Non sarebbe stato elegante
mettere un vincolo in Costituzione su una legge di
competenza del Parlamento. Antonio Giolitti acconsentì
e l’emendamento fu trasformato in ordine del giorno.
Da quel momento in poi il proporzionale produsse leggi
buone che rappresentavano il punto medio della
pluralità delle posizioni».
Ma esisteva un
problema di stabilità e governabilità.
«Solo a partire dagli anni Settanta dopo la grande
crisi del Sessantotto. Però, il problema è un altro.
L’instabilità dipendeva dal meccanismo oppure dalla
crisi dei partiti? A parte un paio di eccezioni, le
legislature sono finite anzitempo. Ci fosse il
proporzionale o il maggioritario. Non è questione di
regole, ma di politica malata».
Si profilano elezioni
anticipate.
«Ci sono spinte e
controspinte. Gli apparati dei partiti hanno un
timore. E cioè che sciogliere la legislatura alla fine
del mandato, cioè nel 2018, sia un rischio. La
finanziaria non sarà delle più piacevoli, per non dire
che sarà lacrime e sangue. Votando nel 2017, i partiti
pensano di frenare la decomposizione definitiva».
Che avverrà? ... [CONTINUA
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