Infatti
la straordinaria esperienza dei Comitati socialisti del No,
il voto che quasi venti milioni di italiani hanno espresso
senza equivoci contro il progetto di riforma costituzionale
e contro un’idea di una democrazia monocratica, insieme alla
sentenza della Corte costituzionale contro l’Italicum che ha
definitivamente aperto la strada per il ritorno ad un
sistema elettorale prevalentemente proporzionale, sono oggi
i punti di forza da cui si può ripartire.
Se non ora
quando? Di fronte ad una fase che si è chiusa ed una nuova
che si apre, chiediamo a tutti i socialisti delle più
diverse appartenenze, a coloro che ritengono di dover
rimanere nelle loro “case”, associazioni, partiti e circoli,
e non intendono abbandonarle, ma anche a tutti coloro che
sono socialisti senza saperlo, di iniziare con generosità un
percorso nuovo che ci consenta di fare delle “cose” insieme,
proposte e battaglie politiche comuni.
Per costruire una
prospettiva nuova, per senso del dovere, non solo per noi
stessi e per i tanti nostri compagni chiusi da anni nella
propria autoreferenzialità, ma per dare ai socialisti un
ruolo nuovo nella politica e nella società italiana.
A questo proposito l’Assemblea del 12 marzo indica i
seguenti obbiettivi:
- dar vita a un movimento socialista
largo a cui partecipano senza distinzione tutti coloro che
si riconoscono nella cultura socialista democratica italiana
e che ritengono necessario che i valori e i principi
unificanti di questa cultura possano prevalere nella
sinistra italiana. Non un partito, ma un movimento di
iniziativa politica, che, con uno Comitato promotore
nazionale, si organizza a livello locale su tutto il
territorio nazionale in Comitati regionali, provinciali e
municipali, aperti a tutti coloro che progressivamente
vorranno partecipare.
- costruire le condizioni perché i
socialisti ritornino a partecipare con la propria identità
alla competizione elettorale nazionale e da subito alle
prossime elezioni amministrative con liste a forte impronta
socialista.
Per raggiungere questi obbiettivi si da
mandato al Comitato promotore nazionale di insediare al più
presto due gruppi di lavoro, il primo con il compito di
affrontare gli aspetti organizzativi del movimento compreso
la scelta del nome e di un eventuale simbolo da presentare
alle prossime elezioni, il secondo con il compito di
organizzare momenti di approfondimento per il
perfezionamento dei contenuti programmatici fondamentali
della nostra iniziativa.
I “Socialisti in Movimento”
sostengono la battaglia dei lavoratori contro la riforma del
Jobs Act e della scuola e sostengono i referendum sul lavoro
promossi dalla CGIL.
Aderiscono e appoggiano la
Petizione nazionale per restituire la sovranità agli
elettori e sollecitano il Parlamento, nel rispetto della
sentenza della Corte, di approvare una legge elettorale di
tipo proporzionale che escluda ogni forma di premio
maggioritario, che abolisca i capolista bloccati e le
candidature multiple.