SPECIALE RIDOTTO "ULTIME NEWS"
22 Dicembre 2002


           BUONE FESTE  


INDICE ARTICOLI :

1) Lettera di Rino Formica "rinunce coraggio e un grande futuro"
2) Da Il Secolo XIX " la Parola Riformista " Daniele Delbene
3) Da La Stampa " Tresoldi Responsabile Provinciale Costituente Pse "
4) Anche nel Vercellese Presentazione della Costituente Pse
5) Dalla Gazzetta Politica " Né morale né immorale" di Rino Formica
6) Anticipazioni Gazzetta Politica di Claudio Signorile
7) Messaggi di Auguri pervenuti in Redazione da tutta Italia


LETTERA DI RINO FORMICA

" RINUNCE, CORAGGIO E UN GRANDE PROGETTO POLITICO "

Cari compagni,

1992-2002 : si è chiuso il più lungo e tormentato decennio della nostra vita.

Nell’Aprile del 1992 gli elettori confermarono la maggioranza assoluta ai partiti di governo.

La volontà degli elettori fu elusa:

il Parlamento fu congelato,

il Governo fu commissariato,

il Triunvirato, non previsto dalla Costituzione, ( Scalfaro, Spadolini, Napolitano ) si assunse la responsabilità di nominare un Governo del Presidente , di sciogliere il Parlamento e di indire le elezioni generali con una nuova legge elettorale.

Si disse che il vulnus costituzionale lo chiedeva la salvezza della " Repubblica".

Dal lavacro battesimale sarebbero usciti:

  • Una società liberata dal peso della politica;
  • I nuovi partiti della trasparenza, della correttezza e del merito;
  • Le nuove classi politiche dirigenti disinteressate e competenti.

Carità di Patria ci consiglia di non fare l’inventario di ciò che è nuovo nell’Italia di oggi un decennio di inganni manipolazioni della verità.

Non è facile per i cronisti di oggi, né sarà agevole per gli storici di domani, stabilire le cause principali e secondarie che generarono il terremoto del ’92 – ’93.Possiamo solo decifrare la mappa dei mutamenti intervenuti nel sistema politico, nell’assetto istituzionale, nella struttura dei poteri reali della società e nella formazione e nell’avvicendamento delle lassi dirigenti del paese.

Per poter affrontare questi e gli altri temi che l’agenda politica del 2003 ci sottoporrà con ritmo frenetico, dobbiamo partire da una riflessione semplice e oserei dire, banale: dove sono i socialisti ?

E’ possibile che la luna eclissi delle ragioni socialiste abbia provocato una assuefazione alla rinuncia e all’abdicazione a favore di coloro che nel lungo confronto storico furono da noi politicamente battuti ?

E’ possibile che ‘orgoglio e la dignità possano trovare alloggio in tutte le grandi case della tradizione politica dei partiti dell’Italia repubblicana, al di fuori del Partito socialista che fu e resta il partito della Repubblica, delle riforme e dei diritti civili?

A chi chiede le ultime confessioni per ottenere la grazia o il silenzio per partecipare alla pacificazione, bisogna rispondere con sussulto di dignità : abbiamo già dato tutto, non possiamo darvi la memoria, che vorreste cancellare per costruire il vostro futuro!

Non si tratta di fare un nuovo partito destinato a consumarsi in una rinata ed inutile diaspora tra flagellati : ma di unire tutti i socialisti che avevano dato la sostanza politica e programmatica nella sinistra di governo e che dieci anni fa erano oltre 5 milioni di votanti, perché non siamo assenti con la loro storia, la loro cultura e con i loro uomini nei grandi appuntamenti dei prossimi anni.

La storia del paese sarà diversa se umanesimo socialista e umanesimo cristiano saranno fuori da questi ineludibili appuntamenti:

  1. La fase costituzionale istitutiva dell’Unione Europea e la fase della revisione costituzionale italiana;
  2. La definizione del nuovo compromesso sociale tra mercato

    e mondo del lavoro;

  3. La rideterminazione dei confini nei nuovi assetti dei poteri sociali, economici, finanziari ed amministrativi;
  4. La costruzione del destino delle generazioni in una società dove gestire le risorse delle conoscenze, sarà più importante che amministrare i patrimoni dei beni materiali.

Non dobbiamo cercare capi o figli prediletti, dobbiamo suscitare un moto di risveglio e di forza interiore.

Non vogliamo isole di resistenza, ma teste di ponte per un nuovo sistema politico.

Le idee, le proposte gli obiettivi sono stati annunciati con chiarezza e si sanno diffondendo tra i compagni.

Tutti potranno costruire luoghi d’incontro associativi locali e nazionali per unire i socialisti. Non c’è un destino avverso che ci ha condannato, è la nostra inazione l’avversità da battere.

Perché il 2003 sia l’anno del risveglio tutti devono sapere che solo con le rinunce personali e con il coraggio si possono aprire le montagne e attraversare i mari.

Auguri a presto.

On. Rino Formica


   

Edizione 20 Dicembre 2002
<< LA PAROLA RIFORMISTA >>  

Il termine Riformismo non ha alcun significato se non viene associato alla parola socialista. Infatti riformismo viene definito come un metodo che tende ad un reale cambiamento della società con il fine di modificarne le strutture portanti, i rapporti sociali e, conseguentemente, la condizione stessa degli individui. Se questo è il significato chiunque può definirsi o essere definito riformista. Ben differente è il riformismo socialista dove alla base della definizione sopra citata è sempre presente il principio di giustizia sociale. Qualcuno volutamente o ingenuamente in questa confusione sta commettendo un grandissimo errore politico guardando alla Casa dei Riformisti e non invece a quella dei Socialisti Riformisti. Per chi della giustizia sociale ha fatto una sua storia, un proprio principio di vita, non può esistere Casa che non sia quella Socialista.  

Daniele Delbene  -
Presidente Nazionale Partito Socialista Riformista Pse -  


 
dall' edizione " VERCELLI 15 - 12 - 02 "

Costituente Partito Socialista, Tresoldi Responsabile Provinciale

Giovanni Tresoldi è stato nominato Responsabile, per la provincia di Vercelli, della Costituente nazionale del Partito Socialista riformista Pse. Per informazioni www.socialisti.info                                                                                                   


  LA COSTITUENTE " NASCE SPONTANEA " NELLE PROVINCIE DI TUTTA ITALIA  Anche nel Vercellese un convegno di presentazione della Costituente

Giovanni Tressoldi, nominato da pochi giorni, Responsabile per la Provincia di Vercelli della Costituente sta organizzando per la fine di Gennaio un convegno pubblico per rilanciare anche nella propria realtà locale il grande progetto politico Socialista Riformista. Tressoldi annuncia - << sarà un processo politico che vuole partire dal basso, dando risposte alle necessità e alle problematiche dei cittadini con quei valori che da sempre hanno contradistinto la storia Socialita.>> . Una sfida che in molte realtà locali è già stata lanciata e in altre sarà prossima.                                                            


DUE NUOVI SPAZI PER COMUNICARE La Chat di tutti i Socialisti e il nuovo Forum

  Sul nostro portale sono attivi due nuovi servizi, ogni sera dopo le 21 si possono scambiare pensieri sulla nuova Chat Socialista e ogni giorno si possono esprimere  commenti di attualità sul nuovo Forum. Vsitate il nostro portale www.domanisocialista.iol.it  


 

Né morale né immorale: è un punto di equilibrio dello Stato tra la lotta agli evasori e la caduta di credibilità.
 
Un condono in sé non è né morale né immorale. Per il Governo è la ricerca di un giusto punto di equilibrio tra il rischio di non poter incidere per tempo sugli evasori e la caduta di credibilità dello Stato. Vorrei fissare alcuni punti per mettere la questione con i piedi per terra.   1. Le dichiarazioni dei redditi superano il numero di venti milioni. Gli accertamenti degli uffici non raggiungono il numero di 200.000. Dopo 5 anni cade in prescrizione un anno d'imposta. Quindi: milioni di contribuenti non sono controllati ed ogni anno milioni di contribuenti ottengono un condono gratis.   2. L'iniquità di fondo del nostro sistema è costituito dal fatto che la platea dei contribuenti è spaccata in due: chi ha il sostituto d'imposta, e chi fa la dichiarazione autonoma. E' ovvio che il primo paga tutto e subito ed il secondo paga in parte e quando vuole.   3. In questi ultimi dieci anni, tutto è rimasto come prima per chi ha il sostituto d'imposta, mentre è cambiato molto per gli altri. La manovra di bilancio per il 2003 si caratterizza, fra l'altro, per il peso determinante che, ai fini dell'effettivo rispetto dei saldi di finanza pubblica, vengono ad assumere gli interventi dal lato delle entrate: 8 miliardi di Euro sui 20 complessivamente ipotizzati. Un eventuale insuccesso in quest'area rischierebbe di pregiudicare in modo sostanziale il conseguimento degli obiettivi della politica di bilancio per il 2003 e gli anni successivi: il progetto di finanziaria per il 2003, quindi, in tanto è credibile in quanto risulti credibile la sua componente tributaria. Di qui l'esigenza di una riflessione attenta ed obiettiva sulla fattibilità degli obiettivi di gettito alla manovra. Voglio collocarmi all'interno della logica - sia pure miope - della proposta del Governo, per verificarne la coerenza e la fattibilità.   Riforma Visco del 1997 vera e propria "licenza di evadere"   4. L'attuale Ministro dell'economia e delle finanze in un articolo apparso sul Sole 24 Ore del 19 giugno 1997, sostenne che l'accertamento con adesione, dallo stesso Tremonti introdotto nell'autunno del 1994, con le modifiche apportate dalla riforma Visco del 1997, avrebbe costituito una vera e propria "licenza di evadere", essendo il suo campo di applicazione divenuto illimitato e funzionando come causa di non punibilità, con l'attribuzione agli uffici di un potere amministrativo straordinario e discrezionale di "amnistia". Il meccanismo dell'accertamento con adesione nella versione Visco (tuttora vigente e per niente rivisto) - aggiungeva Tremonti - "è costruito per scorrere a regime e dunque riguarda tutto l'universo dell'evasione: evasioni passate, presenti e future. In questi termini c'è qualcosa che va addirittura oltre il condono. Qualcosa che trasforma radicalmente l'ambiente fiscale caratterizzandolo in base a una continua, gratuita licenza di evadere. Nel nuovo ambiente fiscale pagare regolarmente le imposte diventa oggettivamente un puro "optional", essendo legalizzate, congiuntamente, tanto l'imposizione quanto l'evasione fiscale".   5. Parallelamente, nello stesso articolo, Tremonti stigmatizzava la penalizzazione delle sanzioni amministrative in materia di imposizione societaria, operata dalla riforma Visco con la previsione della responsabilità illimitata degli amministratori di società, il cui effetto finale prevedibile sarebbe stato, sul piano economico, non già di ridurre l'evasione o l'elusione, ma di rendere ancora più difficoltoso e vischioso lavorare e produrre, e, sul piano giuridico, di far compiere un ulteriore significativo regresso dell'ordinamento nella barbarie. Va dato atto a Tremonti di aver fatto eliminare dall'ordinamento, coerentemente con quest'ultima considerazione, la responsabilità degli amministratori per il comportamento fiscale delle società da loro gestite. Ed è altresì intervenuto per depenalizzare il falso in bilancio.   6. Non risultano, però, operati aggiustamenti nella disciplina dell'accertamento con adesione per impedire che la stessa continui ad essere utilizzata come una vera e propria licenza d'evadere, rendendo per gli evasori priva di effettivo interesse qualsiasi offerta di sanatoria per il rientro nella legalità. C'è anzi, di più, in quanto con il progetto di finanziaria si prevedono nuovi istituti, ancor più suscettibili di occultare e-o di legalizzare permanentemente l'evasione, dalla rottamazione del magazzino al concordato preventivo ed alla riapertura dello "scudo fiscale". Mentre con la riapertura dello scudo si assicura una seconda chance a chi si è lasciato sfuggire la prima per mettersi a poco prezzo al riparo dai rischi penali (tributari) legati al possesso illegale di capitali all'estero (o magari di proventi dell'evasione estero-vestiti), con la rottamazione del magazzino si consente di utilizzare gli studi di settore per legalizzare i livelli di evasione raggiunti e con il concordato preventivo li si rende definitivi. Tutto questo, si badi bene, a favore dei soli soggetti tenuti all'autoliquidazione, riservando il "privilegio" dell'accertamento analitico alle sole categorie di contribuenti soggetti, per legge, all'obbligo del sostituto d'imposta, con gli evidenti riflessi di illegittimità costituzionale, oltre che di iniquità sostanziale, che tale discriminazione oggettivamente comporta.   Ma Tremonti sbagliava allora o sbaglia con la sua Finanziaria?   7. Sarebbe, credo, difficile per chiunque riuscire a dimostrare che l'argomentazione del Prof. Tremonti fosse fondata nel 1997, ma sarebbe, invece, infondata oggi. Per cui, volendo far quadrare il duplice cerchio dell'efficacia dei concordati (condono-perdono) e dell'equità del nuovo sistema di imposizione che ne discende, Tremonti dovrebbe, da una parte, paradossalmente, reintrodurre e rafforzare rispetto al passato - sull'esempio americano - l'aborrita responsabilità civile e penale degli amministratori di società; e, dall'altra, estendere la possibilità del concordato preventivo a tutti, abolendo per i lavoratori dipendenti l'obbligo del sostituto d'imposta. Esponendo, in tal modo, il Paese al duplice rischio, da un lato, dell'avanzamento della barbarie giuridica paventata dal Prof. Tremonti nel 1997 e, dall'altro, più concretamente, di distruzione pura e semplice del sistema impositivo.   8. Si potrebbe, naturalmente, anche sostenere che Tremonti si sbagliava nel 1997, mentre ha ragione oggi nel ritenere che ci sia, latente, un'ampia area di domanda potenziale di condono che aspetta di poter diventare effettiva. E che le sue dimensioni siano quelle - ipotizzate dal Governo - di 8 miliardi di euro. Per cui basterebbe, magari, aggiungere alle sanatorie già previste nel progetto di Finanziaria (concordato per il pregresso, rottamazione del magazzino, chiusura delle liti pendenti, riapertura dello scudo fiscale), rafforzate dalla garanzia del concordato preventivo, anche un "condono tombale" per replicare il successo del condono della 413-91, che, com'è noto, fruttò oltre 18 mila miliardi delle vecchie lire, e quindi più dell'importo nominale atteso con al finanziaria per il 2003.   L'attesa del gettito dai condoni del tutto irrealistica   9. Che il fenomeno dell'evasione sia tuttora di dimensioni notevoli è sicuramente vero. Ma ciò che induce a ritenere del tutto irrealistica l'attesa di gettito del Governo attiene a due ordini di fattori: il primo, già evocato nel dibattito delle ultime settimane, si riferisce alle innovazioni - anche radicali - che sono state introdotte nel sistema impositivo, nei metodi di accertamento e nell'organizzazione amministrativa dopo il 1991 e che hanno avuto l'effetto, da un lato, di favorire negli anni scorsi, l'adesione spontanea (peraltro più parziale che completa) degli evasori "di frontiera". E, dall'altra, di offrire parametri di orientamento ed occasioni di adeguamento a chi, senza rinunciare ad autoridursi il carico tributario, vuole comunque sottrarsi agli effetti più penalizzanti dell'eventuale accertamento.   10. L'improponibilità di un raffronto con il condono del 1991 si spiega con un'altra considerazione che attiene al contesto odierno, molto diverso da quello in cui tale condono venne deciso: la definizione agevolata delle situazioni e delle pendenze tributarie approvata con la legge 413 del 1991 avvenne in uno con una non marginale, ma radicale, modifica del sistema di accertamento che, con l'abolizione del segreto bancario (utilizzabile per accertare anche situazioni pregresse), ampliava in misura rilevante le possibilità di intervento dell'Amministrazione finanziaria. Ci si trovava, in altri termini, di fronte ad interventi che, come già avvenne nel 1982 con l'introduzione del diritto penale tributario (poi dimesso con la riforma del 1997), ponevano le premesse, ed obiettivamente forse postulavano, l'esigenza di un nuovo patto sociale tra fisco e cittadini, che non poteva non comportare anche la possibilità di "rientro" nella legalità fiscale a coloro che fino ad allora erano rimasti -in tutto o in parte- fuori dal sistema.   11. La riforma del '91 si può o meno condividere, criticare o anche decisamente osteggiare, non è questo che importa. Non si tratta, infatti, di richiami finalizzati a valorizzare la manovra fiscale della finanziaria per il 1992 e per svalutare quella proposta dal Governo in carica per il 2003. Si tratta solo di evidenziare che il quadro di riferimento per il contribuente infedele era allora del tutto diverso da quello odierno, in termini di ben più elevata capacità di dissuasione a persistere in comportamenti evasivi. Ai rischi che, almeno in via di principio, era allora esposto al contribuente infedele si oppone, invece, come si è visto, la situazione di assenza di rischi e di molteplici e successive possibilità di accomodamento di oggi. Senza dimenticare che nel frattempo sono stati eliminati anche i deterrenti rappresentati dal penale tributario della legge 516-82 (manette agli evasori) e dalle sanzioni penali del falso in bilancio.   Un progetto che ricorda una bomba a orologeria   12. In conclusione, pertanto, con le sanatorie proposte in finanziaria, il gettito straordinario che se ne potrà ricavare è molto probabilmente destinato a ridursi ad una frazione minima di quello atteso di 8 miliardi di Euro. Né l'aggiunta di un condono tombale potrebbe far migliorare di molto il risultato effettivo. Servirebbe solo a strumentalmente giustificare ulteriori spese ed a provocare, quindi, già nel 2003, un buco nei conti pubblici ancora maggiore di quello sin da ora prevedibile. Il progetto di finanziaria per il 2003 si presenta con tutte le caratteristiche di una bomba ad orologeria che potrebbe deflagrare a non lontana scadenza, con la rovina dei conti pubblici e della stessa capacità di tenuta del sistema impositivo.   13. Una ultima nota vorrei fare. Per il successo del condono a dodici teste forse si punta tutto su una amnistia indiretta: la non utilizzabilità dell'autodenuncia al fine di perseguire reati fiscali ad altri reati connessi. Tremonti anche su questo si contraddice. Nel 1994 presentò nel suo libro bianco sulla riforma fiscale e a pag. 127 così scriveva: "permanenza del principio del doppio binario tra il procedimento penale ed il processo tributario, con la previsione di norme volte ad assicurare una razionale "osmosi" tra i due giudizi, così che le informazioni, i dati e le notizie dell'uno possano essere utilizzati nell'altro, nel rispetto delle garanzie proprie del processo penale. Ciò onde evitare che il processo tributario possa essere sospeso in caso di contemporanea esistenza di un procedimento penale. Gli atti del processo tributario devono, invece, restare del tutto estranei al processo penale, secondo i principi propri del codice di procedura penale". Ma forse Tremonti di questa contraddizione non ha colpa. Si tratta degli effetti prodotti dal rifiuto di voler affrontare con chiarezza e trasparenza la chiusura di un periodo di uso selettivo del principio di obbligatorietà dell'azione penale.
(Rino Formica)  


La Gazzetta Politica

n.49 20 dicembre 2002

In prima

Il linguaggio del terrorismo costante (editoriale)

Rischiosi ossimori europei (Gerardo Mombelli)

Rino Formica sul condono fiscale   pag. 3

Condono grande scommessa

Roberto Saliba sul messaggio del Pontefice  pag. 5

La Pace preventiv

Riccardo Giagni sull'indiscutibilità della storia   pagine centrali

Il tempo della Chiesa

Alberto Abruzzese sulla comunicazione politica al tempo dei mass media      pag. 8

Il tramonto del cittadino

Andrea Saba sulle prospettive economiche dell'Italia                pag. 9

Ruggine sul made in Italy

Simone P. Barillari intervista lo scrittore Donald Antrim          pag.11

Il grottesco nel tramonto degli imperi

www.lagazzettapolitica.it


   SPAZIO AUGURI

Per facilitare lo scambio di Auguri su questa e sulla prossima edizione saranno pubblicati i vostri messaggi di Augurio. Ricordiamo che l'ultima edizione in questo senso sarà chiusa il giorno 24 Dicembre alle ore19   Per inviare i vostri Auguri : domanisocialista@libero.it  

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I messaggi pervenuti
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Carissimo Compagno-a,
 
nella speranza che ogni giorno che passa serva
per consolidare  il nostro grande  e ambizioso  progetto politico,
ti porgo i più sentiti Auguri di Buon Natele e Buone Feste.
                                               

Delbene Daniele    

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Contraccambio di cuore i migliori auguri per un futuro
che cominciando dal presente ci porti ogni bene e soddisfazione.

E' tempo che il "soggetto sociale" diventi protagonista e non piu' complemento: il vero socialista ne è la piu' autentica espressione, prima che altri occupino spazi non loro, ma bisogna trovarsi e ragionare senza complessi o limitazioni congiunturali:

"il futuro non è improvvisazione, maestro ed organizzazione".

fraterni saluti.

Enrico Gervasoni

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Ricambio sentitamente gli auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo a te e a tutti i compagni nella certezza che il 2003 sarà l'anno della rofondazione socialista   in Italia e della completa partecipazione del nostro Gruppo al PSE. Basta con le divisioni nel Socialismo in tanti gruppuscoli. E' indispensabile una vera unità politica avendo necessità il nostro Paese di una vera forza riformista e questa forza solo noi compagni la possediamo. Giuseppe Meroni e famiglia  

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Ricambio di cuore,

Andrea Bitetto  
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Buone Feste.

A tutti i ragazzi-e del PSE, Augurandovi buon lavoro.
Tenete durooooooooo! 

Lorenza Birindelli

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Cari compagni-e un Augurio a tutti nella speranza che il nuovo
anno possa concretizzarsi il nostro progetto Socialista Riformista
.
 
Sandro D'Agostino  

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Care compagne e compagni,               
  vi porgo a nome dei Socialisti Riformisti della Sicilia sinceri auguri per un Natale di pace e felicità. Nei tempi dell'egoismo dilagante, del frivolo consumismo, delle nuove Cattedrali - Ipermercati, che portano  dritti dritti alla solitudine più bieca e becera, bisogna saper cercare il senso nascosto della propria esistenza, scovare nelle radici delle cose il loro sapore, saper mescolare scelte che gratifichino il gusto del vivere meglio di quanto sappia offrirci il modello di vita economico - razionalistico delle grandi concentrazioni dei capitali e dell'omologazione passiva.
Come uomini nutriti della cultura ellenica, siamo nel cuore della civiltà, abbiamo un filo diretto con il passato nella lingua, nella cultura, che si riflette meglio che in qualsiasi altra parte del mondo nello stile di vita, traiettandoci verso un futuro più diversificato, più ricco di quei popoli meno fortunati di noi. Anche verso di loro, abili copiatori dei nostri costumi, abbiamo l'obbligo di custodire la nostra specificità culturale, e di saper rilanciare proposte di organizzazione sociale degne dei nostri antenati greci, inventori delle scienze e della democrazia.
A noi socialisti il compito di rilanciare la posta in gioco: il futuro. Auguri,

Antonio Matasso-
Responsabile Sicilia Costituente Pse

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I miei più sentiti auguri di Buone feste.
Fraterni saluti,
Devis Di Cioccio

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Tantissimi Auguri a tutti,
Il 2003 sarà il nostro anno !
Marco Bella

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 Auguri di Buone Feste a tutti i membri e
simpatizzanti della Costituente.

Nicola Fontanella

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Cari compagni e compagne, nella speranza che il nostro progetto d'unità socialista possa vedere al più presto luce, vi porgo gli Auguri per un Buon Natale ed un Felice Anno Nuovo Nuovo, a titolo personale e dei compagni del vibonese, nel fiducioso augurio che proprio quest'ultimo venga ricordato ai posteri come l'anno della nascita di un grande soggetto Socialista-Riformista. Personalmente continuerò a lavorare con maggior impegno e dedizione nei limiti che mi sono possibili, come sono convinto continuerete a fare tutti voi. Un caloroso abbraccio  
Nicola Carnovale -
Responsabile Provinciale - Vibo-Valentia- Costituente Pse
 

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A tutti i compagni ed in particolar modo ai fedelissimi di Pescara e
d'Abruzzo un grande augurio con la speranza che il prossimo anno premi la
nostra irriducibile fede socialista  e concretizzi il nostro progetto
politico. Forza compagni, c'è ancora molto da fare: il nostro contributo è
sempre più atteso in questa Italia allo sbando. L'anima socialista sta per
svegliarsi nuovamente dopo la vile aggressione da parte delle ambigue forze
comuniste.

T.Camplone - Pescara -

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Un coraggioso AUGURI ai compagni Daniele, Sandro e TUTTI voi.x il nuovo
anno 2003 mese marzo data da definire un invito a tutti i compagni x il
raduno ad un allargamento alla nostra unità Socialista presso la coop.
agricola di S. Antonio di Maccarese alle porte di Roma.
Dato il tempo a disposizione vi dico di dedicare una preghiera verso
ognuno di noi alla più concreta e organizzata riunione in Maccarese,
spero mi sia gradito un vostro messaggio via e-mail .
Spero che sia accettato in quell'occasione di organizzare a livello
comunale; firme e quantaltro sia possibile x un rappresentante Socia-lista
Riformista. Dato che la destra berlusconiana si presume la farà
da padrone nel mese di maggio-giugno. Se ci saranno tali condizioni,io mi
limiterò ad essere coordinatore.
Fraterni saluti anche al compagno Formica ed una affettuosa "pacca sulla
spalla".                            
           

Giorgio Pavese -
Responsabile Provinciale - Fiumicino
Costituente Pse

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Carissimi Auguri a tutti i compagni e le compagne,  il 2003 sarà il nostro anno, nel quale i valori socialisti  torneranno ad essere presenti.  

Federico Pezzoli -
Responsabile Liguria
Costituente Pse  

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Auguri di Buon Natale e felice anno nuovo, sperando ce il 2003  sia l'inizio di una nuova stagione per i valori del riformismo socialista.  

Fabio Picone
Resposabile Campania-
Costituente Pse

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Un augurio di buone feste a tutti i compagni della Costituente.  

Paolo Mora -  
Responsabile Emilia  Romagna
Costituente Pse

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Auguri di Buone Feste.

Istituto Fernando Santi  

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Tanti Auguri di Buone Feste.  

Andre Padovani - Abruzzo  

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Compagni se continuaiamo
così nel 2003 ci sarà una grande forza socialista.
Auguri  

Massimo - Basilicata  

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ATTENZIONE A TUTTI COLORO CHE NON VOGLIONO SOLO PARLARE !!!  

SE TI SENTI SOCIALISTA NON RESTARE A GUARDARE ! CONTIAMO ANCHE SU DI TE !

La Costituente Nazionale Partito Socialista Riformista Pse si è posta un obbiettivo politico di estrema importanza e di enorme valore culturale nel voler rendere protagonista del futuro dell'Italia una grande forza Socialista. Questo impegno è dovere di tutti i Socialisti ed in particolare delle nuove generazioni. La Costituente ha organizzato e sta organizzando decine di iniziative e anche attraverso " Domani Socialista ", ma per poter continuare a contribuire al raggiungimento del fine sopra indicato ha bisogno di un aiuto da parte di tutti. Sicuramente questo aiuto arriverà, come nella nostra storia è sempre arrivato dai veri Socialisti. Non conta la quantità ma il gesto e di questo ve ne siamo già da ora riconoscenti.