Cosa le fa credere che vincerà
il no?
Il fronte del no è un minestrone di tante
verdure diverse. Ma ormai la somma delle difficoltà del paese
formano un agglomerato così vasto che alla prima occasione si
può creare un rovesciamento, non senza sbocco, ma al buio.
Anche lei vede il rischio
dell’autoritarismo?
No, uno peggiore: l’assenza di
democrazia totale, l’anarchismo.
E se invece vincerà il no ci
sarà il caos di cui parla Confindustria?
Ma no.Non
dimentichiamo che ai vertici delle istituzioni, e dietro, in
Italia c’è sempre l’antica millenaria saggezza.
Del presidente Mattarella?
Del mondo cattolico. E siccome non si può fare il
papa re, ci sarà un governatore papalino. La grandezza della
Chiesa è l’intercambiabilità dei personaggi dove quello che
viene dopo non è mai in continuità con quello di prima perché
è la scelta ad hoc per il tempo. La loro regola è ’c’è un
tempo per’.
Ma Renzi non è uno della
stessa parrocchia?
Ma no, Renzi viene da un mondo
minore, di periferia. I toscani ....[CONTINUA
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