(25
aprile 2019) IL
25 APRILE: non più solo la giornata della liberazione dal
fascismo, ma la giornata per la conquista della vera
libertà!
Viviamo in una società che
silenziosamente sta rendendo gli uomini privi della loro
vera libertà.
Alcuni sostengono si tratti di un complotto a
livello mondiale, ma molto più semplicemente si tratta di interessi
differenti che talvolta convergono su obiettivi comuni.
Su un punto la maggior parte di coloro che
detengono imponenti interessi trova un comune denominatore: rendere gli
uomini incapaci di pensare, di creare e di partecipare attivamente
all’evoluzione del mondo, senza così avere ostacoli alla realizzazione e
al mantenimento dei più disparati interessi.
Nella storia sono stati utilizzati molteplici
strumenti a questo fine, passando dalle religioni alle dittature. Nella
nostra epoca, i mezzi sono mutati e sono divenuti più silenziosi e meno
identificabili.
Un numero “relativamente ristretto di persone”
vorrebbe che gli uomini perdessero sempre di più la loro umanità così da
poterli usare come “automi“ per la realizzazione dei propri fini.
Queste persone vorrebbero:
-
Uomini senza più distinzioni culturali, ideali, di pensiero e di sesso,
eliminando così la loro capacità di concepire idee, opinioni e
differenti visioni del mondo
-
Uomini sempre al lavoro, o con la mente rivolta alla mancanza di lavoro,
e sopraffatti dalle più disparate incombenze, e quindi privati del tempo
per vivere i piaceri della vita, per partecipare attivamente alla
realizzazione della vita sociale, per realizzare i propri sogni
-
Uomini sempre più poveri, con le risorse necessarie a soddisfare le
esigenze minime, ma non sufficienti a garantire loro la piena libertà
Qualcuno direbbe: “prendiamoci tutto, ma per
farlo diamogli povertà, paure, ansie e qualche partita di calcio
gratuita!”
Il 25 aprile sia quindi il giorno per
la realizzazione della vera libertà:
- equa redistribuzione della ricchezza;
- non solo diritti civili, ma giusta
emancipazione socio-economica indispensabile a tutti gli uomini per
farsi valere e rispettare;
- più tempo libero per vivere i piacere
della vita e permettere a tutti coloro che lo desiderano di partecipare
alla vita politica e sociale della comunità
(www.30orelavorative.it).
Per contribuire in questa direzione bisogna
saper guardare oltre i confini di singoli paesi, con progetti
lungimiranti ed ampi.
Nuove forme di redistribuzione della ricchezza,
nuove e migliori aspettative di vita dei popoli,
garanzia di pace e libertà diffusa possono trovare
risposte solide ed efficaci solo con nuovi “strumenti” che consentano di
conquistare “regole” universali sempre più globali.
- Unità politica Europea (e
non unione finanziario-burocratica Europea)
espressione di partecipazione e
rappresentanza democratica, da perseguire a breve
termine;
- Stati Uniti del mondo, da
realizzare in una visione ben più complessa e a lungo termine, ma che
deve essere già parte dell’immaginazione e
della costruzione del nostro futuro prossimo.
Daniele Delbene
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