COMUNALI 2016
Formica: sono elezioni sul Governo
 ma Renzi lo nasconde ecco perchè

Intervista a Rino Formica su "IlSussidiario.net" del 04-06-2016

ELEZIONI COMUNALI 2016. “Le grandi città sono diventate delle incubatrici nelle quali covano insoddisfazione, disaffezione e ribellione. Tutte le vecchie appartenenze basate su schemi sociali e orientamenti politici consolidati oggi sono andate in frantumi. Proprio per questa disgregazione in atto il giudizio alle elezioni comunali non è sui candidati sindaci, ma sul governo del Paese”. Lo evidenzia Rino Formica, ex ministro del Lavoro e per due volte ministro delle Finanze. Venerdì il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel giorno di chiusura della campagna elettorale ha cercato di gettare acqua sul fuoco: “Come abbiamo detto in tutte le salse non è un voto sul governo, ma sicuramente è molto importante per scegliere il futuro della propria città.

Ci vogliono sindaci onesti, capaci di tappare le buche, ma anche di dare un orizzonte alle proprie comunità. Il Pd ha messo in campo molti candidati autorevoli”.

Chi ha più da perdere in queste elezioni comunali? Renzi, Salvini, Berlusconi o Grillo?
Non si tratta di vedere chi perde ma chi vince, cioè chi nel prossimo futuro imporrà un mutamento alle condizioni generali della nostra politica. Chi vincerà saranno gli astenuti. Renzi ha detto che queste elezioni non riguardano il governo ma soltanto i sindaci, ma non è così. Di qui a luglio o agosto gli italiani non si ricorderanno più chi è stato eletto sindaco, ma sulla base dei livelli di astensione e delle trasmigrazioni dei consensi cercheranno di capire quale sarà il futuro del Paese. Chiedersi quindi chi vince e chi perde tra i partiti politici in campo è una domanda che appartiene a schemi passati. Il fatto più indecifrabile e impressionante comunque è il fenomeno dell’astensionismo.

Dove andrà a incidere questo fenomeno?
Una volta si diceva che i signori votano tutti i giorni, i poveri una volta ogni cinque anni... [CONTINUA CLICCA QUI]