[01-05-2021]
Vorranno
le forze vive del Paese, sindacali e politiche, cogliere
l'occasione del 1° maggio non solo per celebrare le glorie
passate, ma per segnare e rivoluzionare il futuro?
La ricerca e le lotte per il miglioramento generalizzato delle
condizioni di vita degli uomini, anima di quelle forze che vengono
identificate come progressiste, è segno di speranza e l'energia per
inseguire e costruire un mondo migliore. Al contrario, la pura
celebrazione delle glorie passate è sintomo di rassegnazione e
dell'incapacità di immaginare e perseguire un futuro che possa essere
ancora più prospero.
La pandemia che
ha afflitto il mondo ha segnato
profondamente la nostra società, ricordandoci quanto gli uomini siano un
unico popolo e quanto sia necessario essere uniti a prescindere dalle
differenze religiose, culturali e dai confini geografici. Visto da
questa prospettiva globale, il mondo del lavoro appare arcaico e
disarticolato, con mille singole sfaccettature. Chi ha il dono di saper
“guardare” il futuro sa che regole, doveri e diritti sempre più globali
saranno la scommessa e la normalità di domani. Oggi è tempo di cogliere
gli aspetti positivi di questa immensa tragedia per rivoluzionare il
mondo del lavoro,
affinchè possa divenire realmente il
mezzo per consentire agli uomini di emanciparsi e di poter godere
appieno dei piaceri e della “bellezza” della vita. Guardare lontano
significa iniziare a costruire una strada senza perdere di vista la
meta.
La scommessa nell'immediato è saper coniugare tre esigenze:
-
sicurezza socio-economica in un mercato del lavoro sempre più
globale, precario
e fragile;
-
miglior equilibrio tra tempi di lavoro e tempi per la propria vita e
la propria famiglia;
-
necessità di ridurre gli
spostamenti quotidiani di massa e l'inquinamento.
Le soluzioni
vanno ricercate in:
-
UN UNICO
AMMORTIZZATORE SOCIALE semplice e chiaro, che consenta di
accompagnare i lavoratori da un'opportunità lavorativa ad un'altra e
di erogare un'integrazione salariale in situazioni di difficoltà e
crisi aziendale, garantendo un periodo di formazione e sicurezza
economica che permetta di gestire al meglio anche eventi imprevisti
come quello che ha segnato l'ultimo anno.
-
SMART
WORKING (regolamentato) per tutte quelle attività lavorative che lo
consentono, attraverso incentivi
alla digitalizzazione e
alle
aziende (i costi sarebbero ripagati
immediatamente da una riduzione dei costi per la gestione dei mezzi
pubblici, degli immobili, dell'inquinamento
ecc..).
-
RIDUZIONE DELL'ORARIO DI LAVORO A PARITA' DI RETRIBUZIONE con
particolare riferimento a tutte quelle attività che non possono
essere svolte da remoto (approfondire:
www.30orelavorative.it).
Il
1° maggio le forze del progresso
battano un colpo!
Daniele Delbene
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