialista
italiano). Il liquidatore unico del partito Michele Zoppo, si
legge sulla stampa di questi giorni, ha dato allo Sdi simbolo e
nome dell'antico Psi riconoscendogli di esserne l'erede politico e
di averne mantenuto viva la tradizione (?). A questi proclami fa
eco la voce di De Michelis quale rappresentante dei
"socialisti", notoriamente nicchiati nella Cdl,
rivendicando anch'essi l'"eredità", pronti alla
cancellazione dell'aggettivo nuovo per definirsi Psi. Non solo, ma
a quanto pare anche i Ds, forse, si chiameranno Partito socialista
europeo con la rosa ingrandita sulla quercia. Vien voglia di dire:
amen, la messa o meglio la diaspora è finita, andate in pace;
sicuramente, per una logica intuizione, non ci sarà la risposta,
rendiamo grazie a Dio. Se non fosse per la preoccupante se non
drammatica situazione del nostro paese e del mondo intero, ci
sarebbe veramente da ridere. Rutelli ha affermato che la
socialdemocrazia non ha più senso di esistere in un momento
storico in cui il mondo ha più che mai bisogno del socialismo per
combattere democraticamente, se non tutte, gran parte delle
ingiustizie e prevaricazioni sociali divenute insopportabili ed
inaccettabili. Il problema non è, quindi, la socialdemocrazia
ritenuta addirittura demodè, ma sta in chi si definisce
socialista quando nei fatti è decisamente smentito. Ma dove sono
i socialisti? Viviamo un'epoca in cui gli illusionisti o i
giocolieri di termini e simboli pullulano e si sprecano.
Assistiamo e sentiamo quindi definizioni come moderato,
riformista, radicale, socialista, il tutto in incomprensibili
divisioni e lotte di primariati. Sostantivi e aggettivi come
etichette appiccicati su di uno "scatolame" vuoto e di
conseguenza senza senso. A divertirsi in questo sciorinare di
terminologia ormai logoro ci sono solo loro: i giocolieri o gli
illusionisti, oggi solo di se stessi. Ce lo dicono i fatti.
Sostantivi ed aggettivi che i più del personale politico li
indossano come un gessato (per non dire ingessato), a doppio petto
da ostentare e da usare nella festa delle chiacchiere. Un gessato
che indossato, invece, dai più del personale comune, dalla gente,
del cosiddetto popolo della società civile, ecco che quel gessato
acquista morbidezza, senso. Non è forse un moderato chi ha fatto
e fa parte di quel colossale movimento della e per la pace? Non è
un riformista e un radicale chi dice: questo mondo non ci piace e
va cambiato? Non è un socialista chi si spende per combattere
democraticamente la precarietà totale della vita? Ma dove sono i
rappresentanti concreti di tutto ciò fra le truppe di quel
personale politico esperto in terminologia illusionistica della
definizioni fine a se stesse? Perchè le divisioni, cosa vuol dire
diaspora? Potrà mai essere socialista chi è intento solo a
spendersi nel triste, sterile e deprimente gioco del tiraggio di
una copertina sflilacciata, ormai logora e svillanata
irresponsabilmente?Si potranno
cambiare tutti i simboli e le definizioni possibili ma il
socialismo è morto (almeno per quanto riguarda le
rappresentanze...) con i Turati, i Lombardi, i Nenni, e con tutti
quelli come loro, ma soprattutto con l'assenza dei fatti concreti
e testardi. Resta il fatto che il mondo, tutto il mondo ha più
che mai bisogno del socialismo, di quello vero, di quello che nel
mondo in cui ci troviamo non può e non potrà prescindere
dall'essere moderato, radicale, riformista, [ CONTINUA
A FIANCO ]
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nell'unità di rappresentanze e dell'azione concreta, determinata chiaramente, lo ribadisco, nel giusto senso del termine. Quel senso che se praticato concretamente ci porterà tutti alla salvezza, poichè, come afferma il filosofo Bauman: "...oggi gli obiettivi coincidono: o ci prendiamo cura della dignità di ognuno, nel pianeta, o moriremo insieme. E attenzione, non basta assicurare a tutti cibo e acqua: molte iniquità ieri tollerabili oggi non lo sono più, la modernità è arrivata, si è fatta conoscere in tre quarti del mondo, dunque tante ingiustizie prima ritenute "inevitabili" vengono avvertite come inaccettabili. Parecchi conflitti attuali non sono nati per il cibo, ma per la dignità offesa, ora aggiunge, è indispensabile il socialismo, non lo ritengo un modello alternativo di società, ma un coltello affilato premuto contro le eclatanti ingiustizie della società, una voce della coscienza finalizzata a indebolire la presunzione e l'autoadorazione dei dominanti...". La dignità, quella stessa dignità calpestata e mortificata quando si è costretti ad assistere all'irresponsabile gioco del tiraggio di una "copertina" definita da alcuni "socialista". Se il contesto storico non fosse così drammatico ci sarebbe davvero da ridere. Anna Prato (socio fondatore del movimento politico "Socialismo è libertà").
MARCHE
Ma il socialismo ha bisogno di una identità Ogni indugio dello SDI a promuovere o aderire ad una lista unitaria di socialisti, è una perdita secca per il movimento socialista di Basilicata. Le passioni, quando sono tali, non si possono reprimere. Parlo della passione di tanti socialisti militanti e non, sileziosi e pensanti, giovani e reduci lontani dalla cabala delle postazioni, ma decisi a non celebrare con le prossime elezioni regionali, l'addio per sempre al socialismo di Basilicata. Il movimento culturale di Socialismo è Libertà non può restare inerme e rassegnato dinanzi alle manipolazioni di un'idea. Esso non si limita ad attingere dalla storia, ma vuole cimentarsi nelle nuove sfide che sono reali, attuali e culturali insieme. Nelle istituzioni, i socialisti vogliono starci con fierezza e responsabilità, con un'identità ben definita e percepibile, conquistata sul campo nel rispetto della volontà popolare, in ossequio alle regole democratiche non distillate in laboratori romani e regionali. Vogliono essere presenti per quanto c'è da dire e da fare con la sinistra e per la sinistra di governo. In Basilicata non ci si può appagare dei fasti del PIL. La Regione, con i nuovi poteri e con la sua storia, deve porsi le mete di una nuova civiltà che inverta il trend della migrazione, specie intellettuale, e della povertà. I compagni dello SDI, pur nel rispetto della loro buona fede, restando nella lista di Prodi, operano di fatto una scissione dalla storia, e soprattutto dal futuro del socialismo. Sono in molti ad attendere un passo decisivo, anche tra quelli che avevano fatto scelte non coerenti. A questi e non solo a questi si deve offrire una casa socialista e non un approdo di servizio. Michele Cascino Coordinatore regionale di Socialismo è Libertà 29-01-2005 |
SPECIALE CAMPAGNA ADESIONI
SOCIALISMO è LIBERTA' 2005
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Regolamento
Iscrizioni 2005
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Il movimento “Socialismo è Libertà” inizia la propria campagna di adesione per l’anno 2005 il 31 gennaio p.v. e la conclude il 31 ottobre.-Ogni adesione, singolarmente o cumulativamente espressa implica da parte del soggetto richiedente l’accettazione dello Statuto. Il costo della tessera viene stabilito sulla base di una determinata e convinta scelta a favore dell’autofinanziamento quale motore imprescindibile di una macchina politica che vuole conservare intatta la propria autonoma capacità decisionale. Pertanto, tenendo conto di questo orientamento generale, il Coordinamento Nazionale intende fissare un costo-tessera differenziato che si rivolge a chi vuole e può costituire un momento di forte sostegno per il Movimento (compagni già dirigenti socialisti, già ministri, sottosegretari, parlamentari o anche compagni che allo stato sono presenti nelle istituzioni europee, nazionali o regionali), a chi, sulla base di incarichi politici nazionali e territoriali, ha il dovere di contribuire adeguatamente allo sviluppo del Movimento e a chi infine, e ci auguriamo che si possa trattare di alcune decine di migliaia, ritiene di dover contribuire alla buona riuscita dell’iniziativa, versando la quota base prevista.In sintesi, il costo della tessera è così fissato: 1) iscritti benemeriti: 500 Euro; 2) iscritti sostenitori: 100 Euro; 3) iscritti ordinari: 30 Euro. I disoccupati e titolari di pensione sociale versano per la tessera la somma di 10 Euro |
La ripartizione della quota tessera prevede l’assegnazione del 50% relativo ad ogni tipologia di iscritto alla struttura centrale e del rimanente 50% alle strutture periferiche con una divisione territoriale (Coordinamenti regionali, provinciali e comunali) stabilita di concerto tra loro dai gruppi dirigenti periferici esistenti.-Le strutture territoriali possono prevedere, ove ne ravvisino la necessità, contributi volontari aggiuntivi a carico degli iscritti.-La richiesta delle tessere deve essere rivolta dai Coordinamenti Regionali alla struttura Nazionale (Via S.Eufemia,11-00187 Roma), tramite l’inoltro dei modelli di prenotazione con allegata copia del vaglia postale intestato al Coordinatore Nazionale o a persona da lui delegatae della distinta relativa alla tipologia della iscrizione effettuata.Le strutture territoriali, di qualunque livello, sono giuridicamente ed amministrativamente autonome e rispondono direttamente delle obbligazioni assunte. Il Movimento Nazionale non risponde a nessun titolo delle obbligazioni assunte direttamente o indirettamente dalle strutture territoriali o dalle persone che le rappresentino o che vi operino a qualsiasi titoloLe iscrizioni sono approvate in via definitiva dal Coordinamento Nazionale dopo la valutazione espressa dai vari organismi territoriali (Comunali, Provinciali, Regionali). |
In caso di iscrizione richiesta direttamente alla struttura centrale, la richiesta stessa deve essere da questa inoltrata per la valutazione, alla struttura periferica di competenza.Preliminare alle operazioni di iscrizione al Movimento “Socialismo è Libertà”, è la costituzione dei Coordinamenti territoriali a tutti i livelli possibili. A questo adempimento devono provvedere con immediatezza, confortati dall’impegno del Coordinamento Nazionale, i membri del Direttivo Nazionale, espressione delle singole realtà regionali.Oltre l’iscrizione dei singoli, è possibile anche l’iscrizione al Movimento politico “Socialismo è Libertà”, di soggetti collettivi, quali Associazioni culturali, professionali, di impegno sociale etc.., le cui finalità non siano in contrasto con gli scopi ed i principi culturali, sociali e politici del Movimento.Nel caso di richiesta di adesione collettiva, alla domanda deve essere allegato lo Statuto del soggetto collettivo richiedente o l’Atto equivalente.Per l’adesione collettiva, la procedura di richiesta e di accettazione è simile a quella prevista per i singoli soggetti.L’adesione collettiva non conferisce diritto al voto negli organismi statutari del Movimento.Tale diritto viene riconosciuto qualora i soggetti già associati in forma collettiva presentino le domande di iscrizione in forma individuale.L’adesione collettiva senza la presentazione della domanda di iscrizione in forma individuale è semplicemente una partecipazione a sostegno del Movimento di cui si condividono gli scopi.I rappresentanti del soggetto collettivo aderente, possono perciò intervenire e prendere la parola nelle sedi di confronto promosse dal Movimento “Socialismo è Libertà” e saranno consultati sulle iniziative esterne che si intendono realizzare. |
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