Formica:Gentiloni ora scelga
tra Londra e Berlino

Intervista a Rino Formica su "IlSussidiario.net" del 10-02-2017

Rino Formica vede le cose con distacco. E' il suo pregio e l'analisi va più lontano. Per l'ex ministro socialista, Renzi non è in grado di sfiduciare il governo perché i giochi che contano si svolgono ormai altrove. E Gentiloni potrebbe averlo capito di più e meglio del segretario fiorentino.

Renzi ha detto a Padoan che la manovra aggiuntiva non serve. E' l'inizio di una campagna contro il governo per mandare a casa Gentiloni?
Renzi non è in condizione di farlo. Assistiamo a un dibattito che esprime atteggiamenti contingenti, schieramenti e contro-schieramenti improvvisati di forze, tatticismi all'insegna dell'incertezza e dell'assenza di visione politica. Difficile dare a tutto questo un valore razionale.

E che cosa avrebbe invece valore razionale, Formica?
La sentenza della Corte costituzionale ha recepito al suo interno--->>>

l'orientamento della massima istituzione italiana, vale a dire la presidenza della Repubblica, a fissare il criterio dell'omogeneità delle leggi elettorali Con ciò ha stabilito un principio forte, quello della pari dignità e dei pari compiti di Camera e Senato. 

Quindi?
La Corte ha dettato l'agenda politica del 2017. Insieme alla legge elettorale, che non deve contrastare la formazione di maggioranze dello stesso orientamento politico, si pone un problema: l'aggiustamento dei regolamenti interni delle camere per accelerare il processo formativo delle leggi.

Intanto si stanno muovendo le pedine di quella che assomiglia a una grande campagna elettorale europea. Merkel e Draghi si sono alleati per per contenere i populismi continentali. 
Quella del fronte europeista contro il cosiddetto schieramento populistico è una semplificazione contingente e poco adatta alla realtà. Quest'ultimo è troppo variegato per essere racchiuso sotto una sola etichetta. C'è l'anti-sistema, ma anche l'opposizione alla trasformazione dell'Europa in un'entità politica: sono cose diverse. 

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