SPECIALE RIDOTTO "ULTIME
NEWS"
22 Dicembre 2002
BUONE
FESTE
INDICE ARTICOLI
:
1) Lettera di Rino Formica
"rinunce coraggio e un grande futuro"
2) Da Il Secolo XIX " la Parola Riformista "
Daniele Delbene
3) Da La Stampa " Tresoldi Responsabile Provinciale
Costituente Pse "
4) Anche nel Vercellese Presentazione della Costituente
Pse
5) Dalla Gazzetta Politica " Né morale né
immorale" di Rino Formica
6) Anticipazioni Gazzetta Politica di Claudio Signorile
7) Messaggi di Auguri pervenuti in Redazione da tutta
Italia
LETTERA DI RINO FORMICA
" RINUNCE,
CORAGGIO E UN GRANDE PROGETTO POLITICO "
Cari compagni,
1992-2002 : si è chiuso il più lungo e
tormentato decennio della nostra vita.
NellAprile del 1992 gli elettori confermarono la
maggioranza assoluta ai partiti di governo.
La volontà degli elettori fu elusa:
il Parlamento fu congelato,
il Governo fu commissariato,
il Triunvirato, non previsto dalla Costituzione, (
Scalfaro, Spadolini, Napolitano ) si assunse la
responsabilità di nominare un Governo del Presidente ,
di sciogliere il Parlamento e di indire le elezioni
generali con una nuova legge elettorale.
Si disse che il vulnus costituzionale lo chiedeva la
salvezza della " Repubblica".
Dal lavacro battesimale sarebbero usciti:
- Una società liberata dal peso della politica;
- I nuovi partiti della trasparenza, della
correttezza e del merito;
- Le nuove classi politiche dirigenti
disinteressate e competenti.
Carità di Patria ci consiglia di non fare
linventario di ciò che è nuovo nellItalia
di oggi un decennio di inganni manipolazioni della
verità.
Non è facile per i cronisti di oggi, né sarà
agevole per gli storici di domani, stabilire le cause
principali e secondarie che generarono il terremoto del
92 93.Possiamo solo decifrare la mappa
dei mutamenti intervenuti nel sistema politico,
nellassetto istituzionale, nella struttura dei
poteri reali della società e nella formazione e
nellavvicendamento delle lassi dirigenti del paese.
Per poter affrontare questi e gli altri temi che
lagenda politica del 2003 ci sottoporrà con ritmo
frenetico, dobbiamo partire da una riflessione semplice e
oserei dire, banale: dove sono i socialisti ?
E possibile che la luna eclissi delle ragioni
socialiste abbia provocato una assuefazione alla rinuncia
e allabdicazione a favore di coloro che nel lungo
confronto storico furono da noi politicamente battuti ?
E possibile che orgoglio e la dignità
possano trovare alloggio in tutte le grandi case della
tradizione politica dei partiti dellItalia
repubblicana, al di fuori del Partito socialista che fu e
resta il partito della Repubblica, delle riforme e dei
diritti civili?
A chi chiede le ultime confessioni per ottenere la
grazia o il silenzio per partecipare alla pacificazione,
bisogna rispondere con sussulto di dignità : abbiamo
già dato tutto, non possiamo darvi la memoria, che
vorreste cancellare per costruire il vostro futuro!
Non si tratta di fare un nuovo partito destinato a
consumarsi in una rinata ed inutile diaspora tra
flagellati : ma di unire tutti i socialisti che avevano
dato la sostanza politica e programmatica nella sinistra
di governo e che dieci anni fa erano oltre 5 milioni di
votanti, perché non siamo assenti con la loro storia, la
loro cultura e con i loro uomini nei grandi appuntamenti
dei prossimi anni.
La storia del paese sarà diversa se umanesimo
socialista e umanesimo cristiano saranno fuori da questi
ineludibili appuntamenti:
- La fase costituzionale istitutiva
dellUnione Europea e la fase della
revisione costituzionale italiana;
- La definizione del nuovo compromesso sociale tra
mercato
e mondo del lavoro;
- La rideterminazione dei confini nei nuovi assetti
dei poteri sociali, economici, finanziari ed
amministrativi;
- La costruzione del destino delle generazioni in
una società dove gestire le risorse delle
conoscenze, sarà più importante che
amministrare i patrimoni dei beni materiali.
Non dobbiamo cercare capi o figli prediletti, dobbiamo
suscitare un moto di risveglio e di forza interiore.
Non vogliamo isole di resistenza, ma teste di ponte
per un nuovo sistema politico.
Le idee, le proposte gli obiettivi sono stati
annunciati con chiarezza e si sanno diffondendo tra i
compagni.
Tutti potranno costruire luoghi dincontro
associativi locali e nazionali per unire i socialisti.
Non cè un destino avverso che ci ha condannato, è
la nostra inazione lavversità da battere.
Perché il 2003 sia lanno del risveglio tutti
devono sapere che solo con le rinunce personali e con il
coraggio si possono aprire le montagne e attraversare i
mari.
Auguri a presto.
On. Rino Formica
Edizione
20 Dicembre 2002
<< LA PAROLA
RIFORMISTA >>
Il
termine Riformismo non ha alcun significato se non viene
associato alla parola socialista. Infatti riformismo
viene definito come un metodo che tende ad un reale
cambiamento della società con il fine di modificarne le
strutture portanti, i rapporti sociali e,
conseguentemente, la condizione stessa degli individui.
Se questo è il significato chiunque può definirsi o
essere definito riformista. Ben differente è il
riformismo socialista dove alla base della definizione
sopra citata è sempre presente il principio di giustizia
sociale. Qualcuno volutamente o ingenuamente in questa
confusione sta commettendo un grandissimo errore politico
guardando alla Casa dei Riformisti e non invece a quella
dei Socialisti Riformisti. Per chi della giustizia
sociale ha fatto una sua storia, un proprio principio di
vita, non può esistere Casa che non sia quella
Socialista.
Daniele
Delbene
-
Presidente Nazionale Partito Socialista Riformista
Pse -
dall'
edizione " VERCELLI 15 - 12 - 02 "
Costituente
Partito Socialista, Tresoldi
Responsabile Provinciale
Giovanni Tresoldi è stato nominato Responsabile, per la
provincia di Vercelli, della Costituente nazionale del
Partito Socialista riformista Pse. Per informazioni www.socialisti.info
LA COSTITUENTE " NASCE SPONTANEA "
NELLE PROVINCIE DI TUTTA ITALIA Anche nel Vercellese un convegno
di presentazione della Costituente
Giovanni
Tressoldi, nominato da pochi giorni, Responsabile per la
Provincia di Vercelli della Costituente sta organizzando
per la fine di Gennaio un convegno pubblico per
rilanciare anche nella propria realtà locale il grande
progetto politico Socialista Riformista. Tressoldi annuncia - <<
sarà un processo politico che vuole partire dal basso,
dando risposte alle necessità e alle problematiche dei
cittadini con quei valori che da sempre hanno
contradistinto la storia Socialita.>> . Una sfida che in molte realtà
locali è già stata lanciata e in altre sarà prossima.
DUE NUOVI SPAZI
PER COMUNICARE La
Chat di tutti i Socialisti e il nuovo Forum
Sul nostro portale sono attivi due
nuovi servizi, ogni sera dopo le 21 si possono scambiare
pensieri sulla nuova Chat Socialista e ogni giorno si
possono esprimere commenti di attualità sul nuovo
Forum. Vsitate il nostro portale www.domanisocialista.iol.it
Né
morale né immorale: è un punto di equilibrio dello
Stato tra la lotta agli evasori e la caduta di
credibilità.
Un condono in sé non è
né morale né immorale. Per il Governo è la ricerca di
un giusto punto di equilibrio tra il rischio di non poter
incidere per tempo sugli evasori e la caduta di
credibilità dello Stato. Vorrei fissare alcuni punti per
mettere la questione con i piedi per terra. 1. Le dichiarazioni dei redditi
superano il numero di venti milioni. Gli accertamenti
degli uffici non raggiungono il numero di 200.000. Dopo 5
anni cade in prescrizione un anno d'imposta. Quindi:
milioni di contribuenti non sono controllati ed ogni anno
milioni di contribuenti ottengono un condono gratis. 2. L'iniquità di fondo del nostro
sistema è costituito dal fatto che la platea dei
contribuenti è spaccata in due: chi ha il sostituto
d'imposta, e chi fa la dichiarazione autonoma. E' ovvio
che il primo paga tutto e subito ed il secondo paga in
parte e quando vuole. 3. In questi ultimi dieci anni,
tutto è rimasto come prima per chi ha il sostituto
d'imposta, mentre è cambiato molto per gli altri. La
manovra di bilancio per il 2003 si caratterizza, fra
l'altro, per il peso determinante che, ai fini
dell'effettivo rispetto dei saldi di finanza pubblica,
vengono ad assumere gli interventi dal lato delle
entrate: 8 miliardi di Euro sui 20 complessivamente
ipotizzati. Un eventuale insuccesso in quest'area
rischierebbe di pregiudicare in modo sostanziale il
conseguimento degli obiettivi della politica di bilancio
per il 2003 e gli anni successivi: il progetto di
finanziaria per il 2003, quindi, in tanto è credibile in
quanto risulti credibile la sua componente tributaria. Di
qui l'esigenza di una riflessione attenta ed obiettiva
sulla fattibilità degli obiettivi di gettito alla
manovra. Voglio collocarmi all'interno della logica - sia
pure miope - della proposta del Governo, per verificarne
la coerenza e la fattibilità. Riforma Visco del 1997
vera e propria "licenza di evadere" 4. L'attuale Ministro
dell'economia e delle finanze in un articolo apparso sul
Sole 24 Ore del 19 giugno 1997, sostenne che
l'accertamento con adesione, dallo stesso Tremonti
introdotto nell'autunno del 1994, con le modifiche
apportate dalla riforma Visco del 1997, avrebbe
costituito una vera e propria "licenza di
evadere", essendo il suo campo di applicazione
divenuto illimitato e funzionando come causa di non
punibilità, con l'attribuzione agli uffici di un potere
amministrativo straordinario e discrezionale di
"amnistia". Il meccanismo dell'accertamento con
adesione nella versione Visco (tuttora vigente e per
niente rivisto) - aggiungeva Tremonti - "è
costruito per scorrere a regime e dunque riguarda tutto
l'universo dell'evasione: evasioni passate, presenti e
future. In questi termini c'è qualcosa che va
addirittura oltre il condono. Qualcosa che trasforma
radicalmente l'ambiente fiscale caratterizzandolo in base
a una continua, gratuita licenza di evadere. Nel nuovo
ambiente fiscale pagare regolarmente le imposte diventa
oggettivamente un puro "optional", essendo
legalizzate, congiuntamente, tanto l'imposizione quanto
l'evasione fiscale". 5. Parallelamente, nello stesso
articolo, Tremonti stigmatizzava la penalizzazione delle
sanzioni amministrative in materia di imposizione
societaria, operata dalla riforma Visco con la previsione
della responsabilità illimitata degli amministratori di
società, il cui effetto finale prevedibile sarebbe
stato, sul piano economico, non già di ridurre
l'evasione o l'elusione, ma di rendere ancora più
difficoltoso e vischioso lavorare e produrre, e, sul
piano giuridico, di far compiere un ulteriore
significativo regresso dell'ordinamento nella barbarie.
Va dato atto a Tremonti di aver fatto eliminare
dall'ordinamento, coerentemente con quest'ultima
considerazione, la responsabilità degli amministratori
per il comportamento fiscale delle società da loro
gestite. Ed è altresì intervenuto per depenalizzare il
falso in bilancio. 6. Non risultano, però, operati
aggiustamenti nella disciplina dell'accertamento con
adesione per impedire che la stessa continui ad essere
utilizzata come una vera e propria licenza d'evadere,
rendendo per gli evasori priva di effettivo interesse
qualsiasi offerta di sanatoria per il rientro nella
legalità. C'è anzi, di più, in quanto con il progetto
di finanziaria si prevedono nuovi istituti, ancor più
suscettibili di occultare e-o di legalizzare
permanentemente l'evasione, dalla rottamazione del
magazzino al concordato preventivo ed alla riapertura
dello "scudo fiscale". Mentre con la riapertura
dello scudo si assicura una seconda chance a chi si è
lasciato sfuggire la prima per mettersi a poco prezzo al
riparo dai rischi penali (tributari) legati al possesso
illegale di capitali all'estero (o magari di proventi
dell'evasione estero-vestiti), con la rottamazione del
magazzino si consente di utilizzare gli studi di settore
per legalizzare i livelli di evasione raggiunti e con il
concordato preventivo li si rende definitivi. Tutto
questo, si badi bene, a favore dei soli soggetti tenuti
all'autoliquidazione, riservando il
"privilegio" dell'accertamento analitico alle
sole categorie di contribuenti soggetti, per legge,
all'obbligo del sostituto d'imposta, con gli evidenti
riflessi di illegittimità costituzionale, oltre che di
iniquità sostanziale, che tale discriminazione
oggettivamente comporta. Ma Tremonti sbagliava
allora o sbaglia con la sua Finanziaria? 7. Sarebbe, credo, difficile per
chiunque riuscire a dimostrare che l'argomentazione del
Prof. Tremonti fosse fondata nel 1997, ma sarebbe,
invece, infondata oggi. Per cui, volendo far quadrare il
duplice cerchio dell'efficacia dei concordati
(condono-perdono) e dell'equità del nuovo sistema di
imposizione che ne discende, Tremonti dovrebbe, da una
parte, paradossalmente, reintrodurre e rafforzare
rispetto al passato - sull'esempio americano - l'aborrita
responsabilità civile e penale degli amministratori di
società; e, dall'altra, estendere la possibilità del
concordato preventivo a tutti, abolendo per i lavoratori
dipendenti l'obbligo del sostituto d'imposta. Esponendo,
in tal modo, il Paese al duplice rischio, da un lato,
dell'avanzamento della barbarie giuridica paventata dal
Prof. Tremonti nel 1997 e, dall'altro, più
concretamente, di distruzione pura e semplice del sistema
impositivo. 8. Si potrebbe, naturalmente,
anche sostenere che Tremonti si sbagliava nel 1997,
mentre ha ragione oggi nel ritenere che ci sia, latente,
un'ampia area di domanda potenziale di condono che
aspetta di poter diventare effettiva. E che le sue
dimensioni siano quelle - ipotizzate dal Governo - di 8
miliardi di euro. Per cui basterebbe, magari, aggiungere
alle sanatorie già previste nel progetto di Finanziaria
(concordato per il pregresso, rottamazione del magazzino,
chiusura delle liti pendenti, riapertura dello scudo
fiscale), rafforzate dalla garanzia del concordato
preventivo, anche un "condono tombale" per
replicare il successo del condono della 413-91, che,
com'è noto, fruttò oltre 18 mila miliardi delle vecchie
lire, e quindi più dell'importo nominale atteso con al
finanziaria per il 2003. L'attesa del gettito dai
condoni del tutto irrealistica 9. Che il fenomeno dell'evasione
sia tuttora di dimensioni notevoli è sicuramente vero.
Ma ciò che induce a ritenere del tutto irrealistica
l'attesa di gettito del Governo attiene a due ordini di
fattori: il primo, già evocato nel dibattito delle
ultime settimane, si riferisce alle innovazioni - anche
radicali - che sono state introdotte nel sistema
impositivo, nei metodi di accertamento e
nell'organizzazione amministrativa dopo il 1991 e che
hanno avuto l'effetto, da un lato, di favorire negli anni
scorsi, l'adesione spontanea (peraltro più parziale che
completa) degli evasori "di frontiera". E,
dall'altra, di offrire parametri di orientamento ed
occasioni di adeguamento a chi, senza rinunciare ad
autoridursi il carico tributario, vuole comunque
sottrarsi agli effetti più penalizzanti dell'eventuale
accertamento. 10. L'improponibilità di un
raffronto con il condono del 1991 si spiega con un'altra
considerazione che attiene al contesto odierno, molto
diverso da quello in cui tale condono venne deciso: la
definizione agevolata delle situazioni e delle pendenze
tributarie approvata con la legge 413 del 1991 avvenne in
uno con una non marginale, ma radicale, modifica del
sistema di accertamento che, con l'abolizione del segreto
bancario (utilizzabile per accertare anche situazioni
pregresse), ampliava in misura rilevante le possibilità
di intervento dell'Amministrazione finanziaria. Ci si
trovava, in altri termini, di fronte ad interventi che,
come già avvenne nel 1982 con l'introduzione del diritto
penale tributario (poi dimesso con la riforma del 1997),
ponevano le premesse, ed obiettivamente forse
postulavano, l'esigenza di un nuovo patto sociale tra
fisco e cittadini, che non poteva non comportare anche la
possibilità di "rientro" nella legalità
fiscale a coloro che fino ad allora erano rimasti -in
tutto o in parte- fuori dal sistema. 11. La riforma del '91 si può o
meno condividere, criticare o anche decisamente
osteggiare, non è questo che importa. Non si tratta,
infatti, di richiami finalizzati a valorizzare la manovra
fiscale della finanziaria per il 1992 e per svalutare
quella proposta dal Governo in carica per il 2003. Si
tratta solo di evidenziare che il quadro di riferimento
per il contribuente infedele era allora del tutto diverso
da quello odierno, in termini di ben più elevata
capacità di dissuasione a persistere in comportamenti
evasivi. Ai rischi che, almeno in via di principio, era
allora esposto al contribuente infedele si oppone,
invece, come si è visto, la situazione di assenza di
rischi e di molteplici e successive possibilità di
accomodamento di oggi. Senza dimenticare che nel
frattempo sono stati eliminati anche i deterrenti
rappresentati dal penale tributario della legge 516-82
(manette agli evasori) e dalle sanzioni penali del falso
in bilancio. Un progetto che ricorda
una bomba a orologeria 12. In conclusione, pertanto, con
le sanatorie proposte in finanziaria, il gettito
straordinario che se ne potrà ricavare è molto
probabilmente destinato a ridursi ad una frazione minima
di quello atteso di 8 miliardi di Euro. Né l'aggiunta di
un condono tombale potrebbe far migliorare di molto il
risultato effettivo. Servirebbe solo a strumentalmente
giustificare ulteriori spese ed a provocare, quindi, già
nel 2003, un buco nei conti pubblici ancora maggiore di
quello sin da ora prevedibile. Il progetto di finanziaria
per il 2003 si presenta con tutte le caratteristiche di
una bomba ad orologeria che potrebbe deflagrare a non
lontana scadenza, con la rovina dei conti pubblici e
della stessa capacità di tenuta del sistema impositivo. 13. Una ultima nota vorrei fare.
Per il successo del condono a dodici teste forse si punta
tutto su una amnistia indiretta: la non utilizzabilità
dell'autodenuncia al fine di perseguire reati fiscali ad
altri reati connessi. Tremonti anche su questo si
contraddice. Nel 1994 presentò nel suo libro bianco
sulla riforma fiscale e a pag. 127 così scriveva:
"permanenza del principio del doppio binario tra il
procedimento penale ed il processo tributario, con la
previsione di norme volte ad assicurare una razionale
"osmosi" tra i due giudizi, così che le
informazioni, i dati e le notizie dell'uno possano essere
utilizzati nell'altro, nel rispetto delle garanzie
proprie del processo penale. Ciò onde evitare che il
processo tributario possa essere sospeso in caso di
contemporanea esistenza di un procedimento penale. Gli
atti del processo tributario devono, invece, restare del
tutto estranei al processo penale, secondo i principi
propri del codice di procedura penale". Ma forse
Tremonti di questa contraddizione non ha colpa. Si tratta
degli effetti prodotti dal rifiuto di voler affrontare
con chiarezza e trasparenza la chiusura di un periodo di
uso selettivo del principio di obbligatorietà
dell'azione penale.
(Rino
Formica)
La Gazzetta Politica
n.49
20 dicembre 2002
In prima
Il
linguaggio del terrorismo costante (editoriale)
Rischiosi ossimori europei
(Gerardo Mombelli)
Rino
Formica sul condono fiscale pag. 3
Condono grande scommessa
Roberto
Saliba sul messaggio del Pontefice pag. 5
La Pace preventiv
Riccardo
Giagni sull'indiscutibilità della
storia pagine centrali
Il tempo della Chiesa
Alberto
Abruzzese sulla comunicazione politica al tempo dei mass
media pag. 8
Il tramonto del cittadino
Andrea
Saba sulle prospettive economiche
dell'Italia
pag. 9
Ruggine sul made in Italy
Simone
P. Barillari intervista lo scrittore Donald
Antrim
pag.11
Il grottesco nel tramonto degli
imperi
www.lagazzettapolitica.it
SPAZIO AUGURI
Per
facilitare lo scambio di Auguri su questa e sulla
prossima edizione saranno pubblicati i vostri messaggi di
Augurio. Ricordiamo che l'ultima edizione in
questo senso sarà chiusa il giorno 24 Dicembre alle
ore19 Per
inviare i vostri Auguri : domanisocialista@libero.it
*************************************************************
I
messaggi pervenuti
**************************************************************
Carissimo
Compagno-a,
nella
speranza che ogni giorno che passa serva
per consolidare il nostro grande e
ambizioso progetto politico,
ti porgo i più sentiti Auguri di Buon Natele e Buone
Feste.
Delbene
Daniele
*********************************
Contraccambio
di cuore i migliori auguri per un futuro
che cominciando dal presente ci porti ogni bene e
soddisfazione.
E' tempo
che il "soggetto sociale" diventi protagonista
e non piu' complemento: il vero socialista ne è la piu'
autentica espressione, prima che altri occupino spazi non
loro, ma bisogna trovarsi e ragionare senza complessi o
limitazioni congiunturali:
"il
futuro non è improvvisazione, maestro ed
organizzazione".
fraterni
saluti.
Enrico
Gervasoni
**************************
Ricambio
sentitamente gli auguri di Buon Natale e Felice Anno
Nuovo a te e a tutti i compagni
nella certezza che il 2003 sarà l'anno della
rofondazione socialista in Italia
e della completa partecipazione del nostro Gruppo al PSE. Basta
con le divisioni nel Socialismo in tanti gruppuscoli. E'
indispensabile una vera
unità politica avendo necessità il nostro Paese di una
vera forza riformista e
questa forza solo noi compagni la possediamo. Giuseppe
Meroni e famiglia
**************************
Ricambio di cuore,
Andrea
Bitetto
**************************
Buone Feste.
A tutti
i ragazzi-e del PSE, Augurandovi buon lavoro.
Tenete durooooooooo!
Lorenza
Birindelli
**************************
Cari compagni-e un
Augurio a tutti nella speranza che il nuovo
anno possa concretizzarsi il nostro progetto Socialista
Riformista.
Sandro D'Agostino
**************************
Care
compagne e compagni,
vi porgo a nome dei Socialisti Riformisti
della Sicilia sinceri auguri per un Natale di pace e
felicità. Nei tempi dell'egoismo dilagante, del frivolo
consumismo, delle nuove Cattedrali - Ipermercati, che
portano dritti dritti alla solitudine più bieca e
becera, bisogna saper cercare il senso nascosto della
propria esistenza, scovare nelle radici delle cose il
loro sapore, saper mescolare scelte che gratifichino il
gusto del vivere meglio di quanto sappia offrirci il
modello di vita economico - razionalistico delle grandi
concentrazioni dei capitali e dell'omologazione passiva.
Come uomini nutriti della cultura ellenica, siamo nel
cuore della civiltà, abbiamo un filo diretto con il
passato nella lingua, nella cultura, che si riflette
meglio che in qualsiasi altra parte del mondo nello stile
di vita, traiettandoci verso un futuro più
diversificato, più ricco di quei popoli meno fortunati
di noi. Anche verso di loro, abili copiatori dei nostri
costumi, abbiamo l'obbligo di custodire la nostra
specificità culturale, e di saper rilanciare proposte di
organizzazione sociale degne dei nostri antenati greci,
inventori delle scienze e della democrazia.
A noi socialisti il compito di rilanciare la posta in
gioco: il futuro. Auguri,
Antonio
Matasso-
Responsabile
Sicilia Costituente Pse
**************************
I miei più sentiti auguri di
Buone feste.
Fraterni saluti,
Devis Di Cioccio
**************************
Tantissimi
Auguri a tutti,
Il 2003 sarà il nostro anno !
Marco Bella
**************************
Auguri di Buone Feste a
tutti i membri e
simpatizzanti della Costituente.
Nicola Fontanella
*********************************
Cari
compagni e compagne, nella speranza che il nostro
progetto d'unità socialista possa vedere al più presto
luce, vi porgo gli Auguri per un Buon Natale ed un Felice
Anno Nuovo Nuovo, a titolo personale e dei compagni del
vibonese, nel fiducioso augurio che proprio quest'ultimo
venga ricordato ai posteri come l'anno della nascita di
un grande soggetto Socialista-Riformista. Personalmente continuerò a
lavorare con maggior impegno e dedizione nei limiti che
mi sono possibili, come sono convinto continuerete a fare
tutti voi. Un caloroso abbraccio
Nicola
Carnovale -
Responsabile Provinciale - Vibo-Valentia- Costituente Pse
*********************************
A tutti i compagni ed in
particolar modo ai fedelissimi di Pescara e
d'Abruzzo un grande augurio con la speranza che il
prossimo anno premi la
nostra irriducibile fede socialista e concretizzi
il nostro progetto
politico. Forza compagni, c'è ancora molto da fare: il
nostro contributo è
sempre più atteso in questa Italia allo sbando. L'anima
socialista sta per
svegliarsi nuovamente dopo la vile aggressione da parte
delle ambigue forze
comuniste.
T.Camplone - Pescara -
*********************************
Un coraggioso AUGURI ai compagni
Daniele, Sandro e TUTTI voi.x il nuovo
anno 2003 mese marzo data da definire un invito a tutti i
compagni x il
raduno ad un allargamento alla nostra unità Socialista
presso la coop.
agricola di S. Antonio di Maccarese alle porte di Roma.
Dato il tempo a disposizione vi dico di dedicare una
preghiera verso
ognuno di noi alla più concreta e organizzata riunione
in Maccarese,
spero mi sia gradito un vostro messaggio via e-mail . Spero
che sia accettato in quell'occasione di organizzare a
livello
comunale; firme e quantaltro sia possibile x un
rappresentante Socia-lista
Riformista. Dato che la destra berlusconiana si presume
la farà
da padrone nel mese di maggio-giugno. Se ci saranno tali
condizioni,io mi
limiterò ad essere coordinatore.
Fraterni saluti anche al compagno Formica ed una
affettuosa "pacca sulla
spalla".
Giorgio Pavese -
Responsabile Provinciale - Fiumicino Costituente
Pse
*********************************
Carissimi Auguri a tutti i
compagni e le compagne, il
2003 sarà il nostro anno, nel quale i valori socialisti torneranno
ad essere presenti.
Federico Pezzoli -
Responsabile Liguria Costituente
Pse
*********************************
Auguri di Buon Natale e felice
anno nuovo, sperando ce il 2003 sia
l'inizio di una nuova stagione per i valori del
riformismo socialista.
Fabio Picone
Resposabile Campania- Costituente
Pse
*********************************
Un augurio di buone feste a
tutti i compagni della Costituente.
Paolo Mora -
Responsabile Emilia Romagna Costituente
Pse
*********************************
Auguri di Buone Feste.
Istituto Fernando
Santi
*********************************
Tanti Auguri di Buone Feste.
Andre Padovani - Abruzzo
*********************************
Compagni se continuaiamo
così nel 2003 ci sarà una grande forza socialista. Auguri
Massimo - Basilicata
*********************************
ATTENZIONE A TUTTI COLORO
CHE NON VOGLIONO SOLO PARLARE !!!
SE TI SENTI
SOCIALISTA NON RESTARE A GUARDARE ! CONTIAMO
ANCHE SU DI TE !
La Costituente Nazionale Partito
Socialista Riformista Pse si è posta un obbiettivo
politico di estrema importanza e di enorme valore
culturale nel voler rendere protagonista del futuro
dell'Italia una grande forza Socialista. Questo
impegno è dovere di tutti i Socialisti ed in particolare
delle nuove generazioni. La Costituente ha organizzato e
sta organizzando decine di iniziative e anche attraverso
" Domani Socialista ", ma per poter continuare
a contribuire al raggiungimento del fine sopra indicato
ha bisogno di un aiuto da parte di tutti. Sicuramente
questo aiuto arriverà, come nella nostra storia è
sempre arrivato dai veri Socialisti. Non conta la
quantità ma il gesto e di questo ve ne siamo già da ora
riconoscenti.
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