Socialisti delle più diverse
appartenenze politiche, insieme a tutti coloro
“socialisti di fatto” che, senza avere una vecchia
casa o una tessera in tasca, sentono il bisogno di
impegnarsi per affrontare concretamente i problemi più
gravi del paese, ripartendo dai valori tradizionali
della sinistra socialista e adeguando le proprie
politiche alle necessità attuali.
Un movimento
politico nuovo, non un nuovo partito, non
autoreferenziale, per dare alla cultura socialista
rinnovata e alla sinistra un nuovo ruolo nella
politica e nella società italiana.
Socialisti in
Movimento rappresenta la prosecuzione coerente
dell’esperienza dei socialisti impegnati nei Comitati
Socialisti per il No e di tutti coloro che, pur avendo
votato diversamente, sentono il dovere di dare una
risposta politica al significato ampio di quel voto.
Temi fondamentali della propria proposta sono la
democrazia. il lavoro e l’Europa.Il primo incontro dei
Socialisti in Movimento della Lombardia individua le
seguenti priorità per dare una riposta efficace e
coerente al risultato del referendum del 4 dicembre e
alla sentenza della Corte Costituzionale che ha
bocciato l’Italicum.
- Si ribadisce la necessità
che Socialisti in Movimento possa confrontarsi con le
altre forze della sinistra italiana mettendo al primo
posto la questione democratica, a partire dalla
questione costituzionale che significa l’uso della
Costituzione, non per solo per difendere le garanzie
democratiche, ma come “arma” per ottenere quei diritti
che ancora non sono garantiti.
- Socialisti in
Movimento pone a tutte le altre forze della sinistra
la richiesta di un impegno preciso affinché qualunque
eventuale proposta di modifica costituzionale
decisione che dovesse incide sulla prima parte della
Costituzione, ancorché richiesta dall’Unione Europea,
sia sottoposta a referendum popolare.
- Socialisti
in Movimento ritiene comunque ancora valida la
proposta di una revisione costituzionale per la
costruzione di una Nuova Repubblica, da attuarsi
attraverso l’elezione di una Assemblea Costituente,
alla quale sia prevista anche la partecipazione
diretta dei cittadini.
- Socialisti in Movimento
chiederanno fin dalla prossima settimana, a tutte le
forze politiche, un confronto serio su un testo di
legge elettorale di tipo proporzionale che escluda
ogni forma di premio di maggioranza, che abolisca i
capolista bloccati e le candidature multiple.
-
Dalle esperienze locali vissute negli ultimi decenni
si deduce ormai un gravissimo impoverimento delle
prerogative democratiche delle istituzioni, delle
Regioni e dei Comuni. A questo proposito si propone di
aprire subito un confronto largo sui provvedimenti
urgenti finalizzati a recuperare gli spazi di
democrazia rappresentativa e diretta andati perduti
negli enti locali dopo l’elezione diretta dei sindaci
e dei presidenti delle Regioni.
- In Lombardia si
costituisce da subito un gruppo di lavoro per la
definizione di un programma minimo per le prossime
elezioni regionali, con particolare riferimento alle
questioni istituzionali, territoriali, ambientali,
occupazionali, fiscali e sociali.
- Si propone come
prossimo appuntamento un assemblea generale di
Socialisti in Movimento della Lombardia dedicata i
problemi del lavoro.