SCENARIO- Draghi al posto di
Gentiloni dopo le elezioni
Intervista a Rino Formica su
"IlSussidiario.net" del 30-05-2017
Sorride amaramente Rino
Formica quando pensa alla nuova legge elettorale. Poi
si ferma e ragiona freddamente, l'ex ministro delle
Finanze, stilando un giudizio pesantissimo: "Questa
legge elettorale è un regolamento di conti tra i
partiti e all'interno dei partiti. E interessa tutti,
anche i cosiddetti nuovi pentastellati, che sono in
realtà il clone di un partito che quando ha dovuto
assumersi delle responsabilità è andato nel panico,
come è avvenuto in alcune grandi realtà".
Ma certamente Rino Formica è
ancora più severo con Matteo Renzi. Dice Formica: "La
sua legge elettorale doveva essere quella della
stabilità ed è andato avanti a pensare alla stabilità,
da Firenze fino al mondo intero. Vede stabilità
ovunque, con lui al centro. Deve essere sempre in
preda a dei vaneggiamenti napoleonici. Quanto a Silvio
Berlusconi, si accomoda con una lista di appoggio
animalista insieme alla Brambilla. Diciamolo con
franchezza, è proprio finito un ciclo, un lungo
periodo di assestamento e avremo di fronte anni duri.
Anzi, il primo sarà durissimo, poi altri quattro anni
dove ci sarà un'autentica rivoluzione sociale che
interesserà tutta Europa, non solo l'Italia. A quel
punto, si potrà pensare a un'Europa dei popoli, a
rialzare la testa, a ritornare a una convivenza
sociale accettabile".
Insomma, Formica, i
partiti attuali, Pd, M5s e Forza Italia, sembrano
andare a tappe forzate verso le urne. Troveranno un
accordo per una legge elettorale proporzionale con
sbarramento al 5 per cento, che lei ha definito
"regolamento di conti". Quale Paese uscirà, a questo
punto, da questa prova e che cosa accadrà?
Riassumo sinteticamente quello
che ritengo possa avvenire dopo la prova elettorale.
Il primo anno sarà una sorta di Vietnam, con un
Parlamento che alla fine si scioglierà, perché non
riesco a immaginare quale possa essere il governo che
possa reggere a una situazione... [CONTINUA
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