..... Socialismo è Libertà : LETTERA A BOSELLI E DE MICHELIS |
Cari
Compagni,
la
nostra Associazione ha di recente assunto una posizione pubblica sul tema
dell’unità dei socialisti per le elezioni del 2004.
Per
memoria riproduciamo il comunicato del 13 u.s.:
“Riunito
nel salone <Bruno Buozzi>, presente il
Segretario della UIL, Luigi Angeletti, il
Comitato di Coordinamento di <Socialismo è Libertà> ha votato
all’unanimità il seguente o.d.g.:
“Sicuri di interpretare l’identità dei socialisti italiani e la loro volontà di non disperdere la loro storia, la loro presenza, le loro potenzialità, ci impegniamo ad assumere tutte le iniziative politiche necessarie e coerenti con il fine di concorrere alla presentazione di un’unica lista autonoma dei socialisti italiani nelle prossime scadenze elettorali, sia amministrative sia europee, senza altra condizione al di là dell’adesione degli eletti al Parlamento, al gruppo del Partito del Socialismo europeo”.
Abbiamo
appreso che vi è stato un incontro tra i vostri due partiti, che si è concluso
con un invito informale ai socialisti separati a dare vita ad un
Forum per una discussione libera e senza un tema vincolante.
L’idea
non è da scartare perché incontrarsi è meglio che ignorarsi.
Ma crediamo che ciò non sia sufficiente, anche se è necessario, per
superare antiche discordie e polemiche di annata.
Rivedersi
con i compagni delle Fondazioni culturali socialiste può
essere opportuno e fecondo per riprendere il filo del revisionismo
socialista degli anni ’80 e per gettare le basi di un nuovo riformismo
socialista alternativo al neo conservatorismo della destra.
Ciò
è necessario per uscire dal vago e dall’effimero delle conversazioni tra
svagati ex alunni di un antico liceo.
La
cronaca politica di queste settimane, purtroppo, parla di liste europee in
cui la posizione socialista è diluita o spenta.
Noi
ci rifiutiamo di credere che tutti i giochi siano stati fatti e che sia
chiusa ogni soluzione unitaria e autonoma dei socialisti.
Per
sfidare le avverse previsioni abbiamo deciso di partecipare alla riunione
del Forum per ribadire quanto, con convinzione e
disinteresse, andiamo sostenendo dal giorno della nostra costituzione.
Nella
non auspicabile eventualità di una mancata convergenza ci corre l’obbligo
di dirvi che l’Associazione, nelle prossime prove elettorali, continuerà
a lavorare per una lista dei socialisti che non vogliono abbassare la
testa.
Fraterni saluti
Rino Formica - Presidente Socialismo èLibertà
.... INIZIATIVE SOCIALISTE ......... DALLE REGIONI
|
IN EMILIA ROMAGNA....... |
IN PIEMONTE ....... |
INIZIATIVE
ATTENZIONE! SOCIALISMO è LIBERTA'
|
Lettere
......... RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
|
La proposta dell’ammucchiata riformista è strettamente legata al presente, risente del clima dell’antipolitica post-tangentopoli, ne accetta la logica, e si concretizza in una proposta di stabilizzazione del quadro politico esistente.
Le
idee socialiste ricoinvolgeranno le masse soltanto
nel momento in cui conquisteranno le nuove generazioni, e per ciò è
necessario che abbandonino la dimensione della quotidianità per abbracciare
quella del sogno. I Giovani debbono cercare il
mistero, debbono confrontarsi con le dimensione del futuro , con i problemi
che ad esempio hanno trovato accoglienza nelle discussioni dei Forum sociali
l’ultimo dei quali si è tenuto a Firenze e a cui i movimenti “no global”
non sono riusciti a dare una adeguata risposta.
A
lungo con Rino Formica abbiamo parlato di questa
necessità, e nella mia prima lettera gli riportai quanto scritto da un
grandissimo Cesare Vivante, che sulle pagine della nostra Critica Sociale
scriveva: “L’unico
modo per rendere immortale la vita è di fonderla con le altre vite che vivono
nella nostra età, di continuarla nelle altre vite che piglieranno il nostro
posto sovra la terra; di prodigare ad esse i frutti della nostra esistenza, di
identificare le voci dell’anima nostra con quelle dell’anima collettiva.
Allora, nel sentimento che la vita continua, le energie del lavoro divengono
spontaneamente più intense e più liete, perché non si lavora pei
subiti successi, coll’ansia tormentosa di non raggiungere il premio, ma
serenamente, fiduciosamente, per maturare risultati lontani, a lunga scadenza,
come se non si dovesse mai morire, ed è questo il lavoro più eletto …”
Noi non rinunciamo alla nostra storia perché seriamente proveremo a costruire il nostro futuro.
Sandro D'Agostino - Responsabile Organizzativo Cos
tituente Pse - Direttivo Socialismo è Libertà
Lettera
2
La
teoria degli “equilibri più avanzati”, elaborata negli anni 70
dall’allora segretario del P.S.I.,compianto prof. Francesco De Martino,stava
provocando la deriva per il Partito a vantaggio del P.C.I.. L’importante
ricerca dell’unità del “polo socialista”, tentata per anni da De Martino
(continuata in seguito da Craxi ed oggi dalla coppia D’Alema – Amato), si
era trasformata semplicisticamente in un’identificazione sempre più stretta
dei due partiti a vantaggio dei comunisti.
Il 16 luglio del 1976, durante una riunione del Comitato Centrale del Partito
all’hotel Midas di Roma, il quarantaduenne Bettino Craxi veniva eletto
segretario dando vita ad una nuova era che avrebbe rappresentato “la croce e
la delizia” del socialismo italiano.
I giornali scrissero che quella del Midas era stata una rivolta dei
“quarant’enni” che “prendevano in mano” il Partito.
Una cosa del genere sarebbe impossibile attualmente.
Il P.S.I. non esiste più, con la sua delegittimazione è stato abbattuto,nel
corso degli anni novanta,un sistema politico considerato vecchio e corrotto per
far posto alla Seconda Repubblica, la Repubblica del bene, dei“puliti” e
degli onesti, una Repubblica nella quale i socialisti non dovevano avere più
importanza. Nel 1992 cominciava ufficialmente la “diaspora” socialista.
Il SI poi SDI, i Laburisti di Spini, poi dissolti nei DS, la “Cosa Due” con
la quale i post-comunisti hanno cercato di “appropriarsi” definitivamente
dell’ eredità socialista (dopo il primo cambio di nome e l’ingresso nell’
Internazionale socialista e nel PSE), i tanti compagni della “base” che
delusi e umiliati hanno deciso di “starsene a casa”, quelli che in un modo
impulsivo(per non dire schizofrenico) hanno proposto il socialismo a destra
(Nuovo P.S.I.), quelli che nel corso degli anni,confusi e disorientati, hanno
fatto la spola tra le due organizzazioni politiche socialiste nei due poli, le
decine di costituenti,di circoli,di fondazioni e di piccole associazioni di
ispirazione laico-socialista-riformista che si sono succedute negli ultimi
tredici anni. Segue e si aggiunge a tutto ciò:la distruzione della DC, la
nascita di Forza Italia con le “primedonne e i papponi” che subito ci sono
finiti dentro, l’avvento della Lega Nord, il protagonismo politico di Di
Pietro, la “legittimazione riformista di A.N.”, questo sistema bipolare, il
nuovo sistema elettorale maggioritario, questo Ulivo e un Silvio Berlusconi alla
Presidenza del Consiglio.
Forse a ben guardare questa seconda Repubblica tanto migliore della prima non è.
Oggi la politica è diventata sempre più un affare per poche elites che
guardano solo ai loro interessi e coltivano il loro piccolo orticello.
Oggi non esiste una scuderia di politici quarant’enni in grado di sostituire i
“vecchi”, come avvenne nel P.S.I alla fine degli anni 70.
Oggi non si guarda più ai giovani, non si progetta più il futuro.
La politica è vuota di sentimenti, di ideali, di valori.
La politica è “odiata” dai giovani.
E’ evidente, da quanto detto fin ora, che sono falliti i due potenziali
obiettivi della Seconda Repubblica: una società più giusta, una società senza
socialisti.
I socialisti in un modo o nell’altro ci sono sempre stati, divisi, ma
presenti; i primi a nascere come grande partito di massa dei lavoratori,saranno
gli ultimi a morire.
E’ evidente che non si può continuare così all’infinito, prima o poi i
socialisti dovranno tornare insieme, una nuova generazione è pronta a
riscattare una storia ultrasecolare con tutti i suoi valori, i suoi ideali e con
i sentimenti più nobili, politicamente parlando, rivolti sempre alle classi
sociali meno abbienti.
La Costituente Nazionale del Partito Socialista Riformista -PSE- ha
rappresentato negli ultimi due anni il punto di partenza per un nuovo grande
percorso, per un nuovo grande progetto,per una nuova stagione per i valori e per
gli ideali del socialismo italiano.
Questa Costituente è nata ed è sopravvissuta in maniera spontanea, grazie alla
passione, all’ entusiasmo e all’impegno profuso da giovani disinteressati,
che stanchi delle solite beghe interne alle forze socialiste organizzate
attualmente esistenti, hanno deciso di ripartire da soli per il superamento
della diaspora, raccogliendo di fatto il “testimone socialista” e una
difficile sfida.
La Costituente Nazionale del Partito Socialista Riformista -PSE- di giorno in
giorno,nel corso degli ultimi due anni, ha visto crescere le sue file sempre di
più, registrando numerose adesioni di giovani liberi ed entusiasti che hanno
presentato riflessioni,progetti e proposte concrete in importanti iniziative a
Genova (settembre 2001) e soprattutto a Siena (settembre 2002) dove intervenne
anche un “grande vecchio” del socialismo italiano: l’ ex ministro on. Rino
Formica.
E proprio Rino Formica, in quella sede, annunciò la nascita di una grande
associazione per i socialisti, per riaprire il dibattito sotto un profilo
culturale e progettuale, un’ associazione in grado di creare il collante
necessario per “far sedere attorno ad un grande tavolo” tutti i socialisti,
indipendentemente dalle loro storie, dalle loro “posizioni” e dai loro
partiti.
Oggi quest’associazione esiste,presentata ufficialmente a Roma il 14 marzo
2003, diventa realtà ogni giorno che passa, riscontrando grande interesse,
grande partecipazione e importanti adesioni.
Socialismo è Libertà vive grazie ad una grande formula: un connubio
indissolubile tra l’ esperienza dei più “anziani” e l’ entusiasmo dei
più giovani, che proprio per questo stanno avendo grande spazio.
L’associazione in questi giorni ha effettuato importanti seminari a carattere
nazionale su temi politici di primaria importanza, infatti il 19-20 settembre si
è svolto a Paestum (SA) il seminario dal prof. Landolfi sull’
“Organizzazione politica” unitamente ad un grande Forum Giovanile, il 7 e
l’8 ottobre si sono svolti a Roma i seminari di E. Manca “Pubblico e
Privato”, Luigi Angeletti (segretario U.I.L) “Solidarietà e coesione
sociale” ed “Eguaglianze e disuguaglianze”, dell’ on. Claudio Martelli.
In calendario un seminario dell’on. Claudio Signorile (attualmente direttore
del settimanale “La Gazzetta Politica”) sulla “Politica Internazionale”.
E’ necessario, come giovani, essere sempre in prima fila, prendere la parola e
partecipare attivamente al dibattito politico; ma soprattutto noi giovani, che
non abbiamo tra di noi faziosità personali legate al passato, dobbiamo essere i
primi ad essere uniti : uniti per unire.
A mio parere l’unione la si può ottenere solo grazie ai contenuti e alla
concretezza delle idee, difatti è solo con la concretezza che si può
aggregare, rendendo permeabili gli animi delle persone ai valori socialisti.
In Italia abbiamo alcuni dati che riguardano il mondo giovanile veramente
sconcertanti: l'Italia è uno dei Paesi europei che spende di meno per il
servizio pubblico dell' istruzione appena il 4,8% del suo Prodotto Interno Lordo
in confronto al 6,3% della Francia e al 5,7% di Spagna e Germania e di
conseguenza proprio in Italia abbiamo il più basso tasso di "popolazione
diplomata".
In Italia abbiamo anche le più alte percentuali di abbandono scolastico,queste
percentuali trovano un divario interno tra nord e sud;questo significa che ci
sono dei fenomeni che interessano i giovani più della scuola, questo perché la
scuola non li entusiasma e non li coinvolge ecco perché è necessario una
grande riforma non solo dei piani di studio e delle attività scolastiche, ma
anche dell'assetto e dell' impostazione della scuola, edificando delle vere e
proprie "cittadelle scolastiche" dove lo studente possa trovare una
seconda casa con tutti i comfort e i servizi necessari per una formazione
ottimale per il futuro e per un'adeguata preparazione al mondo degli adulti,
alla vita.
In Italia ci sono 2 milioni di giovani tra i 25 e i 35 anni tutti diplomati e
molti con la laurea che lavorano con un contratto di collaborazione continuata e
continuativa, i Co. Co. Co., 1 milione e mezzo di lavoratori dipendenti a
termine, 979.000 lavoratori part-time a tempo indeterminato, 291.000 lavoratori
interinali. Il 40% di questi lavoratori atipici sono diplomati, il 55% laureati,
il guadagno medio mensile di queste persone si aggira intorno ai 700 euro,
nessuno svolge un lavoro compatibile con la laurea ottenuta.
E’ evidente che occorrono nuove garanzie e nuove tutele per i giovani
lavoratori, questo penso sia una delle sfide più importanti per una moderna
politica riformista.
Dobbiamo “recuperare la generazione perduta”, essere presenti nelle scuole e
nelle università, analizzando la nuova riforma e rivendicando più potere
all’ interno dei consigli di facoltà.
Dobbiamo portare le nostre bandiere nelle piazze per comprendere le grandi
problematiche della globalizzazione che il movimento dei no-global ha posto al
centro dell’opinione pubblica mondiale, ma avendo il coraggio di dire che le
loro soluzioni radicali non risolvono il problema, di discutere intorno ai
delicati temi della bioetica che apre nuove e sconvolgenti frontiere e dalla
liberalizzazione delle droghe leggere. Insomma lottare a testa alta per un
rinnovato Socialismo.
Da iriformisti.it
Fabio Picone Responsabile Costituente Pse Campania