Il risultato
elettorale, con una partecipazione superiore al 70%,
non meraviglia, ma è la conferma di una protesta e di
un malcontento diffusi. Invece di scegliere la strada
dell’astensione, gli elettori hanno intelligentemente
scelto quella del voto. Un voto che può non piacere,
ma che è una risposta democratica e partecipata. In
particolar modo, hanno manifestato il loro dissenso
coloro che per natura hanno sempre avuto uno sguardo
attento alle forze della sinistra italiana.
Purtroppo,
come dar loro torto?
Tutto è iniziato
più di vent’anni fa con il Prodismo, passando per il
Veltronismo, (Rutelli, Monti, Letta) e infine per il
Renzismo: una sinistra sbiadita, che ha perso di vista
la propria capacità di immaginare il futuro e di
creare nuovi modelli. Una sinistra non più capace di
far sognare (a tutti, con particolare attenzione ai
più deboli) un futuro migliore!
Al
contrario, l’attenzione è stata incentrata sui
mercati, con un evidente spirito di rassegnazione e
sudditanza al mondo della finanza (“come reagiranno i
mercati?” era la domanda all’ordine del giorno). Al
contrario, la politica ed in particolar modo le forze
che si ispirano ai valori di una sinistra democratica,
avrebbero dovuto costruire nuove visioni della
società, dove l’economia, i mercati e la finanza
fossero governati nell’interesse di una crescente
giustizia sociale, fondamento indispensabile per la
vera libertà dell’uomo.
Le proposte
elettorali (a sinistra) non sono state purtroppo
credibili. Anche in questo caso, come biasimare i
cittadini? Come si può essere “incazzati” e delusi e
trovare risposte nelle stesse persone che ne sono
state la causa, partecipando attivamente alle
formazioni politiche, alle maggioranze e ai governi
della sinistra degli ultimi vent’anni?
A questo punto, rimane solo una strada:
aprire il cantiere per la costruzione di una grande
forza del socialismo democratico, che segni un punto
di evidente rottura con il passato recente, a partire
dalla classe dirigente. Per essere credibile, tutti
coloro che hanno avuto un ruolo rilevante nei recenti
trascorsi del cosiddetto “centrosinistra” dovranno
fare un gesto di generosità con un passo indietro!
Daniele Delbene